La serata passò in un lampo. Non potevo fare a meno di pensare a quello che mi stava per regalare Elena. Si stava offrendo a me. Era pronta.
E lo ero anch'io.
Dopo che tutti se n'erano andati chiusi la porta d'entrata e incominciai a cercare Elena. La trovai intenta a raccogliere dei bicchieri di plastica vuoti. Era bellissima.
Mi avvicinai a lei da dietro e le cinsi i fianchi. Si girò cauta per guardarmi in faccia. Un sorriso spontaneo mi comparve sulle labbra. Anche lei sorrideva. Aveva le pupille puntate nelle mie. I suoi occhi verdi mi ipnotizzavano.
Incominciai a baciarla lentamente. Le mie mani erano ancora strette sui suoi fianchi mentre le sue mi tiravano sensualmente i capelli. Le sfuggì un gemito dalle labbra.
La presi in braccio e lei mi cinse i fianchi con le sue lunghe gambe. Continuammo a baciarci con passione mentre la portavo verso la camera da letto.
La posai dolcemente sul letto e mi misi sopra di lei senza smettere di baciarla. Lei incominciò a sbottonarmi la camicia. Quest'ultima finì vicino al letto. Mi guardò i pettorali sussurrando con quella sua voce bassa e sensuale
"Che meraviglia"
"Mai quanto te" le risposi riprendendo a baciarla.
Le aprii la chiusura lampo del vestito e lo feci fare la stessa fine della mia camicia. Era soltanto in intimo e il suo corpo era mozzafiato. La guardai a bocca aperta godendomi ogni minimo dettaglio.
Il mio sguardo si soffermò sulla garza che avevo intravisto quella mattina.
"Cosè?" Le chiesi aggrottando la fronte.
Lei mi guardò a mo di sfida e si tolse la garza rivelando una rondine. Il simbolo che per me significava libertà. Lo stesso che avevo tatuato io sul polso.
La guardai intensamente. Arrossì sotto il mio sguardo e lo rivolse verso le sue dita. Le presi il mento e la costrinsi a guardarmi.
"È bellissimo, proprio come te" le dissi dolcemente.
La baciai lentamente e lei cominciò a sbottonarmi i pantaloni.
Ben presto essi finirono nell'angolo raggiunti pochi istanti dopo dal suo reggiseno di pizzo bianco.
Continuai a baciarla ed esplorarle il corpo. Era una bellezza unica. Bellissima. Mai esistita prima. Immensa.
Le calai le mutande mentre lei mi sfilava i boxer. La guardai preoccupato chiedendole
"Sei sicura?"
"Si sono sicura" mi disse lei con un sorriso.
Allungai la mano verso il comodino tirandone fuori un preservativo. Lo strappai e lo srotolai sulla mia erezione.
"Dimmi se ti faccio male" le dissi premuroso.
Mi baciò come risposta e così la penetrai lentamente. Le mancò l'aria e la vidi annaspare. Vederla così indifesa, così piccola e sensibile davanti a me mi fece pena.
Una lacrima le scivolò giù per la guancia e io la tolsi dolcemente con un pollice.
Lei mi guardò e mi sorrise. Incominciai a spingere. Prima lentamente per poi diventare più veloce con ogni momento che passava.
La stanza si riempì dei nostri gemiti. Le spinte aumentavano di secondo in secondo e il piacere era immenso. Non avevo mai provato una sensazione paragonabile a quella con qualunque altra ragazza.
Seguirono altri gemiti più alti per finire poi con lo sfinimento e un esplosione di piacere.
Le diedi un ultimo bacio per poi stendermi vicino a lei. Le accarezzavo i capelli castani mentre lei mi osservava.
La presi tra le mie braccia e la coccolai finché sentii il suo respiro farsi più regolare e profondo. Prima che si addormentasse la sentii sussurrare
"Ti amo James"
Cosa?
In quel momento il mio cuore perse un battito.
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Ciao a tuttiiii :)
Spero che questo capitolo vi piaccia. Non sono molto brava a scrivere e descrivere certi momenti ma spero che vi sia piaciuto lo stesso.
Un bacio
Hannah <3
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Ti odio, ma ti amo
RomanceDopo 5 anni tornò all'improvviso. Senza nessun preavviso mi ritrovai l'essere più bello del mondo davanti. Occhi verdi smeraldo, un sorriso sempre allegro, lo sguardo penetrante e quei capelli castani sempre in disordine a causa dei ricci. Bastò un...