[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco Malfoy

4.11

DEBOLEZZA

Non parlarono di Ron nei giorni che seguirono alla sua partenza.

Harry era deciso a non nominarlo mai più e Hermione evidentemente capiva che era inutile insistere, anche se a volte, di notte, quando era convinta che lui dormisse, la sentiva piangere.

Intanto lui aveva preso l'abitudine di aprire la Mappa del Malandrino e di esaminarla alla luce della bacchetta. Aspettava il momento in cui il puntino con il cartiglio che diceva "Ron" fosse ricomparso nei corridoi di Hogwarts, dimostrando che era tornato al sicuro nel castello, protetto dal suo Stato di Purosangue. 

Ma Ron non apparve, e dopo un po' Harry si ritrovò ad aprire la Mappa solo per guardare il nome di Ginny nel dormitorio delle ragazze, chiedendosi se l'intensità con cui lo fissava riuscisse a insinuarsi nel suo sonno, se lei in qualche modo poteva sapere che lui la pensava e sperava che stesse bene.

Harry sentiva ogni giorno sempre di più la mancanza di Lys. Era orribile, come se gli mancasse un arto, e si sentiva sempre peggio a non aver fatto nemmeno un tentativo di rintracciarla.

Purtroppo, non c'era molto che potessero fare. Sperò solo che Ron, dall'alto della sua deficienza, dicesse all'Ordine che era stata rapita. Almeno loro potevano fare qualcosa...

Di giorno, si dedicavano a ipotizzare dove potesse trovarsi la spada di Grifondoro, ma più parlavano di dove Silente poteva averla nascosta, più le loro teorie si facevano disperate e azzardate. Per quanto si spremesse le meningi, Harry non riusciva a ricordare che Silente avesse mai parlato di posti dove nascondere qualcosa.

In certi momenti non sapeva se essere più arrabbiato con Ron o con Silente. "Pensavamo che tu sapessi cosa stavi facendo... pensavamo che Silente ti avesse dato delle istruzioni... pensavamo che avessi un vero piano!".

A se stesso non poteva negarlo: Ron aveva ragione. Silente l'aveva lasciato praticamente senza nulla. Avevano scoperto un Horcrux, ma non avevano modo di distruggerlo; gli altri restavano irraggiungibili, come Lydia, che (ironia della sorte!) era l'unica in grado di scoprire dove fossero.