38. Insieme ce la faremo

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#Draco#

Durante questa settimana nonostante fossi in coma percepivo ogni cosa che succedeva attorno a me, ho sentito tutte le cose che hanno detto i medici circa la mia condizione, le lacrime di mia madre e di Daphne ed anche le loro lunghe chiacchierate.

Io al principio mi sentivo cosi in colpa per tutto il dolore che stavo causando, ho addiruttura pensato di mollare tutto e lasciarmi andare ma poi qualcosa è cambiato in me, ho capito che non ero pronto a morire ed ho iniziato a lottare per svegliarmi.

Se potessi tornare indietro agirei in maniera diversa e non prenderei mai più quella dannata pozione, se potessi tornerei in dietro lotterei con coraggio anzichè comportarmi da codardo come al mio solito.

*Flashback*

Blaise:" Dai amico andiamo a fare il culo a quei perdenti dei corvonero"

Come può essere cosi entusiasta? 

Questo ragazzo nonostante sia in una situazione molto simile alla mia ha una voglia di vivere pazzesca, io lo invidio parecchio ad essere sinceri, io non ho più la forza di lottare e credo che morire sia l'unica soluzione a tutti i miei problemi.

"Blaise, voi iniziate ad andare che io arrivo tra un minuto"

Gli dico dandoli una pacca sulla spalla per rassicuralo, ed una volta che sono sicuro di essere rimasto solo nello spogliatoio tiro fuori dalla tasca dei pantaloni la boccetta con la pozione che mi sono preparato, se la prendo adesso, dovrebbe fare effetto in un'ora.

La annuso prima di bere e l'odore è abbastanza vomitevole, però faccia un respiro profondo e lo bevo tutto d'un sorso.

Tra un ora sarò morto e tutti i miei problemi saranno finiti, spero solo che le poche persone alla quale voglio bene capiscano il mio gesto e che riescano a vivere senza di me.

Io continuerò a vivere nei loro ricordi, li almeno sono felice e non dovranno più vedermi con il muso lungo e sentire più le mie paranoie.

Quando arrivo in campo sento che tutti acclamano la squadra e da qualche parte qualcuno urla il mio nome ma io non mi disturbo a vedere chi sia, ormai niente ha più importanza per me, l'unica cosa da fare ora è fingere di cercare il boccino ed aspettare che arrivi l'ora.

Dopo un'ora dall'inizio finalmente inizio a sentire i dolori al petto ed allo stomaco, la testa inizia a girare e sento la forza pian piano abbandonare il mio corpo; subito dopo le palpebre iniziano a farsi pesanti e capisco che l'ora è giunta perciò mollo la presa dalla scopa, l'ultima cosa che ricordo è di aver visto Blaise volarmi difronte poi più niente.

*Fine flashback* 

Sono stato uno stupido!

Quando imparerò ad affrontare i miei problemi di petto?

Spero vivamente che questo incidente possa essermi da lezione, che sia la spinta di cui ho bisogno per cambiare il mio carattere, voglio diventare una persona migliore per me ma sopratutto per le persone che mi circondano.

Narcissa:" Figliolo come stai?"  chiede con un bellissimo sorriso.

"Ora bene madre, scusatemi se sono un coglione e vi ho fatto stare in pensiero"

Narcissa:" Si, hai ragione sei stato un coglione; mi auguro che tu non lo faccia mai più perchè credo che non sopravvivrei"

La abbraccio forte come ha sempre fatto lei quando avevo bisogno di essere rassicurato ed avevo bisogno di sapere che per qualcuno ero importante.

"Madre se non vi dispiace ora vorrei alzarmi" 

Lei si allontana ed io provo a muovere le gambe ma non succede nulla, le sento pesanti come un macigno e non si spostano di un millimetro, ed immediatamente il panico inizia a diffondersi in ogni singola cellula del mio corpo.

I fratelli PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora