CAPITOLO 26

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Torno immediatamente in cabina, scossa da quanto appena accaduto, e racconto tutto a Giulia.
Non riesco a trattenere le lacrime e ciò impedisce alle mie parole di scandirsi bene.
«Hey, piccola rallenta» Mi dice lei e mi asciuga una lacrima che stava per percorrere la mia guancia.
Le spiego come fossi finita lì, quello che ci eravamo dette e quello che lei aveva provato a fare. Giulia abbassa lo sguardo.
«So che non parliamo molto, e forse è più colpa mia che tua» Si ferma. «Mia e delle mie stupide pare mentali» Dice e poi si ammutolisce.
«Amore, tu non hai alcuna colpa... Che ne dici di provarci? Insomma si, provare a raccontarci anche la minima stupidaggine che ci passa per la testa; potrebbe aiutare per le cose più importanti.» Dico io, lei annuisce ed accenna un sorriso. Poi si avvicina e mi da un bacio.
«In questo momento sto pensando che sono fortunata ad averti... Ed anche che ti chiedo scusa, per le volte in cui io dovevo dire di no ma non ne sono stata in grado... Sai a cosa mi riferisco, purtroppo.» Dice lei.
La guardo e le sorrido.
«Non ha importanza, non più. Perché tu hai scelto me. Fra tutte le ragazze che avresti potuto avere, hai scelto me.»
«Ci mancherebbe!» Dice lei ridendo.
La conversazione termina con un abbraccio.
Qualche ora dopo, ci accorgiamo che si sta facendo tardi, sono le 6:45 pm.
«Vado a farmi la doccia, dobbiamo vederci con la buffa signora più tardi» Dice Giulia alzandosi dalla sedia.
«Va bene, ma non chiamarla così» Dico ridendo di sottecchi.
«Perché?»
«È crudele» Le dico io continuando a ridere e dirigendomi alla valigia per scegliere cosa indossare dopo.
«Mh vediamo..» Penso ad alta voce.
Vestito? No, forse è esagerato.. D'accordo, niente vestito. Una bella gonna, forse. Mh, no le gonne mi accorciano le gambe.
«Trovato!» Esclamo, e Giulia esce di corsa dal bagno, non si è neanche messa l'accappatoio per la fretta.
«Trovato cosa?» Dice lei tra i denti, con un sorriso preoccupato.
Ammiro il suo corpo nudo e per un momento ho pensato di non riuscire a rispondere.
«Sicuramente non la mia eterosessualità...» Le dico con un tono ironico ed eccitato al tempo stesso.
Lei mi fa un occhiolino, ed io non so con quale forza non le sia ancora saltata addosso.
«No, comunque, intendevo l'outfit per sta sera» Continuo io.
«Oh, si certo... L'outfit -si interrompe per un secondo- dopo me lo fai vedere amore»
Io annuisco e mi volto di nuovo verso la valigia per tirare fuori la mia tutina di pizzo nera e le uniche scarpe eleganti che ho portato, un paio di tacchi aperti color oro.
«Amore, devo farmi la doccia anche io» Dico a Giulia, che mi invita a raggiungerla in bagno. A sua detta, c'è posto per entrambe.
Non me lo faccio ripetere due volte...

La Sorella Del Mio Migliore AmicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora