XI

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- Dovresti entrare anche tu, così ti dò una mano anche io con il colore.
Apre l'acqua mettendola alla temperatura giusta, intanto mi tolgo anche io i pantaloncini e le scarpe rimanendo in intimo.
Entro dentro la doccia lentamente per evitare di scivolare e incontro il suo sguardo mentre mi porge la spugna.
- Non ti preoccupare del reggiseno bagnalo pure.
- Va bene.
Si volta, prendo la spugna, la bagno un pochino e poi ci metto sopra del sapone, faccio scorrere un po d'acqua sulla sua schiena poi la spengo per evitare sprechi.
- Pure ecologista.
- Pft dovevo colorarti la faccia.
Ride e passo la spugna sulla sua schiena con più forza del dovuto ma il colore va via per bene.
- Ehi ehi lo so che mi odi piccola però per favore devi pulire non staccarmi la pelle.
- Scusa..- rido e riapro l'acqua passandola sulla sua schiena, appoggio la spugna e le accarezzo la schiena con la mano.
- Forse ti ho lasciato qualche graffio, scusa.
- Tranquilla è quella spugna, ormai è ora di buttarla.
Si volta verso di me e allunga la mano prendendone una nuova.
- Ma no usa pure quella non utilizzarne una nuova.
- Sssh.
Bagna la spugna e ci mette del sapone poi mi passa una mano sulla parte del collo pulita per sostenerlo e poggia la spugna sull'altro lato cominciando a pulire, scendendo poi più in basso.
Quando alzo lo sguardo attirata dai suoi occhi li trovo fissi nei miei senza guardare da altre parti poggia la spugna e la mano che aveva sul mio collo la sposta più in dietro e mi scioglie i capelli che avevo legato per dipingere.
Mi prende per i fianchi e mi porta sotto l'acqua dopo averla aperta.
L'acqua scorre piano come a voler accarezzare la pelle e non lavarla.
Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi poi passo le braccia sotto alle sue e l'abbraccio, lei fa lo stesso attirandomi a sè e avvolgendo le braccia attorno alle mie spalle.
Poggio la testa tra il petto e il suo collo e chiudo gli occhi.
- Con me sei al sicuro.
Sussurra tra i miei capelli e mi accarezza la schiena.
Inutile dire che ho i brividi brividi, da una parte per il contatto dall'altra perché finalmente mi sento al sicuro.
Proprio qui.
Proprio ora.
Tra le sue braccia.
- Con me puoi essere te stessa.
Sussurro io poco dopo e mi stacco per guardarla, lei mi accarezza una guancia con la mano poi sentiamo suonare.
La guardo senza capire.
- Ho ordinato la pizza per cena, volevo farti una sorpresa.
Mi sorride e spegne l'acqua.
Sorrido anche io felice.
- Ne avevo proprio voglia.
Si mette un accappatoio e mi passa un asciugamano abbastanza grande da potermici avvolgere.
- Vado a prenderle e torno. Intanto asciugati i capelli.
Le sorrido e quando esce dal bagno mi tolgo il reggiseno e mi lego l'asciugamano sotto le ascelle.
Prendo l'asciugacapelli e comincio ad asciugarli utilizzando le dita come pettine.
Poco dopo sento una mano prendermi il polso con delicatezza e l'altra il phon.
- Faccio io.- mi sorride Alex dallo specchio e mi passa le mani tra i capelli per pettinarli e me li asciuga per un'altro po', abbastanza da non far raffreddare la pizza.
Le sorrido dallo specchio e lei ricambia poi spegne il phon.
- Ora pizza Haze, sennò la sorpresa si rovina.
- Va bene-  scoppio a ridere e mi alzo tenendo su l'asciugamano - prima magari mi cambio.
- Ma no dai resta così.
- Ho ancora le mutande bagnate.
- Toglile.
Mi fermo a metà strada per la sua stanza e lei fa lo stesso girandosi.
- Che ce? - mi guarda senza capire.
- Niente mi cambio e arrivo.
Mi volto per entrare nella mia camera ma mi prende per i fianchi e si mette tra me e la porta.
- Aspetta Haze.
- Che c'è?
- Se vuoi cambiarti fallo, ma non ti devi sentire in soggezione. Okay?
- Ehm okay.- abbasso lo sguardo per osservarmi e noto che l'asciugamano si stava allentando perciò lo sistemo poi lei mi prende le mani.
- Tipo ora...
Mi dice dolcemente e mi rilasso, per dimostrarle che con lei sono veramente tranquilla perché in realtà mi sento finalmente a casa, le lego le braccia al collo e mi sollevo un po sulle punte per abbracciarla.
Ricambia leggermente stupita l'abbraccio passando le braccia sotto all'asciugamano e mi attira a se mettendomi le mani sulle schiena.
Mi vengono i brividi e credo che lo senta perché mi stringe ancora di più a sè.
Mi stacco e le prendo il viso tra le mani.
- Va tutto bene.- le sorrido poi mi stacco e entro velocemente in camera per cambiarmi.
Mi rendo conto di non aver respirato fino a quando, una volta chiusa la porta, non ho sentito l'aria entrare nei polmoni.
Hazel riprenditi mi dico cercando con gli occhi qualcosa da mettere.
Punto su una maglia lunga che fa da vestito e mi metto dell'altro intimo asciutto poi scendo andando in cucina da Alex, la trovo di spalle mentre fa per mangiare un pezzo di pizza ma le salto sulla schiena e le lego le braccia attorno al collo.
- Ehi Haze.- mette le mani sotto le mie cosce per tenermi e sorride, si gira e mi fa sedere sull'isola della cucina.
- Ehi Alex.- le sorrido anche io poi guardo la pizza per evitare il contatto con i suoi occhi, credo di essere diventata rossa perché ha fatto scorrere le sue mani più su, sulle cosce, verso i miei fianchi.
Prendo una fetta di pizza e comincio a mangiare.
- Cavolo è buona!
- Pensi davvero che ti farei mangiare una pizza schifosa.- dice ironica poi accenna una risata e toglie le mani dalle mie cosce tornando a mangiare.
Scendo dall'isola e mi siedo su uno degli sgabelli accanto a lei, così da poter mangiare più comoda.
La sua vicinanza mi fa uno strano effetto, mi agita e al tempo stesso mi calma, quel tipo di calma che non ho mai provato fino ad ora.
Una calma nuova, forse vera.
- A cosa stai pensando?
Chiede accarezzandomi una ciocca di capelli per poi portarla dietro al mio orecchio.
- A niente Alex - le sorrido - tranquilla.
- Dai dimmi.
La osservo, osservo il suo viso, la sua espressione, è dolce, sicura e curiosa, i miei occhi cadono nei suoi e rispondo quasi senza accorgermene.
- Mi agiti ma allo stesso tempo non credo di essere mai stata così tanto tranquilla nella mia vita.
Mi appoggia una mano sul fianco.
- Dormi con me sta notte?- non aggiunge altro alla mia affermazione, ma il suo sorriso dolce è una risposta più che valida.
- Si.- le sorrido anche io.
- Bene nana.
- Okay forse cambio idea.- fingo una smorfia, ormai anche quel nomignolo mi sembra tenero e non più una spina nel fianco.
- Non puoi.- mi avvolge un braccio attorno ai fianchi e mi solleva, d'istinto lego le gambe attorno ai suoi fianchi e mi porta in camera sua.
- Ci manca solo che ci chiudi a chiave dentro e poi la mangi.- dico una volta che mi ha messa giù.
Pensa un attimo poi chiude a chiave e fa per mettersela in bocca.
- NO FERMA! - scoppio a ridere.
Scoppia a ridere anche lei e infila la chiave nella toppa, poi mi spinge verso il letto.
- Scusa sono stanchissima, penso proprio che sta sera crollerò.
- Si nota Alex, tranquilla sono stanca anche io, è stata una giornata lunga.
- Lunghissima ma bella.- sorride lei mettendosi sotto al lenzuolo.
Giro attorno al letto per poi sdraiarmi dalla mia parte.
- Quindi domani starai tutto il giorno col tipo.
- Si chiama Davide e si.
- Io uscirò probabilmente, anzi sicuro.
- Dove andrai?
- Non lo so, farò un giro.
Mi avvicino a lei e le dò un bacio sulla fronte.
- Ora dormi, domani mi dirai.
Si ferma un attimo a guardarmi, con un braccio sotto la testa.
-  A che ora arriva Davide?
- Penso per le 10, prima di andare però aspetta che mi sveglio okay?
- Hai paura che scappo?
- Un po-  mi incupisco appena ma faccio in modo che non si noti -per favore fallo.
- Va bene.
- Grazie.
Mi fa sdraiare poi appoggia la testa sul mio petto e infila una mano sotto la mia maglia abbracciandomi, la stringo a me chiudendo gli occhi e le accarezzo i capelli, con calma, fino a quando non crolliamo entrambe.

Ridipingimi Il CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora