42 - Ain't Nobody

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Ivy pov's

Al ritorno, cercai di convincere entrambi che stessi bene. Ma sapevano che non era così. Ma non potevano farci proprio niente.

È passato un giorno, oggi sto un po' meglio, anche se guardando la bimba e il papà, quella parte dolorosa del mio passato è tornata a galla.

Adesso io, Hermione, Ron ed Harry siamo in guferai, così da poter spedire la nuova lettera a Sirius.

Caro Felpato

Non è cambiato molto dall'ultima lettera che ti ho mandato. A Hogwarts non è successo nulla di tanto allettante, anche perché manca poco agli esami. Adesso starai per leggere qualcosa, che sicuramente ti farà infuriare, ma cerca di capire, Ivy aveva bisogno di me. È da un po' che visioni su Tu-Sai-Chi la tormentano, dice di vedere che Tu-Sai-Chi uccide suo fratello. Voleva tanto capire cosa c'entrasse con lei, così un mese fa l'ho aiutata ad arrivare a Little Hangleton (ti prego non arrabbiarti) e siamo entrati a casa Riddle. Lì abbiamo scoperto che aveva effettivamente un fratello, Louis e a quanto pare se fosse ancora vivo avrebbe la tua stessa età, volevo chiederti se venisse a scuola con te. Abbiamo trovato un cadavere recente in quella casa, era un mangianorte. Abbiamo scampato tre mangiamorte per un pelo, tra loro c'era Codaliscia. Avrei voluto prenderlo, per te, per la tua libertà... Ma ci avrebbero presi di sicuro. Mi dispiace non esser riuscito a prenderlo, volevo farlo per te. Spero tu possa perdonarmi...
                                                         -Harry

Il mio migliore amico attacca la lettera alla zampa di un gufo della scuola, che vola via contento. Di questi tempi ormai, il Ministero tiene d'occhio i gufi sospetti ed Edvidge, è una civetta bianca come la neve e vola veloce come una Nimbus. Inoltre, sanno al Ministero che è la civetta di Harry.

"Si arrabbierà tantissimo" borbotta Harry.
"Harry, non credo che Sirius ti rimprovererà per non aver preso Peter Minus" Dice Hermione.
"Sono d'accordo. Al massimo ci rimprovererà tutti per essere andati in quel posto" azzardo io, mentre tutti e quattro scendiamo le scale in pietra.
"E faremo bene a non tornarci più" Sbotta Ron.

**

Entro in aula di Difesa, trovando soltanto Draco e due Grifondoro. È appoggiato con la schiena ad un banco, le braccia incrociate al petto, lo sguardo sul pavimento, ignorando le occhiate adoranti delle mie compagne. Lancio loro uno sguardo di fuoco.

Mi avvicino a lui, che mi sorride dolcemente.

"Stanotte vieni alla torre di astronomia?" Mormora tirandomi verso di lui.
"La torre di astronomia?" Chiedo confusa, appoggiando la testa sul suo petto.
"Passo molto tempo lì da due anni ormai" dice avvolgendomi la vita con le braccia.
"Oh ecco dove sei quando sparisci" ridacchio.
"Mi piace guardare il tramonto al lago nero oppure le stelle".
"Le pere?" Ridacchio io, mentre lui sbuffa.

Credo di averlo fatto impazzire con la storia delle pere...

"Allora ci vieni o no?".
"Non lo so devo ripass-".
"Lo prendo come un si" taglia corto.
"Va bene, a che ora?" Ridacchio.
"Verso l'una, se ovviamente staranno dormendo tutti nella tua casa".

Annuisco, beandomi del suo profumo.

Stacco la testa dal suo petto, osservandolo meglio. Alcune ciocche di capelli biondo-bianchi ricadenti sulla fronte, la chioma spettinata, il viso tranquillo, gli occhi che brillando...

Ha posato la giacca nera sullo schienale della sedia, lasciando fuori la cravatta dei Serpeverde e la camicia bianca con le maniche tirate su fino ai gomiti.

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