CAPITOLO 16

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Flavio ha dormito da me e abbiamo aspettato le prime luci dell'alba sfattonando e ridendo come pazzi. Flavio c'è sempre stato per me, ci conosciamo da quando avevo 6 anni, mia nonna e la sua erano amiche e lui veniva spesso a casa mia, così un giorno cominciammo a parlare e non ci separammo più.
Dopo l'after di sta notte ci siamo fatti tre ore di sonno.
«Sonia!! Flavio! Svegliatevi, è tardi!» Urla mia madre dal piano di sotto. Mi stacco dalla presa ferrea di Flavio e mi volto verso il telefono.
13:25. Ah, che goduria svegliarsi così tardi.
«Svegliati signorini» Dico a Flavio dandogli uno schiaffo sulla testa. Scendiamo di sotto e pranziamo.
«Amore chi hai invitato alla fine alla tua festa?» Dice mia madre.
«Una trentina di persone mami, so che sono tante ma.. è il mio diciottesimo» Le dico facendo gli occhi dolci.
«Sai che non è un problema, puoi invitarne anche trenta» Dice scoppiando a ridere.
«E dove farai la festa?» Mi domanda.
«Avevamo in mente di andare o in piscina o prendere il party bus, ma credo che sia meglio fare una festa al lago a casa di nonna, è bella e spaziosa, che ne dici?» Le chiedo mettendo un boccone di basta in bocca.
«Certo, nessun problema»

Sono passati già tre giorni e la festa si avvicina, oggi vado a comprare gli alcolici, da mangiare ed il mio vestito. Non ho una migliore amica femmina, perciò inviterò Flavio a venire con me.
Ci incontriamo alle 16:00 ad una piccola boutique al centro di Roma, è la mia preferita, ma è davvero impossibile da pronunciare.
Entriamo nel negozio e Flavio sceglie qualche vestito che secondo lui mi starebbe bene.
«Questo bianco ti farebbe un culo della madonna» Dice lui porgendomelo.
«Ah! Che principe!» Dico io ridendo.
Entro nel camerino e faccio la tipica prova dell'outfit, come nei film ma senza tagli delle scene, mi sono impiccata per mettere e togliere quei dannati otto vestiti.
«Questo rosso... È bellissimo..» Dice Flavio rimanendo a bocca aperta vedendomi uscire con l'ultimo vestito che avevo scelto.
È un abito color rosso pastello, con una scollatura sulla schiena che arriva fino a sopra il sedere, risaltandolo in maniera eccellente, anche la scollatura sul seno è molto pronunciata, e mi arriva sopra le ginocchia, l'ho abbinato con dei tacchi argentati.
«Si ma asciugati che stai sbavando» Dico io per farlo ridere e lui mi lancia un'occhiataccia per poi ridere a sua volta.
Usciamo ed andiamo a comprare cibo e bevande.
Verso le 19:00, finalmente torno a casa, salendo le scale verso la camera comincio ad avere una strana sensazione addosso... Entro e poggio le buste a terra, rimanendo a bocca aperta.
Giulia è davanti a me, seduta sul mio letto con le braccia che le sorreggono la testa, mentre piange.

La Sorella Del Mio Migliore AmicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora