Capitolo 19

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ELENAS POV*

Non sapevo quando è perché avevo deciso di andare all'incontro di James. Era stato un caso che avessi ascoltato una conversazione tra due studenti di del secondo anno che parlavano di esso.

Il fatto che James combattesse era nuovo per me. Dopo lo stupore del primo momento mi salii l'ansia.

E se si facesse male seriamente?
Se dovesse andare in ospedale?
Se non avrei più rivisto quegli splendidi occhi blu?

Il panico mi aveva assalita e non sapevo come comportarmi.

"Alex? ALEX?" Lo chiamavo con tono spaventato mentre entravo a casa.

Lui arrivò pochi istanti dopo con la faccia preoccupata.

"Che succede?"

Ero vicina alle lacrime che mi pizzicavano già negli occhi e la mia voce era spezzata e bassa quando gli dissi disperata

"Ti prego, di a James di non combattere. Non deve farsi male"

Il suo sguardo passò dallo spaventato al dolce e apprensivo.

"Elena io non posso farci niente. Mi dispiace"

I miei occhi avevano ceduto alle lacrime che scorrevano silenziose sulle mie guance. Calde, bollenti mi bagnavano il viso.

Alex mi guardò con lo sguardo preoccupato tornato sul suo volto.

"Lo ami, non è così?"

Non riuscivo a dire niente. La mia voce era sparita e l'unica cosa che usciva da essa erano i sonori singhiozzi che emettevo. Annuii senza guardarlo, fissandomi le dita delle mani.

Lui fece un sospiro lungo e mi fece alzare gli occhi con un tocco sulla spalla.

"Anche lui ti ama Elena. Lo so per certo"

I suoi occhi erano pieni di dolcezza e conforto.

"Perché mi esclude dalla sua vita allora? Non mi vuole parlare, ne vedere ne sentire nominare. Lui non mi ama, mi odia" dissi io facendo aumentare i singhiozzi e le lacrime.

"È che... Lui... Non..." Alex non rispondeva e si era innervosito.

"Sono stato io a dirgli di starti lontana per non farti soffrire ancora di più" disse con un filo di voce tutto d'un fiato.

Lo guardavo incredula. Non poteva essere vero. Non Alex. Non mio fratello che sapeva quanto cazzo amavo quel ragazzo fin da quando eravamo bambini.

"Dimmi che stai scherzando, ti prego" dissi con tono accusatorio.

"Elena ti prego era solo per il tuo bene"

Alex cercava in tutti i modi di stringermi in un abbraccio ma io lo cacciavo ogni volta. I suoi tentativi diventavano sempre più deboli finché non si arrese e mi fece salire in camera.

Piansi per tutto il pomeriggio. Cercando di non pensare a James e l'incontro. Erano le sei di pomeriggio quando andai in salotto e dissi con tono secco e distaccato a mio fratello

"Vengo anch'io"

"Dove?" Mi chiese lui stordito

"All'incontro"

"Non se ne parla nemmeno Elena. Tu stai qui a casa"

"Si come no"

Il mio tono era sarcastico, anche troppo. Lui mi guardò per qualche istante e poi controvoglia annuì.

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Nel momento in cui gli occhi di James di posarono sui miei, le urla cessarono di esistere e le persone intorno a me sparirono. Eravamo solo noi. I suoi occhi che mi fissavano.

Nei suoi occhi vedevo la paura e il nervosismo. Era poco concentrato da quando mi aveva intravisto e sembrava non stesse prestando attenzione a quello che diceva l'arbitro.

Il combattimento iniziò e dalla mia posizione vedevo che James era fisso a guardare il suo avversario. Si stavano parlando ma non si sentiva cosa dicevano.

Ad un tratto James scattò verso il suo avversario prendendolo a pugni in faccia. Quest'ultimo non essendosi aspettato una tale reazione barcollò indietro. James prontamente gli fece lo sgambetto e il tipo si ritrovò a terra.

Non vidi altro perché un ragazzo sicuramente ubriaco mi si era parato davanti.

"Ehi bellezza. Che ci fai qui tutta sola?"

Non avevo intenzione di fermarmi a fare due chiacchiere con un alcolizzato, quindi feci per andarmene quando quest'ultimo mi fermò per il braccio.

"Dove credi di andare scusa?"

Il suo tono era basso e incazzato. Mi faceva paura. Il suo alito puzzava di alcol e le sue labbra schifose si avvicinavano sempre di più alle mie. La sua mano libera stava esplorando piano piano la mia pancia sotto al mio maglione. Stava salendo.

Avevo paura ma anche se avessi urlato nessuno mi avrebbe sentito.

Perché ero venuta?
Perché avevo creduto che James provasse davvero qualcosa per me?
Perché lo amavo e lo odiavo allo stesso tempo?

Avevo chiuso gli occhi per non vedere più il tizio ubriaco che mi toccava, ma il suo alito e le sue mani erano ancora li.

I miei occhi si erano riempiti di lacrime che stavano scivolando lentamente bagnando il mio viso per la seconda volta in un giorno.

Ma ad un tratto erano sparite quelle mani sudicie e l'alito cattivo. Aprii gli occhi confusa vedendo che il ragazzo era disteso per terra con il sangue che gli colava dal naso.

Il suo sguardo era pieno di timore e barcollando si allontanò.

"Stai bene?"

Una voce profonda e affiatata mi scaldava la spalla.
Mi girai dalla sua parte guardandolo negli occhi blu.
Non avevo mai provato una simile sensazione guardando negli occhi di qualcuno.

Non aprii bocca. Per tutta risposta gli appoggiai le mani sulle spalle e con un veloce gesto unii le sue labbra alle mie per un delicato bacio pieno di significato.

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Ciao a tuttiiiiiiiii,
Ci tenevo a divi che vi adoro tutti *~*
Non sapete quanto sono felice che apprezziate la mia storia.
Un bacio grande
Hannah <3

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora