Sabrina
Un mese e mezzo dopo
"Sage sei sicuro che andrà tutto bene?" So che glielo chiedo ogni ora da stamattina, ma sono ansiosa.
"Te l'ho già detto, ho tutto sotto controllo e Raul e Tony si occuperanno delle cose pratiche."
Annuisco e guardo i due nominati, che sembrano tranquilli e in perfetta forma e controllo l'ora. Manca poco.
Il mio telefono suona e sospiro rumorosamente, quando vedo che si tratta di Letizia.
"Ehi, che succede?"
"Niente, ma abbiamo perso l'autobus" ribatte mia cugina.
Lei e sua sorella Matilde sono arrivate dall'Italia per il mio matrimonio e dato che dovrebbero essere le mie damigelle, il fatto che abbiano perso il bus navetta diretto qui dall'aeroporto è un segnale. Non maschero l'espressione demoralizzata, mentre volto lo sguardo verso Sage."Che succede?" chiede.
"Le mie cugine hanno perso la navetta" spiego e lui fa segno a Raul, che annuisce, pronto a partire.
"Vi mando un van a prendervi, ok? Lascio il tuo numero all'autista, così vi chiamerà quando arriva."
"Ok, noi intanto ci cambiamo, così quando arriviamo saremo già pronte. Quanto tempo abbiamo?""Circa venticinque minuti. Vi basta?"
"Ce la faremo. Ci vediamo dopo Sabri" ribatte prima di chiudere la comunicazione.
"Mandami il numero, intanto mi avvio" annuncia Raul, pronto a partire.
"Tony, per favore puoi andare con lui?"
"Deve solo andare a prendere le tue cugine, non è una missione sotto copertura" mi prende in giro Sage, ma scuoto la testa e mi si riempiono gli occhi di lacrime.
"Ti prego. Sono le uniche della mia famiglia che vorrei qui" lo supplico.
"Va bene" dice Tony "se questo ti fa stare più tranquilla, andrò con Raul. Se non altro, sul van non ci sono problemi di posto."
"Grazie, ragazzi" dico con le lacrime agli occhi. Sage mi abbraccia, stringendo appena.
"Stai tranquilla, guarda, son già per strada" annuncia indicando il van che si allontana lungo il vialetto.
Annuisco e mi asciugo le lacrime, prima di controllare che Vinnie e Samuele siano a posto.
Sto per sposare Sage e fuori il sole è già alto.
Faccio grandi sospiri per calmarmi, tutto deve funzionare come un orologio, damigelle incluse.
"Piccola, sei ancora preoccupata? O ci hai ripensato e non vuoi più sposarmi?"
E' ironico, so che non potrei tirarmi indietro nemmeno se lo volessi, ma in ogni caso non vedo l'ora di infilare l'anello al suo dito e annunciare al mondo che lo straniero bello e tenebroso su cui sospirano alcune delle figlie dei vicini, è tutto mio.
"Hai ragione" ammetto "sono un po' preoccupata."
"I ragazzi arriveranno in tempo con le tue cugine, vedrai. E' tanto che non vi vedete?"
Lo guardo di sbieco. "Tu e i ragazzi quanto siete andati a fondo con la ricerca di informazioni sulla mia famiglia?"
"Non molto, mi interessava tuo padre e voi, tu e Samuele. Non abbiamo esteso le ricerche a tutti i parenti italiani. Ce ne siamo interessati in modo marginale quando siamo venuti un mese e mezzo fa, solo perché pensavamo di contattarli una volta arrivati sul suolo italiano."
"Capisco."
"E' un problema?""No, almeno, per noi no. Per i ragazzi, non so. Spero di sì."
"Di che parli?"
"Mia cugina Letizia si occupa di sicurezza informatica, è lei che mi aiutava a far perdere le mie tracce" spiego, mentre la consapevolezza si fa strada sul volto del mio futuro marito.
"Interessante, un po' come Raul per me, in pratica."
"Esatto. Matilde invece.. beh, lei è un agente di polizia.""Caspita, i tuoi parenti sono una sorpresa continua. C'è altro che dovrei sapere?" domanda stupito.
"No, credo sia abbastanza. Ma se fossi in te sarei preoccupato per i tuoi ragazzi" annuncio con un sorrisetto che non riesco più a nascondere.
"Cosa hai architettato?" domanda curioso.
"Avevo un conto in sospeso con quei doppiogiochisti e non ho ancora perdonato l'insinuazione di Raul che temeva che Samu non fosse tuo" spiego.
"E quindi? Gli hai teso un agguato?" E' scettico, ma sono una donna, non ragiono come un uomo. La vendetta necessita di tempo, il più delle volte.
"Mettiamola così: le mie cugine sono alte, magre, molto belle, oltre che decise e hanno una caratteristica che credo darà del filo da torcere sia a Raul che a Tony."
"Ovvero?"
"Sono gemelle."
Sage scoppia a ridere senza controllo, arrivando ben presto alle lacrime. Aspetto che l'attacco di riso scemi almeno un po' e rido con lui, felice che l'abbia presa bene.
"Le femmine nella tua famiglia sono tutte così?" chiede incuriosito, dopo che gli ho confessato che le ragazze si sono offerte volontarie per far perdere la testa ai due scapoli e lo guardo furba.
"Lo scoprirai, Thompson, dopotutto, anche Vinnie la è."
"Cazzo" sussurra desolato e io scoppio a ridere di nuovo.
FINE
EBBENE Sì, FINISCE COSì. NON SCRIVERO' SPIN-OFF, VI LASCERO' IMMAGINARE QUALE VESTITO CASTO E SEMPLICE POSSANO AVER SCELTO LE GEMELLE PER IMPRESSIONARE RAUL E TONY, NON VI RACCONTERO' DELL'ENNESIMO MATRIMONIO (NON SO PIU' DI QUANTI MATRIMONI IO ABBIA SCRITTO NEGLI ULTIMI ANNI, ALMENO QUATTRO) E PER UN PO' NON SCRIVERO' SU WATTPAD.
VOLEVO SCRIVERE UN CAPITOLO EXTRA SUL SEDICESIMO COMPLEANNO DI VINNIE, MA POI A SAGE SAREBBERO SALTATE LE CORONARIE E HO PENSATO CHE GLI VOGLIO TROPPO BENE, QUINDI HO PENSATO CHE SE SALTANO A MAIUNAGIOIATONY E CECCHINORAUL E' MEGLIO.
VI VOGLIO BENE. CI SI RILEGGE TRA QUALCHE SETTIMANA (non so quando ancora, datemi tempo di mettere in ordine le idee e buttar giù qualche capitolo per vedere se la storia funziona) CON QUALCOSA DI NUOVO.

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Sage
RomansaRichard sogna le amiche della figlia teenager. Matt vuole essere dominato. Lorna vuole farla pagare al marito. E io? Realizzo le loro fantasie. Purtroppo la mia agenda è già piena, non ho davvero tempo per Sage, non importa che lui sia sexy da morir...