Sage
Sono nervoso per l'affare con Mamoto e curioso di vedere quella ragazzina. Spero solo che non mi abbia dato buca, alla fine. Non sono incline a perdonare e rovinare una delle mie cene non è una scelta intelligente.
Ho spiegato ai miei ospiti che ho riservato una sala privata per la nostra cena d'affari e spero che non siano di vedute ristrette, perché qui di asiatico non c'è proprio nulla.
Stringo i pugni per darmi coraggio, le unghie corte che affondano nei palmi per una frazione di secondo, il tempo che mi serve per stamparmi sul volto un sorriso sicuro e tornare ad essere l'anfitrione della serata.Polly ci aspetta all'ingresso, dovevo immaginare che non avrebbe lasciato che la sua figlioccia facesse tutto da sola.
Gli uomini che sono con me apprezzano il suo aspetto dimesso e il fatto che non li guardi in volto, limitandosi ad accompagnarci attraverso un minuscolo giardino, fino ad un gruppo di piante di bambù, che delimitano l'area esterna dividendola dal resto dello stabile.
Il corridoio in cui ci conduce è scuro, le pareti sono color caffè e nell'aria aleggia un lieve profumo di fiori freschi, anche se non ne vado.Una ragazza ci accoglie, vestita con kimono verde pallido e i capelli tirati indietro in una coda bassa. Non è asiatica, ma è truccata alla loro maniera, rendendo meno evidente che sia fuori dal suo ambiente.
A questo punto sono davvero curioso di vedere la piccola bionda. Ha un fisico abbastanza minuto per passare per una giapponese, ma i suoi colori sono tutti sbagliati.Lascio che la ragazza raccolga le nostre giacche, mentre i miei commensali entrano nella seconda stanza e le esclamazioni che provengono da quella direzione mi fanno muovere più velocemente.
Due camerieri si avvicendano per riempire i bicchieri e solo quando si spostano riesco a vederla.In realtà potrebbe benissimo non essere lei, dato che la figura che mi sta davanti, nuda ma semi coperta da nighiri, uramaki e quant'altro, è irriconoscibile ai miei occhi.
La pelle diafana sembra ancora più chiara sotto la luce dei neon. Lunghi capelli neri lisci come spaghetti incorniciano il viso, scendendo sotto le braccia, per non contaminare il cibo. Tiene gli occhi chiusi, ma il trucco li fa sembrare più allungati. Chissà se pensa di tenere gli occhi serrati per tutto il tempo o alla fine aprirà le palpebre e potrò specchiarmi in quelle pozze azzurro cielo.Rifiuto il vino e prendo posto d fronte a Mamoto.
"Bene signori, spero che sarà tutto di vostro gradimento" dico, impacciato con l'accoglienza giapponese al punto da non ricordare nemmeno cosa avrei dovuto dire.
Abbasso lo sguardo per servirmi e incrocio il suo sguardo.I suoi occhi sono scuri, neri addirittura. Niente a che vedere con quelli che mi ricordavo. Lo shock è tale che faccio cadere un pezzo di salmone, che finisce sulla sua spalla. Lei resta immobile, ma volge lo sguardo al soffitto, come se dovesse concentrarsi.
Recupero il salmone, mentre Mamoto mi prende in giro per essermi fatto distrarre dall'aspetto del nostro "piatto" ma liquido tutto con un'alzata di spalle, dicendogli che di solito bevo addosso alle ragazze, non ci mangio.
Parecchio vino dopo, i miei commensali sono alticci ed io sobrio. Voglio essere lucido quando concludo i miei affari e quel momento si avvicina.
"Mamoto" dico quando ne ho abbastanza.
La cena è terminata, i camerieri hanno servito anche qualcosa di dolce per ripulirci il palato ed è ora di affrontare discorsi seri.
Lui fa cenno ai due che lo accompagnano di lasciarci da soli e poi indica la ragazza.
Chiamo i camerieri e avviso che devono accompagnare fuori lei e restare lontano fino a quando non avremo finito.Mi alzo in tempo per ascoltare Mamoto e i suoi fare apprezzamenti in inglese su di lei, che attende paziente che uno dei camerieri la aiuti a sollevarsi e infilare un kimono corto, prima di andarsene.
La stoffa ondeggia sulle lunghe gambe e ammetto con me stesso che mi intriga.
Non ha emesso un suono durante il pasto, nemmeno quando uno dei compari di Mamoto ha finto di non riuscire a prendere un rotolo ai gamberi, che è finito pericolosamente vicino alla sua intimità. In quel momento ho odiato profondamente questi uomini, la percezione di lei come oggetto con cui fare ciò che vogliono mi ha disgustato nel profondo, ma mi serve lui come socio in questo momento, così ho taciuto.
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Sage
RomanceRichard sogna le amiche della figlia teenager. Matt vuole essere dominato. Lorna vuole farla pagare al marito. E io? Realizzo le loro fantasie. Purtroppo la mia agenda è già piena, non ho davvero tempo per Sage, non importa che lui sia sexy da morir...