Sage
Non sopporto più di sentire il suo profumo. Ella deve andarsene dalla mia stanza, prima che decida di smettere di fingere che sto riposando e la soffochi con un cuscino.
Si occupa di Vinnie e ha deciso di fare lo stesso con me da quando siamo tornati dalla villa di Prati, ma non è la sua presenza, quella che vorrei accanto a me.Ho sentito Sabrina urlare e chiamarmi, ma non ero pienamente coscente e da allora non l'ho più vista. Ho impresso nella mente il suo profumo leggero, ma non lo sento da tempo e la cosa mi preoccupa.
Non voglio che si metta in testa qualche stronzata. Non quando non sono in grado di proteggerla al meglio. So che Tony veglia su di lei come un angelo del cazzo, ma vorrei essere io a scrutare i suoi occhi, in attesa di spiare ogni cambiamento, ogni espressione del viso.
Mi piace anche troppo guardarmi attraverso i suoi occhi, vedere come reagisce a me."Sage, tesoro." Fanculo Ella.
"Sage devi svegliarti ora, devi prendere gli antidolorifici."
Scuoto la testa, infastidito.
"Non fare il bambino" mi ammonisce, ma non lo sopporto.
"Chiama Raul e levati dalle palle per mezz'ora, ok?" sbotto. Sento il materasso che si risolleva, lei si è alzata.
"Come sei suscettibile, oggi. Evidentemente stai già meglio" ribatte piccata, ma fa come le ho detto.Mezz'ora dopo rientra, puntuale come la morte e io sospiro. I miei minuti di relax sono finiti.
"Ella potresti portare Vinnie a fare una passeggiata nel parco?"
Concedimi qualche altro minuto, dai.
"Certo, la porto di sotto e aspetto che si svegli, se preferisci."
"Lo preferisco, sì."Raul mi guarda con l'aria di chi ha capito tutto, ma non commenta. Sto ancora cercando di digerire le informazioni che mi ha dato. Prati gestisce club illegali in cui facoltosi uomini d'affari amano violentare, seviziare e mutilare giovani donne o giovani uomini, senza alcuna remora.
La rabbia non si è ancora placata, nonostante il dolore. Se penso che quello scempio che è toccato a Sabrina accada a decine di altre giovani, che si accaduto per chissà quanto tempo, vorrei uccidere Saverio Prati con le mie mani. Lentamente, per prolungarne l'agonia.Non so come espirare il senso di colpa per non aver protetto Sabrina. Non è materialmente colpa mia, eppure mi sento come se lo fosse. Se non ci fossimo conosciuti, se non mi fossi fissato con lei, non le sarebbe accaduto nulla. Starebbe meglio se non mi avesse mai conosciuto.
Quando io e Raul siamo andati da quel bastardo a chiedere conto delle sue attività, prima ha negato, poi ci ha sguinzagliato contro le guardie del corpo e dopo uno scontro durato parecchio, alla fine hanno avuto il sopravvento, dato che erano di più. Strano a dirsi, non avevamo le pistole. Ero talmente accecato dalla rabbia che al mio socio è toccato starmi dietro, mentre andavo a sputare in faccia a Prati, cinque minuti dopo che Tony aveva lasciato la villa assieme a Sabrina.
Non è stata un'idea brillante, ma l'impulso ha prevalso sulla ragione. Questo è un altro motivo per cui dovrei lasciar perdere Sabrina. Non fa bene agli affari, non mi permette di restare concentrato a meno che si tratti di lei e in generale ho dovuto ammettere a me stesso che se non fosse per lei, se non si trattasse di lei, non mi sentirei vivo.
Fino a quel giorno al Fairytale, vivevo per la vendetta. Prati mi ha portato via Julia, ha ucciso il suo stesso figlio e non ha provato un briciolo di rimorso. Doveva pagare. Avrei fatto saltare tutta la sua rete criminiale, fino a che non avrebbe avuto altra scelta che rintanarsi in un buco, come il topo di fogna che era. A quel punto, avrei sprangato le porte e dato fuoco a quel buco, con tutto ciò che conteneva. Niente avrebbe riportato a Vinnie la madre, ma un uomo come quello non meritava di vivere.
Ora invece, mi sento nei confronti di Sabrina quasi come con Vinnie, come se il loro benessere toccasse a me e non tollero che niente le ferisca. Ella compresa. La sua storia non mi convince, troppo semplice sfuggire dopo due settimane intere di prigionia, eppure ho controllato personalmente, non ci sono cimici o altro, nascoste in casa.
Neppure addosso a lei, ma evito di pensarci, perché mi sento in colpa anche per questo. Desidero solo una donna da settimane, ma questa non è Ella. Se non stesse così male, se non fosse ferita dentro la sua mente, oltre che nel corpo, proverei ad avvicinarla. Vorrei solo tenerla stretta contro il mio petto, ascoltare il battito del suo cuore e respirare. Riesco a respirare solo accanto a lei.

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Sage
Любовные романыRichard sogna le amiche della figlia teenager. Matt vuole essere dominato. Lorna vuole farla pagare al marito. E io? Realizzo le loro fantasie. Purtroppo la mia agenda è già piena, non ho davvero tempo per Sage, non importa che lui sia sexy da morir...