XXVII

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Hazel's pov
Finita la cena Roberto e mia madre vanno a prepararsi per uscire, io e Alex sparecchiamo.
- Tutto bene ? Prima ti ho vista pensierosa e triste.
Dico osservandola mentre carico la lavastoviglie, con le poche cose che avevamo sporcato durante la cena.
- Si scusami è che ho ripensato a tutta la situazione e...ho paura di perderti Haze, paura di rovinare tutto questo.
- Ehi, va tutto bene, io sono qui, sono tua e voglio essere solo tua. - le accarezzo il viso prendendolo tra le mani, si era accasciata su una sedia della cucina.
- Quando hai la mostra?
- Domani devo portare i quadri, la inauguriamo il giorno dopo.
- Domani pomeriggio hai da fare?
- No sono libera, la mattina devo firmare delle carte ma al pomeriggio sono tutta tua.
- Allora ti va se chiamiamo insieme mia madre così te la faccio conoscere e le chiediamo se possiamo stare da lei almeno per un po'.
- Mi piacerebbe moltissimo.
Mi abbraccia da seduta legandomi le braccia attorno ai fianchi.
- Così se dice si possiamo intanto portare un po' delle nostre cose dai genitori di Luke. E stare direttamente lì, loro ne sarebbero felici.
- Sì! Ma Alex...come lo diciamo ai nostri?
Dovremmo pur dirgli qualcosa.
- Lo so...ci sono vari modi ma dirlo a voce sarebbe meglio, solo che può essere rischioso, non sappiamo come potrebbero reagire, mio padre più che altro.
- Però resta la cosa migliore, ce ne andiamo via subito. Facciamo in modo di aver portato via tutto.
- Si hai ragione, mio padre ha molte amicizie però, e il dopo mi spaventa più del dovergli dire la verità.
- Dobbiamo solo sperare che abbiano un minimo di decenza di lasciarci fare le nostre scelte, siamo maggiorenni no?
- Ti amo Haze.
- Ti amo anche io ma ora andiamo a salutarli così poi siamo libere.
- OH SIII- si alza scattante e corre fuori dalla cucina.
- Buona serata ragazze, non aspettateci sveglie mi raccomando, faremo tardi.
- Ci vedremo anche noi un film e poi a letto. Almeno io perché mi devo ancora riprendere dall'indigestione. - dico salutandoli sulla porta.

Una volta chiusa e atteso che la macchina si allontanasse dal vialetto torno da Alex.
- Finalmente sole. - sorride guardandomi dal divano dove si era seduta.
Mi siedo accanto a lei e le lascio un bacio a stampo.
- Tutto qui? Un semplice bacio? Non mi dire che hai davvero intenzione di vedere un film? Sai potrei curarti io definitivamente quell'indigestione.
Gli occhi famelici con cui mi guarda sono incomparabili.
Sorrido furba e la spingo sdraiata sul divano mettendomi su di lei.
- Oh certo che non vedremo un film, saremo noi il nostro film.
Sorrido e mi tolgo la maglia abbassandomi su di lei per baciarla.

Improvvisamente sentiamo il chiavistello girare e la porta aprirsi.
- BELLE FANCIULLE SIETE TORNAT...- Luke entra e chiude la porta sbattendola venendo verso i divani e bloccandosi non appena ci vede - uuuuuu immaginavo vi foste confessate l'un l'altra ma voi invece siete già allo step successivo, sporcaccione.
Alex si solleva visibilmente incazzata e mi copre mentre mi rimetto la maglia.
- Diamine Luke che ci fai qui!?
- Sono il vostro fan numero uno non potevo aspettare per vedervi. Pensavo aveste bisogno di aiuto per risollevarvi il morale ma vedo che ci stavate riuscendo benissimo da sole.
Ride e si butta sulla poltrona con le gambe sul bracciolo.
- Beh ora che hai visto che va tutto bene e ci hai salutate puoi andare no?
- Dai Ale sono qui ormai fatemi partecipare un po', poi vado.
Mi siedo sul divano e butto la testa indietro, felice di vedere Josh e allo stesso tempo disperata perché muoio dalla voglia di avere Alex.

Alex's pov
- Facciamo così, ci facciamo una partita a carte, UNA, e poi vai okay? Così abbiamo il tempo per parlarti di una cosa.
Dico pensando improvvisamente che parlare della nostra idea già con lui sarà un mattone in meno da mettere.
- Si esatto, è una cosa importante e sei capitato nel momento giusto.
- Di cosa si tratta? - chiede mettendosi a sedere dritto facendosi serio improvvisamente.
Mentre mescolo e dò le carte gli spieghiamo il tutto.

- Secondo me è un ottima idea, tuo padre è sempre abituato ad avere tutto, a vincere e a godere del fatto che buona parte delle persone che conosce siano irrimediabilmente sottomesse a lui. E noi siamo dalla vostra parte, ovviamente, se vi va posso portare via già ora parte delle vostre cose e arrivato a casa se saranno sncora svegli spiego tutto ai miei.
- Cavolo Josh allora sei anche serio e sveglio. - dice Hazel con voce stupita alzando le sopracciglia.
- Felice di stupirti bellezza. - le fa l'occhiolino ma non gli dico niente, la sua voce è gentile e so che ha captato la nostra urgenza.

Mettiamo via le carte a partita neanche iniziata e andiamo subito nelle camere per preparare qualche scatolone.
- Ho messo tutti i libri e alcuni vestiti. - dice Hazel caricando 3 scatoloni in macchina da Josh.
- Io anche, domani pomeriggio chiamo mia madre per sapere se possiamo stare da lei e ti facciamo sapere quando veniamo a portarti l'altra roba.
- Zia mi manca...magari posso venire con voi il giorno in cui vi trasferite, perché sono sicuro dirà sì, così la saluto, quella donna è spettacolare Haz. - noto i suoi occhi diventare lucidi, mia madre lo aveva aiutato a superare la paura di parlare che aveva da piccolo, balbettava sempre e non riusciva a farsi capire da nessuno, per questo rimaneva sempre solo, ma grazie a lei ha imparato a parlare bene e si è riempito di amici.
- Lo so, me ne ha parlato Alex e non vedo l'ora di poterla conoscere.

Hazel's pov
Lo salutiamo mentre va via con l'auto e rientriamo in casa.
- Ora basta Alex, ti voglio. E niente scusanti o persone che ci intralciano.
- Andiamo in camera mia. - dice decisa, sorridiamo all'unisono e la prendo per mano salendo le scale.
Una volta salite le scale la guardo.
- Aspetta ho un idea, tu vai in camera.
- Si capo. - fa come dico e io entro in camera prendendo la chiave nella serratura, poi esco chiudendo la porta così che nessuno possa entrare e vado da lei mostrandogliela.
- Così se a mia madre verrà la folle idea di entrare non potrà.
- Quando fai così mi ecciti da morire.
Si morde il labbro guardandomi, era rimasta accanto alla porta.
Chiudo la porta a chiave e metto la mia sulla sua scrivania.
- Tipo quando faccio così... - le metto una mano appena sotto il collo, facendola indietreggiare fino a farle toccare il letto e la spingo sdraiata sul materasso mettendomi sopra di lei.
Mi tolgo la maglia e le sue mani si fiondano automaticamente sui miei fianchi.
- Oh sì, proprio così. - dice a denti stretti come un leone che si trattiene dallo sbranare la gazzella.

La bacio con foga finalmente sola con lei e le faccio sollevare la schiena togliendole la maglia.
L'urgenza che abbiamo di possederci è la stessa che abbiamo di scappare via e farci una vita nostra, lontana da loro.
I vestiti volano per terra, noi nude, illuminate dalla fioca luce dell'abat jour.
Le mani di una sul corpo dell'altra, i baci sempre più feroci e i respiri più affannati.
Quando entro dentro di lei con due dita senza preavviso mi morde il labbro inferiore trattenendo un gemito e allo stesso tempo entra in me con due dita.
Ci muoviamo allo stesso modo, aumentando insieme la velocità e le spinte.
Mi appoggio su di lei ad un certo punto non avendo più la forza di tenermi su con il braccio e poco dopo veniamo entrambe, mescolando i nostri respiri.
- Sei solo mia Haze. - mi accarezza la schiena dopo averci coperte col lenzuolo.
- Non cambiare mai idea, sei tutto ciò che voglio.
- Ti amo piccola artista.
- Ti amo musa.

Ridipingimi Il CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora