Finalmente suona la campanella dell'uscita, e Giulia è già lì, davanti al mio motorino con una sigaretta accesa e l'aria triste e incazzata al tempo stesso.
«Che succede?» chiedo io poggiando la mia mano sulla sua spalla.
«Puoi portarmi in un posto? Ti prego..» dice lei finendo la sigaretta.
Annuisco con la testa, salgo sul motorino e metto in moto, con lei dietro di me.
Passiamo in mezzo ad una strada isolata, e comincio a sentire la sua testa sulla mia spalla, e dallo specchietto vedo che sta piangendo, vorrei fermarmi ma a quanto dice lei, siamo quasi arrivate.
«Fermati, è qui.» dice lei.
«Vuoi andare da sola?» le chiedo io una volta accostato il motorino.
Lei non risponde, mi prende la mano e mi porta con sè.
Ci fermiamo davanti ad un precipizio, con sotto un grande lago.
Wow.
«Vengo qui quando sono triste, sei la prima che porto con me.» dice lei accendendosi una sigaretta, me ne offre una ed io la prendo.
Sono la prima.
«Perché sei triste?»
«Perché sono confusa, e quando sono confusa sono triste. Mi fa stare male avere le idee non chiare.» dice lei.
«È davvero bello qui.» dico io cercando di sviare il discorso.
«Non vuoi sapere il motivo della mia confusione?» chiede lei.
«Vorrei, se non è un problema.» le rispondo cordialmente io.
«Ho una ragazza in testa, nonostante io mi sia lasciata da poco, e lei mi manda letteralmente fuori di testa.» dice lei.
Ha una ragazza in testa, e sicuramente non sono io.
«Ah.. E lei chi è?» chiedo io con voce spezzata.
«Lei è stata la prima persona che ho portato qui con me.» mi dice sorridendomi.
Ricambio il sorriso e divento tutta rossa, io la mando fuori di testa. Non saprei descrivere come mi sento, ho le farfalle nello stomaco e tutto attorno a me sembra essere più bello.
«Sai... non avevo mai visto nulla di più perfetto, e non mi riferisco solo al paesaggio.» dico io girandomi verso di lei e accennando un sorriso.
È un momento dolce, sincero; almeno per me.
«Andiamo a casa ora, tanto devi venire da Flavio.» dice lei alzandosi e tendendomi la mano per aiutarmi a fare lo stesso.
«Sì, ma se dorme o non c'è... Posso restare comunque con te?» le domando io, lei annuisce e mi posa un piccolo bacio sulla guancia.
È delicata.
Durante il tragitto verso casa, tolgo una mano dal manubrio e la poggio sulla mia coscia, lei quasi immediatamente molla la presa dal mio ventre, e prende la mia mano. Mi sono venuti i brividi, non mi succedeva da così tanto tempo.
Arrivate a casa sua, ci accorgiamo di essere da sole. Entriamo in casa, ed andiamo in camera sua. Lei entra per seconda e chiude a chiave la porta dietro di se.
«La sigaretta alla fine l'hai presa, ora manca il bacio.» mi dice lei avvicinandosi sempre di più alle mie labbra. Io indietreggio fino a sbattere con la schiena contro l'armadio.
Lei mi poggia le mani sui fianchi e si avvicina sempre di più.
Mi bacia. Prima piccoli baci a stampo, poi comincia ad aprire lentamente la bocca e a mettere la lingua.
Dio se bacia bene.
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La Sorella Del Mio Migliore Amico
RomanceSonia si innamora di Giulia, la sorella del suo migliore amico Flavio. La conosce da una vita ma non l'aveva mai vista in quel modo finché non dimentica il diario dei segreti a casa sua. Flavio, la madre e tutti gli altri sono ignari della sessuali...