5.Mostri del passato

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#Daphne#

Buoi attorno a me, solo una luce che proviene da una piccola finestra poco lontana, c'è sporcizia ovunque in questo posto dato che c'è persino qualche topo che gira indisturbato.

Cerco di muovermi ma non ci riesco, sono come bloccata al muro e non capisco dove mi trovo, mi fanno male i fianchi a causa delle frustate che ho ricevuto dalla madre superiora per la mia "immaturità" solo perché ho difeso un bambino di appena 4 anni dalla sua ira.

"Sei una inutile bambina immatura che ci porta solo guai"

La madre superiora è nota sia qui che fuori per le sue punizioni , per il fatto che non abbia la minima compassione per noi, ed è come se provi soddisfazione quando punisce noi innocenti che non abbiamo colpa di questo destino che ci è capitato.

"Quando uscirai di qui non avrai fortuna, nessuno ti vorrà bene e finirai sotto un ponte"

"Meritavi di morire appena nata, esattamente come tutti gli altri mostri che vivono in questo postaccio"

"Sei una grande maleducata, le mie punizioni non ti hanno ancora insegnato niente"

All'improvviso mi sveglio nel cuore della notte a causa degli incubi che faccio sul mio passato, nonostante siano sei anni che non vivo più li, i mostri del passato continuano a perseguitarmi e come sempre mi sveglio in lacrime e il buio attorno a me non fa che amplificare le mie paure.

M:"Daphne che succede?"

Sentirlo tranquillo, e con la voce ancora assonnata mi aiuta a tranquillizzarmi ma allo stesso tempo mi sento in colpa per averlo svegliato, perché nessuno sa dei miei incubi, negli anni ogni volta che ho avuto un incubo uscivo dalla stanza e facevo una passeggiata per il castello ma ora non posso.

"Scu..... Scusa se..... ti ho svegl... iato" dico con la testa bassa tra le lacrime.

M"Ehi non piangere era solo un incubo, non c'è niente da tenere" dice mettendosi a sedere e permettendomi di poggiare la testa sul suo petto, ed il suo respiro regolare e il battito del cuore riescono a calmarmi.

È una strana sensazione! Ma molto piacevole.

"Se solo ci penso mi sento stupida, sono sei anni che non vivo più li ma ancora ho incubi" gli dico come se lui fosse il mio migliore amico alla quale posso raccontare di tutto

M:"Sai ti sembrerà impossibile ma anche io ho spesso incubi,nessuno lo sa perché nessuno mi crederebbe"

Non lo sto guardando negli occhi ma la sua voce suona così tranquilla che è impossibile non credergli.

M:"Sai tutti pensano che la mia vita sia rose e fiori ma in realtà ne è lontana anni luce"

#Draco#

Durante gli anni ogni volta che ho avuto un incubo mi sono sempre imposto di non parlarne con nessuno, sapevo e so che nessuno mi crederebbe, perché agli occhi degli altri sono il fortunato erede di Lucius Malfoy, un ragazzo con la vita già scritta, tutto apportata di mano e che non deve preoccuparsi di niente.

Eppure nessuno sa che mio padre è stato un dittatore, mi ha sempre imposto cosa fare, ha fatto le scelte al posto mio e se non obbedivo mi portava nelle cantine e mi puniva con la maledizione crucio.

"Draco sei debole, impara che la sofferenza ti rende forte, ti rende uomo"

"Le lacrime ti rendono debole"

"Tu sei un Malfoy, tutti gli uomini della mia famiglia sono uomini forti che si sono fatti rispettare"

"Sarai la rovina della mia famiglia con la tua debolezza"

"Sembri una femminuccia"

Questi sono i ricordi che ho di mio padre, dalla sua bocca non ho mai sentito uscire niente di diverso, e la cosa più brutta è che a quelle frasi seguiva sempre una maledizione.

Ora mai se ricevessi un crucio non sentirei più niente, né ho ricevuti tanti dall'uomo che avrebbe dovuto proteggermi che uno in più non farebbe differenza , lui mi ha reso più forte di quanto lui crede, ma di certo non gliene sono grato, ho imparato negli anni ad essere strafottente per renderlo fiero, ho imparato a dare fastidio, ad insultare sempre per lui, io ho fatto tutto per lui, ma soprattutto perché non accettavo che qualcuno potesse essere felice mentre io vivevo una vita infelice.

Per non parlare di mia madre, lei è stata costretta da mio nonno a sposarsi e generare un erede perché sua sorella aveva già rovinato abbastanza il buon nome della famiglia, lei è stata costretta a fare quello che ha fatto ed è per questo che non ha mai avuto istinto materno, non ho mai ricevuto un abbraccio da lei quando mi facevo male e non ho mai sentito "bravo figliolo" quando facevo qualcosa di bello.

"Sono cresciuto con mio padre che è stato un dittatore e mia madre praticamente assente, lei era sempre fuori, o per lavoro o con altri uomini" gli dico per farle capire che non è come crede e che io sono in realtà molto più fragile di quello che sembro.

Dap:"Si può dire che siamo stati entrambi delle vittime di qualcosa di più grande di noi"

"Sai io ogni volta che vedo un bambino con un papà ed una mamma che lo amano io soffro e lo invidio, avrò pure avuto i giochi e tutto quello che un bambino desidera ma a che prezzo?" dico e per la prima volta dopo tempo piango, non mi importa se piango dinanzi a qualcuno.

Dap:"Draco, ehi guarda me, non pensare al passato, non pensare a quello che ti ha fatto soffrire, piuttosto pensa al presente e al futuro, quello si lo puoi costruire con le tue mani ora che tuo padre è in prigione"

"È terribile da dire ma io sono contento che sia lì, se lo è meritato, così come mia madre" dico mente guardo fuori dalla finestra prima di chiudere gli occhi

I miei genitori hanno finalmente quello che si meritano, ora potrò vivere la mia vita liberamente!

Da:"Vedrai che il futuro saprà sorriderti nonostante me e questa situazione scomoda" afferma serena cercando di convincermi.

E se lei non è una situazione scomoda come si è appena definita?
E se lei può tirare fuori il meglio di me?

Nella mia testa ci sono troppi pensieri e dopo sei anni vedo questa ragazza sotto una luce diversa, lei è la prima che mi vede piangere eppure a differenza di molti non mi giudica, forse a cuasa del fatto che ha sofferto anche lei e sa come mi sento.

D:"Draco, vedrai che tutto andrà bene"

Apro gli occhi e la vedo dinanzi a me che si asciuga le lacrime e d'istinto mi viene voglia di abbracciarla, e solo dopo, quando siamo abbracciati faccio caso al fatto che mi abbia chiamato per nome, e che suoni così bene detto da lei

"Se ti va possiamo provare ad andare d'accordo e combattere tutti i mostri del nostro passato" affermo sicuro di me.

Dap:"Ce la possiamo fare" sorride serena.

E senza pensarci due volte annullo le distanze tra di noi e la bacio, per me è il nostro vero primo bacio, perché quello dell'infermeria di qualche giorno fa si può dire che è arrivato per gioco, nessuno dei due lo ha vissuto a pieno a differenza di questo, qui in un letto matrimoniale, nella nostra camera ed al chiaro di luna che rende tutto più romantico.

I mostri del passato per la prima volta li sento lontani, come se non esistessero.

I fratelli PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora