9 - Profumo

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Sage

La macchina di Ella è saltata per aria e lei non si trova.
Ho finito ogni imprecazione conosciuta, mentre Raul e Tony perlustravano l'area alla ricerca di intrusi, invano. Non importa, l'unico su cui punterei il dito come mandante è Prati. Sempre e solo lui.
Cerco di sbrigarmi il prima possibile coi pompieri per tornare dentro casa. Non è prudente restare all'aperto e l'idea di Sabrina che gira indisturbata nella proprietà mi inquieta. Qualcosa che lei non dice mi attrae e mi spaventa allo stesso tempo.
Non ho detto a nessuno di come mi fa sentire, perché Raul e Tony darebbero di matto se sapessero che sono preoccupato per come mi fa sentire quella ragazza. L'impeto di protezione nato istantaneamente quando al Fairytale ha detto di aver avuto un problema con un cliente, non me lo spiego.
L'unica femmina di cui mi importi qualcosa dopo la morte di Julia è Lavinia e non ho intenzione di occuparmi di altro. Cazzo, se Ella è morta in quella macchina dovrò trovare un'altra persona fidata per Vinnie.
Non ci voglio pensare.

Lancio un'occhiata veloce verso la villa, dove la luce fioca della nursery brilla dietro i vetri antiproiettile. Nemmeno i ragazzi sanno che ho preso questa precauzione, ma non ho intenzione di rischiare, non con la piccola.
"Capo" annuncia Tony tornando verso di me "i pompieri se ne stanno andando. La polizia è già stata informata e ho denunciato la scomparsa di Ella" aggiunge sottovoce.
Impreco dentro di me, ma annuisco. So che dovevamo farlo.
"Devo andare da Vinnie" rispondo a bassa voce e lui annuisce.
"Io resto qui a parlare con le forze di polizia e poi controllo di nuovo il perimetro con Raul."

Quando rientro in casa nessun rumore sospetto attira la mia attenzione e noto con piacere misto a disagio che la sala da pranzo è vuota. Raul ha detto alle ragazze di andare in camera sua, ma potrebbero non averlo fatto e la cosa mi provoca brividi sottopelle.
Tengo davanti a me la pistola, mentre faccio un rapido sopralluogo al piano terra, ma non trovo niente fuori posto.
Salgo le scale tenendomi sul tappeto al centro, per non fare rumore, attento ad ogni suono fuori posto.
Mi fermo sulla soglia della camera di Raul, che è chiusa. Un lieve russare proviene dal suo interno e mi tranquillizzo, decidendo di proseguire oltre, ispezionando una ad una le stanze, man mano che le oltrepasso.
Il gelo mi pervade, quando arrivo alla porta della mia stanza e la trovo accostata, non chiusa come l'avevo lasciata. Vinnie!
Spalanco la porta, abbassandomi per non essere a tiro di chiunque sia in attesa, ma non succede nulla. La stanza è al buio, solo la debole luce proveniente dalla nursey rischiara l'oscurità e mentre perlustro con gli occhi la stanza, un fagotto nel letto mi fa balzare il cuore in gola.
Mi avvicino gettando alle ortiche ogni precauzione, annusando l'aria in cerca di odore di sangue o residui di polvere da sparo, quando mi rendo conto che la persona coricata sul mio letto è Sabrina. Resto stupefatto addirittura, quando mi accorgo che stringe al petto Lavinia. Dormono entrambe e la visione perfetta di loro due nei mie spazi mi leva il fiato.
Dura poco però, perché il dubbio prende il posto della meraviglia. Sabrina si è aggirata indisturbata per casa mia e ha trovato la piccola, oppure Lavinia si è svegliata e lei è arrivata seguendo i vagiti della piccola?
Controllo nella nursery che tutto sia al suo posto, prima di tornare a prestare attenzione a loro. Il biberon appoggiato al comodino, quasi vuoto, mi induce a pensare che Lavinia abbia fatto il diavolo a quattro e Sabrina l'abbia trovata per questo motivo.

Cazzo Ella, che fine hai fatto?
Non voglio pensare all'ipotesi peggiore. Non che sia morta, ma che sia nelle mani di Prati. Non voglio pensare a cosa potrebbe tentare di fare, se sapesse della piccola. Darei la mia vita per lei, è il mio unico punto debole.
Sabrina si muove sinuosa nel letto e un lampo di eccitazione arriva inaspettato, mentre la guardo nella penombra della stanza.
Si trascina dietro la piccola, che continua a dormire e per me è troppo.
Mi allungo sopra di loro e trattengo il respiro, mentre sciolgo l'abbraccio che le unisce e prendo Vinnie dalle sua braccia per andarla a posare nella culla.
Resto a guardarla per minuti interminabili, cercando di capire se sia davvero tutto a posto poi, incapace di metterla giù, mi preparo a stendermi nel letto e cacciare via Sabrina, anche se mi costa farlo.

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