Capitolo 21. Sacrificio

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21. Sacrificio
Dominique's pov

Traccio un'altra X nel terreno e prendo il corridoio a sinistra. Ho incontrato Alice e Lys, circa dieci minuti fa, gli ho sconsigliato un corridoio da cui ero già passata, mi hanno ringraziato e ne hanno preso un altro. Ormai sto girando in questi corridoi da quella che sono sicura sia un'ora.
Credo che siano le undici, il sole fa capolino dalle nuvole grigie ma non riscalda nulla, sono sicura che la divisa che indossiamo sia stata incantata per il freddo di questi giorni e ne sono grata, sento giusto l'aria gelida sulla mia pelle ma niente di più.

Il rumore dei miei passi è l'unico che sento da quando ho lasciato Malfoy, se escludiamo la chiacchierata con i tassorosso. Le parole del molliccio ancora mi vorticano in testa, ma ho deciso di ignorarle e di farmi forza, di finire questa sfida e poi parlarne con lui, perchè sono certa che non riuscirò mai a dimenticarmene se Lorcan non mi conferma che non pensa nulla di tutto ciò.

Segno una X per terra e prendo l'ennesimo corridoio, l'unico che c'é di fronte a me. Sembra strano, le rampicanti sono appassite, ed essendo sempreverdi non dovrebbero, poi... poi sento un respiro affannato, oltre al mio. Mi guardo attorno con la bacchetta di fronte a me. Sento un fiato sul collo, mi giro di colpo ma non vedo nessuno. So che è un'allucinazione e so che è la mia prossima sfida, devo capire cosa devo fare, quale sfida mi aspetta.

"L'amore, cara" La sento al mio orecchio, mi giro ma continua a non esserci nessuno. È una voce graffiante e autoritaria, una voce di donna, è giovane, ma non troppo "È sempre stata una nostra grande incapacità"

"Chi sei? Dove..." Ma una folata di vento alle mie spalle mi fa girare e smettere di parlare. Sono sull'attenti, non mi farò ingannare come con il molliccio.

"Dimmi, cara, a cosa pensi? Per chi provi amore?" Mi chiede dolcemente. Il suo tono è gentile ma autoritario, severo.

"Che... che intendi? Che sfida è? Cosa devo fare?" Chiedo confusa, girandomi ogni singola volta che sento una folata di vento.

"Devi solo essere sincera, cara. Dimmelo, per chi provi amore?" Chiede ancora. La sua voce diventa più seria e si allontana da me, mi giro ancora.

"Io... Io non provo amore per nessuno" scuoto la testa e tento di non cedere al suo tono autoritario, come se mi spingesse a dirle tutto quello che penso. Stringo la bacchetta con piu forza e la alzo di fronte a me, con sicurezza "Fatti vedere! Non essere codarda!" Urlo girando su me stessa "Chi sei?"

"Non l'hai già capito, cara?" Chiede. Il suo tono è divertito, come se si credesse superiore "Non hai già immaginato? Io credo di si"

"No. Non è possibile" dico seria, mi fermo "Sei un molliccio?"

"L'amore, cara mia, ti porta a fare scelte complicate. Ho amato mia figlia piu di me stessa eppure lei mi ha tradito, ossessionata dalla voglia di sapere, e ha permesso all'amore che non aveva mai ammesso di provare di ucciderla" dice e il suo tono è rammaricato "Sarei morta per lei ma l'orgoglio non mi ha mai permesso di perdonarla, non mi ha mai permesso di ammettere ancora il mio amore per lei" la ascolto attentamente, scuoto la testa con forza ma lei continua a parlare, il vento gelido mi sferza il viso e mi fa cadere lacrime involontarie. Sono così confusa "Dominique, cara, ti propongo una scelta, una scelta importante che cambierà la tua vita. Amore o conoscenza?"

"Conoscenza" dico, senza esitazione. Abbasso la bacchetta e fisso il corridoio illuminato di fronte a me.

Lei scoppia in una risata controllata. Mi sento come se mi dovessi pentire della mia scelta "Posso chiedere il motivo?"

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