Col mio motorino sfreccio verso casa, le lacrime mi stanno appannando la vista e comincio a non sentirmi bene. Perdo il controllo del motorino e finisco contro un muro. Dopodiché, vuoto.
Apro lentamente gli occhi e la testa mi fa male, guardo in altro e vedo solo luci fioche su un soffitto bianco. Non sono in camera mia, non riconosco quel posto e vado subito nel panico, cerco di alzarmi dal letto ma non ne ho le forze. Mi guardo meglio attorno e capisco; sono in un ospedale.
Cosa? Io non ricordo nulla..
Mi tocco la testa dolorante ed ho una fascia che cinge il mio cranio.
«Mamma» Dico con un filo di voce.
«S-Sonia sono io» Dice Flavio alzandosi dalla poltrona e venendomi a stringere la mano.
«Vado a chiamare i medici, aspetta» Continua lui.
Esce dalla stanza e rientra subito dopo accompagnato da un dottore, un uomo grande, sulla quarantina, con grandi occhi verdi e capelli rossastri.
«Bentornata fra noi» Dice il medico accennando un sorriso e controllando i miei riflessi con una piccola torcia.
«Scusi ma io non ricordo nulla, potrebbe dirmi cosa è successo?» Dico io toccandomi la testa.
«Non sforzarti di parlare, per favore. Hai avuto un incidente col motorino ieri pomeriggio, hai preso in pieno un muro. Fortunatamente avevi il casco, altrimenti ora non saresti qui. Hai qualche costola fratturata ed hai preso una bella botta in testa, ma ti rimetterai. Ah e per fortuna che quella ragazza ha chiamato subito i soccorsi» Dice il dottore girando intorno al mio letto.
Ma che cazzo.
«Oddio.. Il motorino?» Dico io preoccupata.
«Il motorino è distrutto.. mi spiace.» Dice il dottore.
«Sonia, sei incredibile. Riesci a preoccuparti del motorino e non di ciò che ti è successo» Dice Flavio ridendo.
Cazzo il mio amato motorino.. E ora?
«Ah e poi scusi, quale ragazza?» Domando io aggrottando le sopracciglia.
«Giulia» Dice Flavio precedendo il dottore.
«Ora dove è?» Chiedo io cercando di restare impassibile.
«È qui fuori. È distrutta, continua a ripetere che sia colpa sua.. Vuoi che la faccia entrare?» Dice Flavio avvicinandosi alla porta.
Nel frattempo il dottore esce salutandomi e raccomandandosi di non alzarmi dal letto.
«Io.. No» Dico io decisa.
«Avanti, sta zitta! Vado a chiamartela» Dice Flavio, che mi conosce fin troppo bene.
Entra Giulia, chiudendosi la porta alle spalle.
«Hey» Dice lei. Ha gli occhi gonfi e i vestiti sgualciti, deve aver dormito qui.
«Come stai?» Continua lei.
«Sto bene.» Dico sforzandomi di non guardarla negli occhi. Ma poi lo faccio, e permetto ad una lacrima di bagnarmi il visto.
«Io.. Mi- mi dispiace, davvero tanto. Per il motorino, per la tua testa, per le tue costole.. Per tutto.» Dice lei avvicinando una poltrona al mio letto e sedendosi. Poi allunga la mano, e la posa sulla mia.
Io ormai sono una fontana, vorrei stare con lei, dirle che è tutto apposto, ma come faccio? Ha baciato un'altra, cazzo.
«Per favore, non toccarmi.» Le dico io spostando lentamente la mano dalla sua presa ferrea.
«Sonia, perdonami per quello che ho fatto. Posso spiegarti tutto» Dice lei.
«Ok, ok allora fallo. Perché non mi è ben chiaro il motivo per cui tu abbia baciato un'altra cazzo di ragazza dopo essere stata con me. No, perdonami ma proprio non ci arrivo. Illuminami» Dico io alzando leggermente la voce, anche se non mi piace fare il teatrino.
«Quella era la mia ex. Era venuta a pregarmi di tornare insieme, ma sai io cosa le ho detto? Le ho detto no cazzo, le ho detto che c'eri tu e che mi bastavi e mi avanzavi, e lei mi ha chiesto un ultimo bacio. E dopo due anni di relazione io non ho saputo dirle no. Perdona la mia debolezza. Ma sai cosa le ho detto subito dopo? Che non sarebbe mai, e poi mai più successo. Perché mi sto innamorando di te, cazzo.» Dice fra le lacrime.
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La Sorella Del Mio Migliore Amico
RomantizmSonia si innamora di Giulia, la sorella del suo migliore amico Flavio. La conosce da una vita ma non l'aveva mai vista in quel modo finché non dimentica il diario dei segreti a casa sua. Flavio, la madre e tutti gli altri sono ignari della sessuali...