35 - Io preferisco il tuo lato malizioso

2.4K 110 2
                                    

Ivy pov's

"Quindi ora state insieme?" Chiede Hermione addentando un tramezzino.
"Credo di si..." sorrido come una deficiente.
"Che scena orrenda" piagnucola Ron, che ancora non ha accettato del tutto la cosa.

Ieri sera mentre mi cambiavo in bagno ho avvertito Hermione con la collana, che mi ha risposto subito. Ho raccontato ai miei amici cosa è successo durante la visione e si sono preoccupati parecchio, ma era ciò che volevo.

Lasciando da parte il dolore alla testa ogni singola volta, per arrivare a una conclusione ho bisogno di queste visioni. Le immagini di me neonata in braccio a mia madre, la scena in cui Voldemort uccide suo fratello, il volto sfocato di mio padre che mi tiene in braccio il mio primo giorno di vita, urla, pianti, grida, mia madre che scappa con me in braccio... È stato tremendo e non capisco perché le due cose siano collegate. Perché mia madre è scappata tenendomi in braccio? E perché vedere mio padre ma senza riuscire a vedere il suo volto?

Ma l'ho superato grazie a Draco, se non ci fosse stato lui con me sarei andata nel panico.

Quando a pranzo siamo arrivati insieme, tutti ci guardavano come se avessimo due teste l'uno. Poi facendo finta che non ci stessero guardando ci siamo divisi e siamo andati ognuno al nostro tavolo.

Pansy mi guarda accigliata e quando nota che la sto guardando anche io mi fa capire che si sta chiedendo se sto bene. Abbasso leggermente il capo, per farle capire che è così. È stato strano vedere lei è Blaise preoccupati per il mio stato ieri sera, ma l'ho comunque apprezzato.

**

Il pranzo sarà finito dal almeno mezz'ora e io ho fatto un salto in biblioteca per riporre il libro di Divinazione che avevo preso un mese fa. Invece adesso sto tornando al mio dormitorio. Aspetto che le scale finiscano di muoversi e salgo i gradini a due a due.

"Fortuna Maior".
"Prego" dice la Signora Grassa aprendo il quadro.

Entro nel tunnel sentendo il quadro chiudersi e dopo pochi secondi eccomi in Sala Comune.

"O mio Dio prendetevi una stanza voi due!" Dico schifata alla visione di Harry e Ginny baciarsi sul divano, mettendomi una mano davanti agli occhi.

I due si allontanano divertiti e poi Ron e i gemelli W. Arrivano in Sala Comune scendendo le scale.

"Ho smesso di cascarci basta!" Sputa acido Ron inseguito dai suoi fratelli.
"Avanti Ron! Siamo i tuoi fratelli, abbiamo capito che non dobbiamo farti più scherzi" Blatera George.
"Ben detto George, siamo i tuoi fratelli!" Continua Fred.
"Ivy aiutaci tu!" Dicono in coro.

Veniamo interrotti dal rumore del quadro che si chiude nuovamente è da una voce alquanto strillante.

"Non avete idea di cosa ho scoperto!" Urla Hermione entrando con un enorme libro verde fra le mani.
"Lo sapevo che avevo visto quella cosa da qualche parte! Oh non avete ide-" dice posando il libro sul tavolo, ma Ron la interrompe.
"Allora diccelo senza dilungarti troppo!".
"Oh si giusto...".

Tutti ci avviciniamo a lei, che apre il libro intitolato 'antichi simboli'.
Si ferma su una pagina, facendomi sgranare gli occhi.

"Il simbolo a forma di stella!" Praticamente urlo.
"Esatto. Adesso sappiamo per certo che quello della tua visione è Louis, il fratello di Tu-Sai-Chi" continua indicandomi la parte scritta.
"Il simbolo della stella capovolta è un antico simbolo che discende alla famiglia della Casata Riddle da lunghissime generazioni. Il simbolo indica il sangue dei maghi della famiglia e viene marchiato ai primi giorni di vita dei neonati. A chi infanga il cognome dei Riddle, viene tolto il marchio" legge ad alta voce Hermione.
"Voldemort non aveva il simbolo a forma di stella, in nessuno dei due polsi. L'ho visto l'anno scorso, le maniche del suo vestito erano alzate. Nessuna traccia di tatuaggio a forma di stella" Ci informa Harry.
"Glielo avranno tolto?" Chiede Ginny.
"Ci scommetto che ha infangato il cognome della sua famiglia" borbotta Ron.

"Però non è detto che Louis sia il fratello, potrebbe essere il cugino" Aggiunge Fred.
"Voldemort ha detto espressamente 'fratellino' ma c'è un solo modo per esserne sicuri..." dico io.

Tutti mi guardano per invitarmi a continuare.

"Incantesimo di identificazione".
"Ma serve un oggetto del proprietario, dove pensi di voler trovare un
oggetto-" si interrompe da sola Hermione.
"No!" Sbotta Ron.
"Non se ne parla Iv" aggiunge Harry.
"Non andremo alla vecchia casa dei Riddle, è troppo pericoloso".

Hermione e Ginny spalancano gli occhi.

"E quando mai abbiamo fatto cose poco pericolose? Io ho bisogno di risposte" mi lamento.
"Ma andando nel luogo in cui è cresciuto Voldemort?!" Continua George.
"Oh avanti non penso proprio che Tu-Sai-Chi sia così stupido da nascondersi nella sua vecchia casa" continuo io.

"Sentite, avevate detto che mi avreste aiutata e per adesso questa è l'unica pista che abbiamo. Io andrò alla casa dei Riddle, potete venire o rimanere qui a Hogwarts. Ma io devo andare".
Si guardano fra di loro, indecisi.
"Allora, quando si parte?" Borbotta Ron facendomi sorridere.
"Sarà meglio andarci stanotte, domani non ci sono lezioni e nessuno si accorgerà se mancheremo" Dice Harry.
"Useremo il passaggio della Strega con la gobba" aggiunge Fred.

Annuisco.

"Allora, chi viene?".
"Conta su di noi" dicono insieme i Gemelli W.
"Ginny preferirei che tu restassi qui" le dice Ron.
"Non se ne parla! Non ho più undici anni Ron!" Strilla la rossa.
"Quindi andremo tutti?".

Annuiscono.

"Giuro che se ti metti nei guai, ti uccido io" borbotta Ron a sua sorella minore.

Draco pov's

Attraverso il corridoio con Blaise, diretti alla Sala Grande per la cena. Siamo un po' in anticipo, infatti gli studenti si sono fermati nel corridoio a parlare fra loro.

In lontananza, scorgo fra tutti quella chioma nera e lunga.

"Fammi capire, state insieme?" Chiede Blaise.
"Una cosa del genere, credo" rispondo vago io.

In realtà, stiamo insieme. Ma lo sappiamo solo noi due, stiamo insieme senza dircelo ufficialmente.

Mentre ci dirigiamo verso la Sala Grande, lei si gira. Non appena mi vede, fa segno ai suoi amici che si zittiscono subito non appena mi vedono anche loro. Che diamine mi sta nascondendo? Ci raggiunge, mentre i suoi amici si dileguano in Sala Grande. Ignoro le immense occhiate curiose che riceviamo dagli studenti.

"Ivy..." le fa un cenno di saluto il mio amico.
"Blaise...".
"Onorato che per la prima volta in cinque anni tu ti sia degnata di chiamarmi per nome".

Le fa un occhiolino e anche lui se ne va, come la maggior parte degli studenti.
Un gruppo di sette ragazze più o meno rimane a qualche metro di distanza da noi, ridacchiando fra loro e osservarci.
"Secondo me, stanno insieme".
"Io l'ho sempre saputo".

Gli lancio un'occhiataccia e tutte si dileguano via impaurite, lasciandoci soli.

"Bella mossa spaventarle" borbotta lei avvicinandosi a me.
"Cerco di non perdere il mio charm".
"Il tuo charm?" Ridacchia.
"Certo, il mio lato cattivo da bello e dannato" dico ovvio.
"Quello che hai mostrato a me per cinque anni? Credo di ricordarlo".
"Beh tu hai fatto lo stesso con me" rispondo io.
"Oh-oh la nostra prima lite, beh guarda il lato positivo. Siamo durati 24 ore senza litigare... Record" continua avvicinandosi.

"Non penso che smetteremo mai di litigare" dico attirandola verso di me.
"Non lo penso neanche io, è questa la parte più interessante. La mia preferita" soffia sulle mie labbra.
"Mhh io preferisco il tuo lato malizioso" sogghigno, beccandomi una 'lieve' ginocchiata sullo stomaco.

Mi piego in due, sotto il suo sorriso compiaciuto.

"Stronza" sbotto.
"Non penserai veramente che io smetterò di insultarti solo perché fai il dolce con me?" Ridacchia.
"Io non faccio il dolce" sbotto riprendendomi lentamente dal dolore.
"Carino e coccoloso" mi stuzzica lei con quel suo sorriso strafottente.

La trascino nello sgabuzzino, spingendola non troppo forte al muro e mettendo anche le mani ai lati della sua testa, facendo sfiorare i nostri visi.

"Carino e coccoloso hai detto?" Sussurro.
"E dimmi, stamattina ero carino e coccoloso con la testa fra le tue gambe?" Sogghigno, vedendola estremamente in difficoltà.
"Non penso proprio" rispondo al posto suo, per poi baciarla.

La sento fremere e sussultare quando la sua intimità sfiora la mia coscia.

Attractive me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora