17 - Non devi dirlo a nessuno

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Draco pov's

Il fatto che sia lei, che tutti i Grifondoro siano in massima allerta mi diverte parecchio. Qualsiasi cosa tocchino o facciano controllano almeno tre volte che non ci sia qualcosa di strano.

Ovviamente sanno che qui in Sala Grande sono al sicuro, sotto la protezione di Silente e degli insegnanti. Ma li vedo piuttosto preoccupati per ciò che li aspetterà una volta fuori da qui dentro.

Il bello? Non li aspetta proprio nulla. La mia vendetta è fargli credere che da un momento all'altro gli capiti qualcosa e invece niente, vivranno due giorni di ansia per nulla. Questa è la mia vendetta.

"Mi spieghi che cosa hai fatto?" Chiede Pansy.
"Meno sapete meglio è, tutto ciò che vi basta sapere è che impazziranno... Soprattutto lei" Sogghigno.

**

"Allora se non sarai di ritorno entro le sei verrò a cercarti, anzi credo che manderò una squadra di ricerca" Ironizza Blaise.
"Addirittura una squadra di ricerca? Non saresti in grado di trovarmi da solo?".
"Scherzi? Se Ivy ti uccidesse di sicuro farebbe sparire il tuo cadavere, mica lo lascerebbe in biblioteca nel reparto proibito altrimenti sospetterebbero di lei" dice ovvio.

Il problema? Ne sarebbe capace.

"Dai ci vediamo più tardi" Dico io svoltando a destra.
"Forse" urla lui facendomi ridere.

In pochi minuti sono nell'ala Est di Hogwarts.

"Vedo che già ti sei messa a lavoro" le dico osservandola sistemare alcuni libri sullo scaffale.
"Come sempre" risponde seccata.

Oggi ha uno stivaletto col tacco nero e un vestito nero aderente che le arriva a metà coscia con dei lacci a incrocio sulle maniche e i capelli sciolti. Sa come vestirsi, altra cosa irritante di lei. Aggiungiamolo alla lista...

Decido di darmi una mossa. Passano dieci minuti e non fiata.

"Sai che sei insopportabile anche quando respiri?" Decido di provocarla per movimentare un po' la situazione.

Non mi risponde.

"Ah non rispondi?".
"Smith?!".

Mi giro verso di lei, sicuramente mi sta ignorando. Infatti è di spalle e sta leggendo la copertina di qualche libro.

"Smith!?".

Le tiro una palla di carta che la colpisce sulla schiena, chiude il libro di impatto e si gira lentamente verso di me. Aiuto.

Blaise farà bene a mandare quella squadra di ricerca anche prima delle sei.

Mi guarda talmente male che se gli sguardi potessero uccidere mi avrebbe già cruciato diverse volte.

"Malfoy!" Sbraita togliendosi una cuffietta dall'orecchio.

Ahh, ascoltava la musica. Quindi le ho tirato una palla di carta per niente. Quindi rischio la morte immediata per niente.

"Basta sono stanco di sistemare questi stupidi libri!" Sbotto uscendo la bacchetta.
"Non funzionerà" Si lamenta, ma la ignoro.
"Wingardium Leviosa!" Dico facendo ondeggiare la bacchetta.

Il libri si alzano e quando toccano lo scaffale una barriera verde si illumina lanciandomeli tutti addosso. Cado per terra avvolto da una vastità di libri e lei inizia a ridere facendo riecheggiare la sua risata per tutta la stanza. Mi levo il libro dalla faccia e la trovo distesa sul tavolo a ridere come una deficiente.

"La McGrannit si è data da fare..." sbotto alzandomi.

Continua a ridere così le tiro un'altra palla di carta, ma che peggiora la situazione.

"Ti sembra normale che ridi ad ogni mia disgrazia?" Sbraito, ma è ancora peggio.

Si alza dondolando dal tavolo finché la sua risata non sparisce del tutto per far spazio a una smorfia di dolore.

"Smith?" Inarco un sopracciglio mentre lei appoggia la sua mano allo scaffale.

Si tocca la testa, come se le stese per scoppiare.

"Smith!?" Faccio due passi verso di lei, che ha aperto la bocca dal dolore.

Spalanca gli occhi, come se stesse
vedendo qualcosa.

Ivy pov's

"Non devi farlo per forza Tom!".
"Non chiamarmi Tom! Non è il mio nome".
La sua bacchetta era puntata contro di lui, l'uomo col tatuaggio a stella sul polso.
"È tua, soltanto tua la colpa! Mi hai rubato tutto il potere e adesso me lo riprendo".
"Non è colpa mia!".
"Non ha alcuna importanza!" Tuona.
"Per trent'anni non ho fatto niente ma ho perso la pazienza fratellino... Avada Kedavra!".
Una luce verde uscì dalla sua bacchetta, fino a colpire l'uomo col tatuaggio.
"No!".
Fu tutto ciò che riuscì a dire prima di inalare il suo ultimo respiro.

Draco pov's

"Ivy!" Urlo quando si accascia per terra con le lacrime che le rigano il viso.
"Che diamine ti prende!" Sbraito correndo verso di lei.
"No! Perché io" sussurra guardandosi freneticamente attorno.

"Ivy! Ehi Ivy guardami" dico chinandomi sulle mie gambe raggiungendo la sua altezza.
"Perché io? Cosa c'entro io?" Continua con voce strozzata.
"Ivy!" La richiamo con voce decisa afferrandole il viso e facendola voltare verso di me.

Spalanca gli occhi e li fionda dritti sui miei.

"Che cazzo è appena successo?" Sbotto lasciandola e rialzandomi, le porgo la mano e la afferra alzandosi freneticamente per poi lasciarla subito dopo.

Cammina avanti e indietro continuando a piangere silenziosamente.

"Devo tirare ad indovinare? Un secondo prima ridevi e poi ti sei praticamente buttata per terra!" Sbotto cercando spiegazioni.
"Allora?".
"Voldemort" sussurra.
"Eh?".
"Voldemort...".
"Si ho capito ma che vuoi dire".
"Aveva un fratello".

Spalanco gli occhi. Altre lacrime le rigano il viso.

"Lo ha ucciso" continua con voce spezzata, appoggiandosi con la mano al tavolo di legno.

"Impossibile..." biascico.
"E invece è così! L'ho visto! Ma perché io...".
"Perché non Potter?" Aggiungo io, capendo cosa vuole dire.
"Cosa c'entro io con lui?" Sussurra.

"Devi dirlo a Silent-".
"No!" Scatta subito fulminandomi.
"Cosa? Che vuol dire no?" Sbotto seguendola.
"No vuol dire no Malfoy!" Continua asciugandosi il viso velocemente.
"Neanche ai tuoi amici? Neanche a Potter?" Chiedo scioccato.
"No! A nessuno" dice avanzando verso di me.

"Non devi dirlo a nessuno".

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