Capitolo 26. Storia adolescenziale

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26. Storia adolescenziale
Rose's pov

"Ora tu mi dici che cazzo hai fatto o giuro su Godric Grifondoro che ti faccio morire in modi atroci" punto i piedi a terra, di fronte a lei. Le taglio la strada verso il laboratorio di pozioni e picchietto le dita sulle mie braccia incrociate.

"Weasley, togliti" la sua voce è gelida, mi guarda con supponenza e arroganza e mi fa solo irritare di più.

"Rose..." Scorpius sospira mentre afferro il braccio di Jude Nott e la trascino con me in un corridoio vuoto e privo di quegli occhi pettegoli del resto della scuola.

"Cosa le hai fatto?" Sono seria, non mi frega un cazzo se è cugina del mio nuovo ragazzo "Nott, sono così seria e incazzata che ti sto per dare un pugno" sibilo.

"Abbiamo chiuso Weasley e non comprendo il motivo per il quale tu debba intrometterti" dice la mora staccandosi dalla mia presa. Fa un passo indietro ma sbatte il polpaccio contro il muro. I suoi occhi sembrano dispiaciuti ma copre immediatamente l'emozione con l'irritazione.

Prendo un bel respiro per cercare di non ammazzarla per aver fatto soffrire la mia migliore amica "Perchè le hai fatto questo?" Le chiedo, stringo i pugni "Lo sai come è fatta, ci ha messo mesi per fidarsi di te. Perchè l'hai fatto?" Il mio tono è rabbioso e incontrollato, così diverso dalla postura rigida e fredda della ragazza.

"È meglio così, fidati" dice alzando le spalle. Tenta di superarmi ma io appoggio una mano sul muro, accanto al suo busto "Weasley..."

"Cosa è successo?" Chiedo, tentando di essere il piu calma possibile "Dammi una buona ragione e ti lascio andare"

"Sono in ritardo per la lezione" sibila senza muoversi.

I miei occhi la fissano attenti, non ho la minima intenzione di fare finta di nulla. Non quando Dominique è tornata ad essere rigida e gelida, cosa che fa quando vuole nascondere le emozioni. Di solito con me non lo fa, è così da ieri a cena.

"Scorpius, dille qualcosa prima che tiri fuori la bacchetta" La mora guarda oltre me, fissa Malfoy alle mie spalle "Andiamo!" Sbuffa guardando il cugino che avrà negato, conoscendolo avrà alzato le spalle.

"Dimmi cosa è successo? Eri così preoccupata per lei... Non ti importa neanche un po'?" Chiedo osservando ogni sua azione, il mio tono è rabbioso. I suoi occhi sono determinati, una scintilla di dispiacere li attraversa ma fa presto a scomparire, sotto il controllo che ha delle sue emozioni.

"Mi importa" sibila, la vedo stringere i pugni. Mi guarda fissa negli occhi "Ma lei..." cede e si passa una mano sul viso "Non si accetta, non posso obbligarla a farlo e non posso neanche starle dietro"

"In che senso...?" Mormoro confusa, faccio un passo indietro.

"Io ho forzato la mano con lei anche se sapevo che voleva chiudere" Afferma seria. Però i suoi occhi sono tormentati, come se all'interno ci fossero piu emozioni in contrasto tra di loro "Non avrei dovuto. Ho alimentato la sua paura del giudizio. Non posso stare con una persona che non si accetta, la farebbe solo stare male. Io... non posso. Ho sbagliato" poi il suo sguardo si fa fermo "È meglio così"

Io... non so cosa dire. La guardo mentre mi toglie il braccio e si stacca dal muro, si allontana velocemente.

"Non ho capito nulla" mormoro quando non la vedo più. Mi giro verso Scorpius e lo fisso confusa "Che cazzo intende dire?"

Lui ride e si avvicina "Non ne ho idea" dice mentre appoggia una mano sulla base della mia schiena e mi tira a se, poggio il mento sul suo petto e lo osservo. Il suo tono è divertito e... strano.

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