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Hazel's pov

Appena chiusa la portiera dell'auto sento il telefono squillare e velocemente lo tiro fuori dalla tasca dei pantaloni.
"Davide"
- Cazzo Davi - sospiro ricordandomi improvvisamente di lui, mi sento uno schifo mi sono dimenticata di scrivergli i giorni passati.
- Ehi Davi - rispondo e dico con un gesto ad Alex di andare intanto ma lei decide di aspettarmi.
- Ehi Hazel, sei ancora viva allora. - dalla voce non sembra alterato solo felice.
- Si scusami! Ero così presa che ho dimenticato proprio il resto del mondo.
- Allora è quella giusta - lo sento sorridere anche se dietro allo schermo - però sono un po' geloso eh e pensare che potevamo diventare parenti!!
- Hai parlato con tua sorella eh? - scoppio a ridere.
- Oh sì, ha cantato come un fringuello, non ha potuto resistere al mio fascino.
- Ti va se ci vediamo domani sera dopo la mostra? Verrai vero??
- Ovvio che sì! Pizza?? Ti porto al solito posto per festeggiare.
- Va bene così parliamo un po', a domani sera!
- A domani!
- Ti eri dimenticata di lui? - Alex mi si avvicina ridendo - aspettavo questo momento se devo essere sincera però non pensavo arrivasse ne ora ne mai. - Ride ancora di più.
- Daiii mi sento uno schifo povero Davide.
- Scusa piccola ma è troppo esilarante.
La guardo negli occhi e scoppio a ridere anche io quasi con le lacrime agli occhi.

- Wow non pensavo che vedermi vi rendesse così contente. - è la voce di Josh che compare sulla porta d'ingresso.
- Si moltissimo, non vedevamo l'ora di vedervi.
- Vi menerei ma sono un gentil uomo e non picchio le donne.
- Ma noi possiamo ancora menare te e io non sono un gentil uomo, per niente. - dice Alex andando verso di lui dandogli una pacca sulla spalla con fare amichevole, io invece gli tiro un coppino appena si distrae.
- Ora capisco perché piaci a Alex, non hai la mano leggera.
- Josh! - esclama Alex ridendo.
- Ciao ragazze!! Che bello conoscervi.
Ci raggiunge quella che dovrebbe essere la madre di Josh, è molto carina, bionda e riccia con gli occhi verdi, alta più o meno come me.
- Piacere mio davvero. - sorrido arrossendo e le stringo la mano.
- Io sono Valeria, tu Hazel giusto? Venite pure dentro, mio marito sta preparando il the.
- Mio padre ama cucinare che sia un piatto super complesso o un semplice the. - spiega Josh mentre entriamo chiudendo la porta.
- Non potevo chiedere di meglio. - sorride Valeria entrando per prima in cucina seguita da noi.
- Nemmeno io potevo chiedere di meglio.
Sorride il marito di Valeria girandosi verso di noi, è la copia esatta di Luke tanto da fare quasi paura la somiglianza.
- Piacere io sono Marco, sono sicuro che Josh e Alexandra ti avranno parlato delle mie polpette vegetali.
- Si papà ogni volta che ci vediamo gli parlo delle tue meravigliose polpette. - ironizza Josh guardandoci.
- Scemo - ride Marco - comuque il the e pronto se vi va parliamo un po' poi vi lasciamo spazio.

Accettiamo volentieri, ci sediamo tutti insieme e ci riempiamo di biscotti, ridiamo e parliamo come se ci conoscessimo da una vita, di noi, dei nostri piani e addirittura di piatti cucinati da Marco.
Il calore in questa casa mi fa sentire più leggera, più "in famiglia", è rilassante parlare con loro, sapevo che ci dovesse sentire così ma la verità è che non l'avevo mai provato.
- Ora ragazzi andiamo così chiamate tua madre Alex, salutacela!
- Grazie zia, ti voglio bene a dopo!
- A dopo!

- Wow è un sacco di tempo che non la sento. - sussurra Josh prendendo il suo computer accendendolo, non appena i suoi escono dalla cucina.
- Sì in effetti hai ragione. - dice Alex sorridendo.
- Mama che ansia. - batto ripetutamente il piede per terra agitata.
- Ehi andrà bene tranquilla. - Alex mi si avvicina, poggia le labbra sulle mie dolcemente e mi accarezza i capelli.

Alex's pov
Le lascio un altro bacio ma sulla fronte questa volta poi mi avvicino a lei con la sedia in modo da stare tutti su un lato del tavolo e chiamiamo mia madre su Skype. Devo essere sincera, sono la prima a essere agitata, sento poco mia madre e non la vedo molto, mi manca la sua presenza e pensare di poterle stare più vicina d'ora in avanti mi scalda il cuore.
- Ehi ragazzi! - appena sento la sua voce un sorriso mi spezza il viso in due.
- Ciao mamma!
- Ehi zia ti vedo bene! Bellissima come sempre.
- Sempre un Don Giovanni tu Josh! E questa bella ragazza al centro deve essere Hazel.
- Si sono io. - sorride arrossendo anche più di prima quando ha conosciuto mia zia ed è bellissima.
- È un piacere conoscerti, sono Martha. - anche io come Josh e suo padre sono la copia di mia madre ma con i capelli corti e qualche centimetro in più.
- Alex mi ha già spiegato a grandi linee ciò a cui state pensando e sono veramente felice vogliate prendere in mano le vostre vite, ditemi meglio come vorreste organizzarvi, io sono disponibile ovviamente qualsiasi cosa sia necessario fare.
Sia io che Hazel e Josh spieghiamo nei dettagli la nostra idea, ovvero aspettare almeno dopo domani per assistere all'inaugurazione della mostra, così da non fare nulla di corsa e partire con due auto portando tutte le cose.
- Ma pensate di parlarne prima con loro?
- Loro si sono mostrati contrari già in altre occasioni temo che parlare non serva a concludere niente se non peggiorare e/o rischiare di più.
- Hai ragione Alex purtroppo tuo padre è fatto così. Però ora ci sono io perciò non dovete preoccuparvi.
- Grazie mamma.
- Ovviamente verremo anche io e i miei in auto per aiutare a portare la roba, manchi a tutti e vorremmo vederti.
- È un piacere Josh, comuque vivendo in una villa a schiera abbastanza grande il terzo piano è praticamente inabitato, ci sono: una camera da letto, la cucina e la sala in un unico spazio e un bagno, dovrebbe anche esserci una cabina armadio se non ricordo male. Sarebbe tutto vostro.
Hazel s'illumina e non posso fare altro che sorridere come una scema, non mi aspettavo potesse andare così bene, ma sono felice di non essermene andata prima o probabilmente non sarei riuscita a conoscerla, sarebbe stata una vera perdita nella mia vita.
- Quindi vi aspetto dopo domani?
- Sì! Assolutamente.
- Non vedo l'ora di abbracciarvi, vado a prepararvi una torta ora, mi avete rallegrato la giornata e ho voglia di cucinare.
Ride guardandoci e scoppiamo a ridere anche noi, amo i piatti di mia madre, sarà bello sentirsi al sicuro.
- A presto allora!
- Sii ciaoo.
- Ciao!

Una volta abbassata la chiamata prendo un bel respiro, mille volte più rilassata e mi alzo.
- Sì sono definitivamente contenta. - dico sorridendo lasciando un bacio tra i capelli a Hazel.
- Anche io. - sorride Haze a entrambi.
- Ah Haz domani veniamo anche io e i miei alla mostra, non potremmo perdercela.
- Davvero!? - sorride e lo abbraccia di slancio.
- Ehi ehi queste effusioni non mi piacciono - dico ridendo mentre prendo Haze e la stringo a me - è la mia ragazza non la tua Joshino bello, non stringerla così forte. - gli faccio la linguaccia e scoppio a ridere più di prima osservando come sulla sua faccia si crei una smorfia di disgusto alla parola " Joshino".
- Io vado prima che scoppi il putiferio.
Haze si divincola dalla mia stretta e va verso la porta.
- Hai ragione è meglio scappare - concordo e dò qualche pacca a Luke sulla spalla - dai non ti arrabbiare sai quanto mi piace darti fastidio.
- Sisi ma mi vendicherò.
- Ovvio.
- Alex mi sa che dobbiamo andare, volevamo preparare la cena ricordi??
- Cavolo è vero! Andiamo allora.
- Chiamo i miei - dice Josh andando verso la porta - MAMMA PAPÀ VENITE.
Sentiamo dei passi e gli zii compaiono sulla porta.
- Ti sentiamo anche se non urli. - entrano ridendo.
- È stato davvero un piacere conoscervi. - dice Hazel sorridendo.
- Il piacere è solo nostro.

Lì salutiamo con la promessa che ci saremmo visti l'indomani e torniamo a casa sicuramente più contente di quando siamo arrivate.

Ridipingimi Il CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora