Quando torniamo al B&B Roberto è un po' brillo, infatti guida mia madre, Alex ha preferito rimanere lucida nonostante sarebbe stato molto facile cedere all'alcool se si ascoltavano veramente i loro discorsi.
Una volta arrivati Alex accompagna il padre in stanza e mia madre accompagna me.
- Tesoro domani mattina dobbiamo andare dal parrucchiere, quindi alle 8 ci vediamo nella hall, prima fai colazione mi raccomando e vestiti comoda, dopo il parrucchiere torniamo qua così ci vestiamo.
- Va bene mamma grazie. - dico infilando le chiavi per aprire la porta, quando sento lo scatto mia madre ricomincia a parlare.
- Mi raccomando comportati bene con Alex, anche se magari è difficile provate ad andare d'accordo okay?
Mi viene quasi da ridere ma il buon senso mi dici di fermarmi prima di fare cavolate.
- Si mamma ci proverò, non ti preoccupare.
- Va bene ora vado da Roberto, ci vediamo domani mattina.
Mi saluta con un sorriso che ricambio di fretta e entro in camera sospirando, chiudo la porta e mi tolgo la giacca del completo, poco dopo sento bussare.
- Haze sono io. - sussurra Alex, appena sento la sua voce corro ad aprire.
- Ehi. - sorrido aprendole la porta.
Lei entra e chiude la porta dietro di sé per poi girarsi verso di me.
Ci guardiamo per un attimo poi si avvicina, poggia una mano calda sulla mia guancia e si abbassa baciandomi.
Sorrido e ricambio il bacio, è tutta la sera che aspetto di poterlo fare di nuovo e non ho intenzione di aspettare ancora.
Poggio una mano sul suo collo e l'altra sul suo braccio.
Le sue mani scorrono sul mio corpo fino alle cosce, le stringe sollevandomi e mi fa sedere su una scrivania accanto all'armadio.
- Non ce la facevo più. - sussurra sulle mie labbra poi mi guarda negli occhi e mi morde il labbro inferiore.
L'avvicino a me e si mette tra le mie gambe, che lego attorno alla sua vita.
Mi accarezza i fianchi, poi scende piano con le mani e le passa sotto alla maglia toccando la pelle della mia schiena, sento i brividi percorrere il mio corpo e poco dopo mi stacco dalle sue labbra.
- Cosa volevi dirmi oggi? - sussurro guardandola negli occhi.
Si morde il labbro e continua ad accarezzarmi la schiena.
- Ti ho detto che mio padre si era agitato perché pensava che mi sarei potuta innamorare di te...la verità è che ho mentito, perché se volevo evitare di innamorarmi ora è troppo tardi.
La guardo a occhi spalancati e allo stesso tempo dolci, le sue parole mi sono entrate dentro al cuore e ora sento uno strano calore scaldarmi il petto.
Ho perso le parole, l'unica cosa che mi sento di fare è baciarla, si avvicina di più a me ricambiando il bacio e passa la lingua sul labbro superiore, allora schiudo appena la bocca e le lingue si incontrano.
Poi si abbassa e scende con le labbra sul mio collo.
Sento subito brividi partire dall'angolo di pelle toccato dalle sue labbra e spostarsi in tutto il corpo.
La allontano e scendo dalla scrivania senza staccare un attimo gli occhi dai suoi, noto come il suo sguardo passi dal desiderio al dubbio e le sorrido.
Le prendo il viso tra le mani tornando a baciarla e la faccio indietreggiare fino al letto sul quale si siede.
Stringe i miei fianchi mentre mi bacia e mi tiene leggermente distante da lei.
- Haze.. - sussurra sulle mie labbra per poi lasciarmi un bacio a stampo e staccarsi - domani dobbiamo alzarci presto.
Non sembra molto convinta di ciò che ha appena detto perciò alzo un sopracciglio guardandola.
Si alza e mi indica il pigiama.
- Cambiati così ci mettiamo a letto.
- Quindi sei seria. - concludo guardandola.
- Abbastanza... domani sarà una lunga giornata perciò è meglio così - abbassa la voce dandomi un bacio sulla fronte - domani sera avremo tempo per noi.
- Lo spero davvero. - mi allontano da lei con dispiacere e prendo il pigiama andando in bagno, mi sciacquo la faccia e mi metto velocemente il pigiama che consiste in una maglia a maniche corte e dei pantaloncini, torna in camera e trovo anche lei già cambiata.
Indossa una canottiera nera e dei pantaloni neri, che vedo di sfuggita perché nel mentre si infila sotto alle lenzuola.
Poggio i vestiti sulla sedia della scrivania e vado a infilarmi anche io sotto le lenzuola.Alex's pov.
Esce dal bagno e fa poca attenzione ai vestiti, li mette sulla sedia con noncuranza e viene accanto a me sotto le lenzuola, non stacco gli occhi da lei, è così bella e soprattutto sembra stanca.
Si gira verso di me e mi sorride.
- Ehi amore.
- Ehi piccola.
Sorrido e mi giro verso di lei sollevandomi su un gomito, e con la mano libera le accarezzo la guancia per farla voltare verso di me.
- Sei bellissima. - le sussurro un attimo prima di baciarla.
Lei ricambia avvicinandosi a me e ne approfitto per metterle una mano sul fianco e farla avvicinare di più.
- Ehi ma non avevi detto che era meglio riposarci? - dice sorridendo a pochi millimetri dalle mie labbra.
- Mhmh hai ragione. - le stringo il fianco e torno a baciarla facendola sdraiare in parte su di me.
Poi mi stacco e le accarezzo i capelli.
- Domani al matrimonio non mi lascerai sola vero? - noto la tensione nella sua voce.
- Non ti lascerò sola, te lo prometto. Non posso permettere che uno di quei bimbi ti rubi a me.
Scoppia a ridere e mi lascia un bacio sulla guancia.
- Il mio cuore è già occupato, non possono rubarlo. - sorride mentre parla poi però si fa seria e mi bacia quasi con urgenza.
- Ehi che succede? - sussurro guardandola.
- Vorrei che fosse così sempre.
- Lo sarà vedrai, le scappatoie ci sono tutte, ci riusciremo.
Si rilassa e mi abbraccia poggiando la testa sul mio petto e io le accarezzo la schiena mentre guardo il soffitto della stanza.
- Farò andare tutto bene, te lo prometto. - sussurro mentre si addormenta.~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~ ~~
Ciao ragazz*, spero che la storia vi stia piacendo se avete qualche consiglio o qualsiasi cosa vi aspetto nei commenti!
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Ridipingimi Il Cuore
RomanceAlexandra 20 anni, Hazel 18. La madre di Hazel si innamora di un importante uomo d'affari, Alexandra è sua figlia. Sono due ragazze apparentemente diverse, due mondi distanti, che quando entreranno in contatto non potranno vivere l'uno senza l'altro...