[2] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙙 » Draco Malfoy

4.17

TEMPO DI SCEGLIERE

«Stai bene?» gli chiese sua madre dopo che, molto silenziosamente e molto lentamente, entrò nella sua stanza.

Draco sussultò tra le coperte. Non sapeva quanto era passato dalla punizione che il Signore Oscuro aveva inflitto loro per la fuga di tutti i prigionieri, ma gli sembrava che la Crociatus fosse stata appena sollevata. Provava ancora un dolore sordo per tutto il corpo ed era ancora scosso da spasmi incontrollabili; osservando la madre avvicinarsi al suo letto, si chiese come facesse a starsene lì in piedi come se niente fosse.

Il Signore Oscuro era arrivato e si era accorto immediatamente che erano fuggiti. Aveva gridato per la rabbia in modo terribile; Draco non ricordava di aver mai sentito un suono più raccapricciante in vita sua, a parte forse le urla di dolore della sua Lydia quando la stava torturando.

E poi aveva alzato la bacchetta, e lui ricordava solo buio e dolore. 

«Sì, madre» le rispose piatto.

Narcissa si sedette sul bordo del letto, alzandogli il volto per esaminarlo meglio. «Non sono rimaste cicatrici, per fortuna» constatò leggera.

«Già. Meglio per il matrimonio, no?» disse scontroso.

Quello era stato l'ennesimo colpo basso di suo padre. Convinto che in quel modo Lydia gli si togliesse dalla testa, aveva contattato i Greengrass e aveva proposto il matrimonio combinato con Astoria. Quella ragazzina aveva una cotta secolare per lui, e aveva persuaso immediatamente i genitori ad accettare l'accordo.

Draco ci aveva anche provato a protestare, ma Lucius Malfoy era più furbo di quello che si pensava: l'aveva detto al Signore Oscuro, che aveva accolto positivamente quella notizia. Perchè non avrebbe dovuto, alla fine? Erano anni che i Mangiamorte facevano la corte ai Greengrass, una delle famiglie più influenti. Avrebbe potuto espandere la sua cerchia e, allo stesso momento, infliggere un duro colpo a Lydia. Non era altro che un modo per punirla per la sua fuga, quello, e Draco lo sapeva bene.