Capitolo 39

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Mia madre passò la mattina presto per prendere i piccoli. Elena dormiva profondamente e sapevo che le serviva quel riposo.

Per una settimana c'era stato un via vai di parenti. Alcuni felici altri scioccati altri ancora incazzati neri con me.

Passò lentamente quella settimana. Sembrava non voler finire più. Diedi a mia madre alcune indicazioni su come gestire la situazione in caso i bambini dovessero fare casino la notte è lei mi guardava divertita mentre le spiegavo tutto.

"Si può sapere perché continui a ridere?" Le chiesi ad un certo punto un po scocciato del fatto che continuasse a ridere.

"James, mi stai spiegando delle cose che so meglio di te. Sai anch'io sono madre" mi ricordò lei sempre ridendo.

"Va bene" dissi portandomi la mano sulla nuca e grattandola nervosamente. In fondo in fondo non volevo lasciare i miei bambini a mia madre. Non che non mi fidassi, per carità, ma il pensiero di non poterli vedere e assicurarmi che stessero bene mi faceva un certo effetto.

"Staranno bene James. Adesso vado e salutami Elena" mi rassicurò mia madre appoggiandomi una mano sulla spalla.

"Ci vediamo domani quando te li riporterò" mi salutò dandomi un bacio sulla guancia.

Osservai la figura di mia madre sparire dentro alla macchina e partire a tutto gas.

Rientrai in casa chiudendo la porta a chiave e dirigendomi verso la cucina per fare colazione. Erano le dieci passate ma il mio stomaco brontolava rumorosamente.

Preparai un caffè e del pane tostato sedendomi comodamente su una sedia.

Ripensai a tutte le cose che erano successe nell'ultimo anno. Il ritorno di Elena, Alex che la proteggeva da me, noi due insieme che facevamo gli adolescenti normali...

Erano successe troppe cose. Troppi sbagli. Troppi rimpianti.

Ripensai a cosa provai nel momento in cui vidi Elena in cima alle scale a casa di Alex quel giorno. La sua bellezza naturale e la luce che emanava. Il suo sorriso allegro e la sua risata squillante. I suoi occhi smeraldo pronti a far sognare chiunque la guardasse.

Tutto quello era svanito con la nascita di Trevor e Giselle. Pensai a come sarebbe stata la mia vita senza due bambini da crescere. Avevo 19 anni. Soltanto 19.

Porca miseria ero troppo giovane per essere padre. Non sapevo badare a me stesso quindi come cazzo avrei fatto a crescere due bambini?!

Ebbi dei ripensamenti. Cosa sarebbe successo se Elena avesse abortito come aveva previsto. Il nostro rapporto sarebbe tornato come prima? No di certo.
Saremmo tornati insieme? Forse
La mia vita sarebbe più facile? Sicuramente.

In quel momento mi pentii di aver supplicato Elena a tenere i piccoli. Non ero pronto a diventare genitore e non lo era nemmeno lei.

Cercava di fare la ragazza forte ma in fondo si vedeva fin troppo bene che soffriva. Soffriva perché alcuni parenti le si erano rivoltati contro. Soffriva perché i ragazzi la additavano come "quella che è rimasta incinta".

Non meritava niente di tutto questo. Io non meritavi lei. Non meritavo il suo amore. Le avevo fatto passare i momenti più brutti della sua vita eppure lei mi aveva perdonato. Perché?

Sentii dei passi leggeri entrare dalla porta e mi ritrovai Elena in tutta la sua bellezza davanti a me. Un sorriso stanco stampato in viso. Gli occhi mezzi chiusi che studiavano il mio sguardo preoccupato.

"Come ti senti?" Le chiesi premuroso.

"Stanca. Hai guardato se i bambini stanno bene?"

"Stanno benissimo. Sono da mia madre" le risposi sorridendo.

"COSA?" Urlò lei strabuzzando gli occhi.

"Sono da mia.."

"Ho capito quello che hai detto" mi rispose aspra.

"Amore cosa...?"

"AMORE UN CAZZO JAMES. I MIEI BAMBINI SONO DA TU MADRE E TU NON MI DICI NIENTE?!" Urlò lei guardandomi furiosa.

"Bhe te l'ho detto adesso no?!" Puntualizzai guardandola un po spiazzato.

Lei prese un profondo respiro e si mise una mano sugli occhi passandola poi distrattamente tra i capelli.

"Perché?" Chiese con tono più calmo con lo sguardo rivolto verso il basso.

"Avevo visto che eri stanca e che ti serviva del tempo per riposare. Domani sera mia madre ce li riporta" le risposi calmo cercando di non sembrare infastidito della sua reazione.

"Ah" fu l'unica risposta che mi diede.

Seguì un silenzio lunghissimo interrotto soltanto dalle macchine che passavano di tanto in tanto.

Osservai la ragazza che amavo e la vidi persa nei suoi pensieri.

"Staranno bene piccola. Vedrai. Oggi e domani avremo tutto il giorno per noi"

Mi avvicinai a lei prendendola per i fianchi e girandola verso di me.

"Scusami James. È che mi preoccupo per ogni cosa. Sono i miei figli" sussurrò lei con lo sguardo basso.

Le alzai il volto mettendo un dito sotto al suo mento. Feci incontrare i nostri occhi e le risposi con dolcezza

"Non ti preoccupare. È normale"

Poi la strinsi tra le mie braccia con un grandissimo bisogno di tenerla al sicuro. Volevo scacciare i brutti pensieri dalla sua mente e farla sorridere.

Lei si accoccolò al mio petto affondando il viso nella mia maglietta. La sentii sospirare e così la strinsi ancora più forte. Cominciai a disegnarle dei cerchi immaginari sulla schiena per tranquillizzarla e le baciai la testa in segno d'affetto.

"Ti amo piccola"

Lei alzò lo sguardo dalla mia maglietta e mi sorrise.

"Anch'io James"

Le sfiorai le labbra con le mie senza farle davvero incontrare. Volevo godermi il momento. Sentire la pace riempirmi dentro.

I pensieri di prima erano stati cacciati in un luogo remoto del mio cervello ma il dubbio c'era ancora.

Non sapevo se fosse stato un bene tenere i bambini. L'amore tra Elena e me era ancora fresco. Appena nato.

Era sensibile.

Non sapevo se avrebbe retto tutto il peso che stava per venirci incontro. Era troppo per tutti e due.

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Ciao a tutti <3

So che il capitolo è un po noioso ma sono ancora a casa con la bronchite e non ho le idee molto chiare. :(

Nei prossimi capitoli ci saranno di nuovo dei colpi di scena e degli inaspettati. ;)

Volevo ringraziarvi anche per tutti i bellissimi commenti e messaggi che mi avete mandato. Siete davvero degli amori. <3

Sono arrivata a 13k visualizzazioni. Sono emozionantissima. Non potete immaginarvi quanto. *~*

Se avete delle domande sulla storia o su qualche altra cosa chiedete pure. Sarò felicissima di rispondere a tutte. :D

Intanto un enorme GRAZIE ancora di tutto cuore. <3

Bene dopo questo spazio autrice lunghissimo vi lascio.

A domani bellezze
Hannah <3

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora