24. Dobbiamo parlare

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#Daphne#

Ieri sera dopo la doccia mi sono fiondata nel letto e mi sono addormentata immediatamente, ed incredibile ma vero non ho avuto incubi, ho dormito bene come non facevo da settimane.

Quando apro gli occhi vedo che sono già le 8.05, in preda all'ansia mi precipito fuori dal letto ed indosso il più velocemente possibile la divisa, sistemo i capelli con una coda e mi smaterializzo nell'aula del professor Lumacorno, sperando che non sia ancora arrivato.

Ma siccome la giornata è iniziata male, ovviamente continua nella medesima maniera,  ed il professore è già arrivato e mi guarda male mentre mi siedo vicino a Rosalinda.

Lumac:"Potter nelle mie lezioni non si fa ritardo, per questo le assegno una ricerca extra"

Eccezionale! Veramente eccezionale!

Il gruppo delle serpi se la ride, ma io non ci faccio caso e mi concentro su  Draco che sta fissando il vuoto ed ha le occhiaie, questo vuol dire che non dorme per colpa degli incubi o per un qualcosa che io non so.

Lumac:" Andate a pagina 150 del libro e seguendo le istruzioni preparate l'Amortentia con un compagno che ora vi indicherò......... Parkinson-Nott, Zabini-Granger, Weasley e Harry Potter"

Va avanti per alcuni minuti finché non rimangono solo 4 persone, ovvero io, Ginny, Draco e Sofia Greengrass;  spero di finire con la piccola di casa Weasly, perché dopo tutto facciamo una bella squadra;  ma come ho detto, se la giornata inizia male continua male.

Lumac:"Weasley-Greengrass e Potter-Malfoy"

Lui all'inizio non sente quello che gli viene detto, ma in seguito si alza e si posiziona vicino a me ed in un religioso silenzio inizia a lavorare; ogni tanto sbuffa o bestemmia sottovoce, ma non mi degna di uno sguardo.

Invece io lo osservo attentamente e mi appunto il procedimento di preparazione, e fino ad ora non ci avevo mai fatto caso, ma è davvero bravo con le pozioni, può diventare un insegnante o pozionista al ministero.

Draco:" Professore abbiamo finito, può controllare?"

Dalla sua voce non traspare alcuna emozione, ma per me è un suono veramente bellissimo.

Lumacorno con il suo portamento goffo si avvicina e analizza il contenuto del pentolone, ed immediatamente inizia a sorridere e poi ci guarda con un espressione soddisfatta.

Lumac:" Non è venuta bene, bensì è perfetta"

Io da una parte non ho il coraggio di sentire l'odore della pozione, perché probabilmente avrà a che fare con il ragazzo al mio fianco,  ma dall'altra invece la grifona coraggiosa che è in me si avvicina ed annusa

Mela verde
Acqua di colonia

Ovviamente solo una delle persone che conosco io mangia sempre le mele verdi e usa acqua di colonia: Draco Malfoy.

Dopo di me, lui fa la stessa cosa ed io mi chiedo cosa abbia sentito, ma evito di fare la domanda.

A fine lezione lui scappa via, ed io rimango vicino al tavolo come una cretina perché non ho avuto il tempo di fermarlo per parlargli, evito di corrergli dietro dato che probabilmente non ha voglia di parlare.

Dopo la lezione di pozioni, tutta la giornata procede in maniera abbastanza decente, mi concentro e prendo appunti il più possibile per non pensare ad altro, ma appena mi distraggo inizio a pensare all'appuntamento di oggi pomeriggio.

Alle 15.30 torno in camera, lancio la borsa in un punto indefinito della stanza e mi butto sul letto ed inizio di nuovo a pensare e farmi prendere dall'ansia; purtroppo il tempo passa e mi rendo conto che forse è il caso di prepararsi per questo incontro poco gradito.

Decido di indossare qualcosa di semplice; un paio di jeans bianchi, un maglione rosa chiaro e degli stivaletti, un trucco leggero e per completare  uno chignon.

All'orario prestabilito entro nel locale, mi guardo intorno e vedo che non ce nessuno che possa avermi chiesto l'incontro, finchè non vedo un ragazzo che a prima vista è alto 1.80, capelli neri ed occhi verdi, che indossa anche lui un paio di jeans ed un maglione, inizia ad avvicinarsi sorridendo

X:" Ciao Daphne, io sono William Cooper"

Faccio appello a tutta la mia pazienza ,gentilezza ed alle buone maniere per non fare una brutta figura; dopo le presentazioni  ci sediamo ad un tavolo e dopo un momento di imbarazzante silenzio, lui inizia a parlare di se.

Scopro che anche lui è un mezzo sangue, ha 25 anni ed ha frequentato Hogwart nel periodo in cui io ho iniziato, ma io all'epoca non feci assolutamente caso a lui perciò questa è la prima volta che lo vedo.

Wil:" Ci tengo a dirti per me è un onore essere qui con te ora, tu sei abbastanza famosa nel mondo magico"

Che idiota totale! Se ce una cosa che odio in maniera esagerata è che qualcuno mi ricordi chi sono, o chi sia la mia famiglia sperando di far colpo su di me; mi auguro che cambi presto discorso o giuro che me ne vado.

Will:" Sai io il mio vero padre non l'ho mai conosciuto, mamma dice sempre che lui non ha mai voluto sapere niente di me"

"Che grandissimo stronzo! sono sicura che se ti vedesse ora tuo padre si mangerebbe le mani per non essere stato presente nella tua vita" gli dico seriamente dispiaciuta, dato che so quanto fa male non avere una famiglia.

Will:" So solo che si è sposato e che ha avuto un altro figlio, per il resto niente"

Passiamo circa due ore a parlare di scuola, amore, quiddich, ed altre cose abbastanza banali; e non so se disgraziatamente o altro, ma lo sto rivalutando questo ragazzo e credo che potremmo diventare amici.

Tornata a scuola però tiro un sospiro di sollievo, stavo iniziando a stancarmi di stare li, e mi sta venendo anche fame;  nel mentre che mi dirigo in sala grande per la cena, sento in lontananza qualcuno che piange e subito mi sento in dovere di andare a vedere chi è.

Draco:" Potter vattene, non ho bisogno della tua compassione" mi dice mentre si asciuga le lacrime e cerca di andare via.

Merlino dammi tu la pazienza!

"Uno non chiamarmi per cognome Draco, due ora mi dici per quale cavolo di motivo stai piangendo e tre sappi che non me ne andrò finchè non parli"

Lui mi guarda per qualche secondo, ed io faccio lo stesso per la ventesima volta in questa giornata, ed ogni volta penso che sia davvero bello.

Draco:" Ci vediamo dopo cena nella stanza delle necessità, ammetto che ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare" 

E senza dire altro mi supera e se ne va, io dal mio canto mi ritengo soddisfatta della facilità con qui l'ho convinto e vado in sala grande per la cena.







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