Capitolo 24. Migliore di lui

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24. Migliore di lui
Rose's pov.

"Rose, calmati" Scorpius mi osserva mentre vado avanti ed indietro davanti a lui, seduto su una delle mie poltrone.

"Io... lo so, che è colpa mia, lo so" mormoro agitando le mani tremanti. Non riesco a togliermi dalla testa la sua vista sanguinante. Me le porto ai capelli e al viso.

Lui sbuffa e abbandona la testa contro lo schienale "Non è colpa tua, lei ha fatto la sua scelta, tu avresti fatto di tutto per salvarla come lei lo ha fatto per te. Sta bene, smettila" è duro, il suo tono è stanco ma ha quella punta di determinazione e durezza che mi fa fermare per guardarlo, e la mia occhiata non è per niente gentile. Lui incrocia i miei occhi e sostiene il mio sguardo "Rose... lei sta bene, l'hai vista, sta bene"

Scuoto la testa "Ha ancora male, lo nasconde bene ma sta ancora male" dico esasperata. Mi premo le mani sul viso e respiro forte tra le dita.

"Starà bene, ha bisogno di riposo e ne abbiamo bisogno anche noi" allunga le braccia verso di me "Dai, vieni" Lo osservo a lungo, incerta. Lui sorride e scuote la testa leggermente "Giuro, sta bene. Vieni qui"

Alla fine afferro le sue mani e mi siedo sulle sue gambe, appoggio le mie oltre il bracciolo della poltrona e la testa sulla sua spalla. Mi circonda la schiena e la vita con un braccio, l'altra mano sul mio grembo "Che gioco di merda" mormoro, lo sento ridere.

"Vuoi farti una doccia?" Chiede gentile. Giocherello con la sua mano e osservo gli anelli che porta.

"È una fede?" Mormoro guardando l'anellina argentata che ha al mignolo. So che è una fede, si capisce bene, ma voglio che me lo dica lui.

"Di mia madre" mormora guardandomi, mentre gliela giro sul dito. Solo ora noto che non è liscia, ha varie piccole incisioni che la rendono bellissima, piccoli ghirigori che si estendono sulla sua superficie brillante.

"Mi faccio una doccia" dico alzandomi da lui "Puzzo di sudore e neve sporca" accenno ad un sorriso.

"Ti aspetto quì" mi guarda mentre mi tolgo la giacca e la bandana al braccio, li lascio sopra l'altra poltrona.

Mi fermo e gli sorrido "Ti direi di venire ma..." mormoro, senza finire la frase.

"Non ho voglia" scuote la testa e si alza in piedi, si scompiglia i capelli e si toglie la giacca, la lascia con la mia, il dolcevita nero che indossa gli fascia perfettamente il busto "Sono troppo stanco"

Sorrido e mi sporgo per baciarlo, lui appoggia a mano tra i miei capelli e mi tira a se. Si stacca e mi dà un altro bacio leggero "Faccio la doccia, sono veloce. Vorrai farla anche tu..." mormoro facendo un passo indietro.

"Mi sembra come se mi fossi rotolato nel fango" ride e si toglie gli anfibi "Non ti dispiace, vero? Se resto?"

Scuoto la testa "Come potrei?" Chiedo divertita.

"Con il bel panorama a nessuno dispiacerebbe" si indica divertito ed io alzo gli occhi al cielo, mi avvicino e gli afferro la maglia.

"Ti tengo solo per mostrarti che sono migliore di te, Malfoy" gli dico con un sorriso, mi sporgo per dargli un bacio a fior di labbra.

"Ma se neanche sai distinguere un'infiria..." ride ed io alzo il dito medio.

"Vaffanculo, pisello piccolo" gli dico e lui ride ancora di più, sorrido.

"Ci sarà il momento in cui questa affermazione ti svantaggierà pimpa, e arriverà presto" mi guarda fintamente minaccioso.

"Mh-hm" annuisco ironica e apro la porta del bagno "Faccio in fretta, giuro"

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