3 - Lorna

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Sage

Non è stato facile ottenere un biglietto per la festa, ma dopo aver visto quel cartoncino nelle mani di Sabrina, non ho perso tempo e ho chiesto ai miei ragazzi di farmi avere un invito.
Non c'entra niente con il lavoro, ma ho voglia di vederla.
Finora l'ho vista in tre, quattro modi differenti, se devo contare anche la sua versione sbarazzina e sono curioso di vedere quale fantasia incarnerà questa sera.
Infilo lo smoking e  pettino i capelli all'indietro, fermandoli sulla nuca in un piccolo codino.
Non ho avuto tempo di tagliarli e a dire il vero mi piace quando le donne mi tirano i capelli, quindi credo li lacerò crescere ancora un po', ma stasera devo sembrare rispettabile.
La festa in giardino di Lorna e James Perry è un vero e proprio evento mondano. Il giardino copre vari ettari di terreno, racchiuso tra il campo da tennis e un nove buche.
Hanno ingaggiato giocolieri e artisti di strada per intrattenere gli ospiti e quasi mi stupisco che non abbiano organizzato una festa in maschera.
Conosco a menadito gli affari di famiglia, anche se finora non mi sono mai servito di queste informazioni.
James Perry vanta parentele con un ex governatore della Florida, ecco il motivo di tanta ricchezza. Vive di rendita e l'idea che possa usufruire dei servizi del Fairytale mi suona strano, ma per quale altro motivo Sabrina dovrebbe essere qui?

Mi aggiro tra gli invitati assieme a Tony e Raul, le mie guardie de corpo, prendendo mentalmente nota delle persone che mi circondano. Qualcuna la conosco, altre solo di fama, ma sembra che stasera gran parte della città si sia riversata su questo prato.
"Sage, ci dividiamo?" chiede Tony, il più esperto.
"Sì ma restate entro il perimetro."
Loro sanno a cosa mi riferisco. Devono restare abbastanza vicini da poter intervenire in massimo dieci secondi, in caso di problemi.
Una cascata di capelli biono cenere attira la mia attenzione e mi sposto in quella direzione senza nemmeno pensarci.
Le poso la mano sulla spalla, ma quando si gira scopro che è una signora sui quarantacinque anni, troppo truccata per i miei gusti.
Mi scuso e torno ad osservare la gente attorno a me.

Acolto le chiacchiere degli invitati, fino a che un pettegolezzo attira la mia attenzione. A quanto pare, il padrone di casa sembra apprezzare la carne giovane di ragazze universitarie, più che il corpo rimodellato dalla liposuzione della moglie.
Beh, deve essere il prezzo da pagare per fare questa vita agiata. Non mi dispiace nemmeno per la signora, credo sapesse a cosa andava incontro.
Individuo Carlton, il figlio della coppia e mi dirigo verso di lui.
Ho giocato qualche mano a poker con lui e altri giovani rampolli annoiati, qualche mese fa. Non li ho stracciati perché ero in cerca di informazioni quella sera, così siamo diventati amici. Almeno questo è ciò che pensa lui. Gli unici che considero davvero miei amici sono Tony e Raul.
Non va bene fidarsi di chiunque.
"Ehi amico" dico abbozzando un sorriso. Lui mi riconosce, sa chi sono e pare contento che abbia partecipato a questa serata, perché si offre di portarmi da bere di persona e mi chiede se desidero altro, facendo un ampio gesto in direzione di un gruppo di ragazze giovani e benestanti poco lontane da noi.
I loro abiti sono griffati, non di sartoria, segno che vogliono apparire, essere riconosciute per i loro Dolce e Gabbana e le loro Manolo Blahnik. Fondamentalmente, sono figlie di papà alla ricerca di un portafoglio gonfio di soldi.

Sorrido sornione, ma cerco altro stasera.
Quando faccio per salutarlo, mi rendo conto che non mi sta prestando attenzione però, troppo concentrato su quella che credo essere sua madre.
Ho visto un paio di foto di Lorna Perry oggi pomeriggio, mentre davo un'occhiata ai partecipanti all'evento e devo dire che non è fotogenica.
Dal vivo sembra più giovane ed è decisamente più sorridente di come appare nelle foto col marito.
Carlton impreca e la su apelle diventa pallida, così mi concentro sulla signora poco lontano da noi.
Bingo.
Appesa al suo braccio come un'amica di lunga data, Sabrina scende le scale che portano alla zona del ricevimento in cui mi trovo, con un frusciare di stoffa.
Indossa un semplice abito di raso color cipria, tonalità che starebbe male a chiunque ma che indosso a lei sembra un'estensione della sua pelle, solo più lucida.
Ha uno scollo profondo sul davanti e la trama a sirena dell'abito, che le accarezza le forme fino ai piedi sembra fatto su misura per enfatizzare la figura esile e ben fatta.

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