13 - A volte ritorna... no.

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Sage

Dirle cosa voglio che faccia, pensando che un altro uomo la guarderà con lussuria è stato più difficile del previsto.

Tony è venuto da me mentre cantavo per Vinnie una canzone che mamma cantava a me e Julia quando eravamo piccoli, dicendo che non posso costringere Sabrina a restare chiusa in casa e che secondo lui andrà in depressione se continuo in questo modo. Ho lottato per non rispondergli che in mezzo alle gambe ho un ottimo antidepressivo, più che altro perché ero scosso da quanto successo in cucina e non volevo aggiungere benzina al fuoco che mi divorava dentro.

Beh, quasi successo. Devo allontanare quella tentazione da me, almeno per Vinnie. Sembra più felice da quando Sabrina se ne occupa. Non me ne ero accorto, ma quando era Ella a prendersi cura di lei la sgridava spesso, obbligandola a un rigore difficile per una bambina di otto mesi.
Sabrina invece gioca con lei, la accudisce e sembra felice di restare assieme alla piccola.

La spio più volte del necessario, lo so benissimo. Eppure la chimica tra lei e Vinnie mi smuove qualcosa dentro e starei ore a osservarle. Credo che Sabrina si stia affezionando sul serio alla mia figlioccia e non voglio rovinare tutto. Se fottessi Sabrina e la invischiassi nella mia faida, se non fossi più che accorto, cosa che con lei mi capita fin troppo spesso, Prati potrebbe scoprire di Lavinia, o seguire Sabrina per carpire informazioni contro di me. Rifiuto di metterla in pericolo e a dirla tutta per la prima volta sono spaventato.

Ciò che sento quando sono con lei, quando la penso, è peggio di qualsiasi sciagura mi sia mai capitata e nemmeno ci sono ancora stato. Devo togliermela dalla testa e l'incarico di stasera serve a questo.

Vince non è il più scaltro uomo d'affari del mondo, soprattutto considerato che ha fatto affari sia con me che con Prati, ma ho bisogno di scoprire a cosa si sta dedicando in questo momento il mio rivale e so della sua predilezione per le spogliarelliste.
Sabrina sostituirà la ragazza che lui ha pagato per una lap dance privata e poi Raul mi farà avere le informazioni che voglio, con le buone o con le cattive.

Non mi sono preoccupato quando ha evitato il mio sguardo, me lo aspettavo. Non ero però preparato al suo tono fermo e gentile, come se parlasse di qualcuno di cui non si cura invece che di se stessa. Quando ho posato lo sguardo su di lei, il rossore attorno ai suoi occhi mi ha spiazzato.

Quando ha pianto? Per quale motivo? C'entra Tony? E' per questo che è venuto a perorare la sua causa? Cosa sa lui, che io non ho capito?

L'arrendevolezza con cui ha accettato l'incarico mi ha infastidito e deluso. Mi aspettavo una protesta, così avrei potuto rimetterla al suo posto e affermare il mio controllo su di lei, invece niente.

Le cose con Tony sono migliorate da quando lei è qui e abbiamo parlato, ma so che non approva il mio comportamento.

Resto di sotto con Lavinia mentre aspetto che Sabrina scenda. Mi racconto che voglio essere sicuro lei non abbia ripensamenti, ma la verità è che brucio dalla voglia di vederla con quegli straccia scandalosi addosso. Sarebbe uno scherzo chiamarli abiti, dato che la pelle scoperta è fin troppa. Avevo bisogno di vederla degradata, sottomessa e mi sono lasciato prendere la mano.

Raul non ha fiatato quando gli ho commissionato gli acquisti, ma ora, mentre sento i tacchi delle scarpe della bionda aggredire i gradini coperti dal tappeto con un suono sincopato, so che anche lui è curioso di vedere la sua accompagnatrice di stasera.
Me lo sono trovato accanto proprio mentre mi voltavo verso le scale, con un sorriso furbo.

Sabrina indossa un trench legato in vita che la copre dalla mia vista, ma il lembo inferiore si apre mentre cammina, scoprendo della stoffa rossa. Non c'era nulla di quel colore tra la roba che le ho fatto trovare in stanza e mi chiedo se l'abbia indossata.

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