Sabrina
Respiro lentamente, cercando di trattenere gli spasmi dovuti al dolore, mentre il medico di papà mi ricuce il braccio.
Tony ci è andato anche troppo leggero, il proiettile mi ha colpito di striscio, ma fa un male cane.
Ho rifiutato l'anestesia non per masochismo, ma perché ho paura di essere sedata e rinchiusa da qualche parte.Papà ha uno strano modo di essere protettivo, soprattutto con chi considera di sua proprietà. Io rientro sicuramente nella categoria.
Mi sono sgolata per convincerlo a non inseguire Sage e gli altri, dopo che Tony mi ha ferita, ma ci sono riuscita solo quando gli ho detto che era in debito con loro.
Adesso aspetta nel corridoio qui fuori una spiegazione dettagliata, che ho rimandato a causa del braccio. Mi serviva qualche minuto per mettere insieme una storia credibile e dovevo avere alcuni dettagli per farlo. Ho deciso di attenermi il più possibile a una verità e condirla con dettagli farlocchi, in modo da confondere le acque. Spero anche di fornire un salvacondotto a Sage, in modo che questa faida finisca.Cosa farò dopo, se riuscirò di nuovo a far perdere le mie tracce... non ne ho idea. Ammetto che ero troppo concentrata sulla salvezza di Vinnie per elaborare altri piani, specialmente a lungo termine.
Il pensiero va inevitabilmente a Sage, alla rabbia che immagino starà provando adesso e prego che il sollievo per il fatto che ha riavuto la piccola sia maggiore del mio tradimento. Non ho dubbi che la penserà così. Gli ho taciuto un dettaglio fondamentale, ma all'inizio non mi fidavo e in seguito... ero talmente accecata dai miei sentimenti per lui che non gli avrei dato un dolore per nulla al mondo. Non volevo ferirlo.
Forse mi sto facendo tanti castelli in mente per nulla, magari lui mi vede solo come una traditrice e tutto il trasporto sentimentale che ho immaginato provenire da lui, in risposta al mio, è una bugia che mi racconto per placare i tumulti del mio cuore.
"Ho finito. Potrebbe sentirsi debole nelle prossime ore" mi avvisa il dottore riponendo le ultime garze. Respirare mi costa un grosso sforzo, ma mi focalizzo sul premio. Scendo cauta, poi aggiusto la maglietta che mi ha fornito papà ed esco.
"Maria" mi accoglie lui con le braccia aperte.
"Papà" replico senza avvicinarmi "scusa ma mi fa male respirare, meglio se non mi stringi."Il suo sguardo muta all'improvviso e la voce si fa gelida. "Vieni di sotto allora, devi mangiare qualcosa."
Lo precedo, mentre sento il suo sguardo perforarmi la nuca. Non sono esattamente a disagio, insomma lo conosco da sempre eppure è come se non lo avessi mai conosciuto davvero, ora che ho scoperto tutta la rete di sordidi segreti che celava dietro a rispettabili locali d'intrattenimento.
Quando arrivo di sotto, Guido piantona la porta assieme a un tizio che non ricordo di aver mai visto. Il profumo stomachevole e troppo dolce di Ella riempie l'ambiente, segno che lei non è lontana. Ottimo.
Papà mi accompagna fino al tavolo della cucina, poi si volta. "Vado a parlare ocl dottore" annuncia.
Cerco di non sbuffare e lascio che la cameriera apparecchi davanti a me e mi metta davanti caffé e una vasta selezione di cornetti ripieni. Avevo dimenticato la colazione all'italiana di casa mia. Ho i brividi a pensare che questa era casa mia, che lui mi ha permesso di studiare e fare tante cose con soldi guadagnati molto meno che onestamente. Non posso farci nulla purtroppo.Sto addentando il secondo cornetto, più per evitare di fare conversazione con Guido che mi fissa ostinato che per vera fame, quando Ella entra in cucina.
"Quindi la principessa è tornata a casa, finalmente" esordisce. La ignoro, perché vorrei alzarmi e prenderla per il collo ma so che in questo confronto uscirei perdente, le costole e il braccio mi fanno troppo male.
Abbasso lo sguardo sul mio piatto, ostinata.
"Non mi saluti nemmeno?"

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Sage
RomanceRichard sogna le amiche della figlia teenager. Matt vuole essere dominato. Lorna vuole farla pagare al marito. E io? Realizzo le loro fantasie. Purtroppo la mia agenda è già piena, non ho davvero tempo per Sage, non importa che lui sia sexy da morir...