Elena, vista la mia reazione, mi guardò incuriosita, studiandomi come avevo fatto prima io con lei. I suoi occhi guardarono attentamente ogni dettaglio del mio viso, spostandosi di tanto in tanto da un posto all'altro.
Scese giù a guardare il mio petto, coperto dallo strato leggero della mia T-shirt nera.
I suoi occhi si soffermarono sul mio tatuaggio a forma di rondine sul polso. Il simbolo che per me significava libertà.Ad un tratto i suoi occhi scattarono verso i miei e i nostri sguardi si incontrarono e lei mi sorrise timidamente salutandomi con un semplice "ciao", sparendo poi in cucina.
Il mio cervello invece non ne voleva sapere di tornare funzionante.
"James?? JAMES!!!"
Le urla del mio migliore amico mi riportarono alla realtà facendomi prendere uno spavento.
"Cosa cazzo vuoi che urli in quel modo??" gli chiesi irritato mandandogli un occhiataccia.
"Non dovevi andare da Allison??" Mi chiese lui senza capire che quest'ultima poteva anche buttarsi dal prossimo ponte e che io me ne sarei sbattuto altamente.
"Certo che si. Mica devi urlare come un forsennato solo per questo però" lo continuai ad attaccare io.
Alex scosse la testa senza aggiungere altro e io, sempre più nervoso, uscì da quella casa, dirigendomi con tutta calma verso la casa di Allison.
Il vento soffiava e stavo congelando quando arrivai davanti alla sua porta.
Bussai e mi venne ad aprire una Allison vestita soltanto di reggiseno e intimo.
Se in quel momento stavo pensando a Elena in poco meno di un secondo l'ebbi dimenticata completamente vedendo quello che Allison mi aveva preparato per quella sera.Non chiesi neanche il permesso di entrare, semplicemente la attirai a me per la vita e cominciai a baciarla voglioso. Lei con un rapido movimento del bacino chiuse la porta dietro di noi senza mai baciarmi.
Le mie mani stavano già esplorando quel corpo slanciato mentre le sue erano fisse sul mio petto.
Prese i lembi della mia maglietta, togliendomela e facendola finire in un punto dell'appartamento indefinito.Mentre ci baciavamo la distanza tra la sua camera da letto e noi diminuiva sempre più e quando arrivammo eravamo come Dio ci aveva fatti nascere: nudi.
Passarono soltanto 40 minuti prima che raccogliessi di nuovo i miei vestiti e tolsi il disturbo senza neanche salutare. D'altronde Allison si era chiusa in bagno e non usciva più.
Soddisfatto della serata uscii dalla porta accendendomi contemporaneamente una sigaretta. Dovetti pensare alla scuola che mi aspettava il giorno dopo e ad Alex che avevo lasciato senza neanche scusarmi per il mio comportamento.
E appena pensai ad Alex l'immagine di Elena in cima alle scale che mi scrutava, mi studiava, mi osservava incuriosita mi apparve davanti agli occhi e non potei fare a meno di ammettere che non era stata Allison a rendere così bella la serata ma la stessa ragazza con cui da bambino giocavo a nascondino.Non potevo credere che fosse diventata una ragazza in tutto e per tutto.
Immerso nei miei pensieri non mi accorsi di essere arrivato a casa.Erano le 9:30 ma la casa era buia e silenziosa. Louis dormiva da un pezzo e mia madre stava guardando la TV in silenzio. George probabilmente stava studiando come un matto per l'interrogazione di religione del giorno dopo e mio padre si era addormentato vicino a mia madre, russando sereno.
Arrivato in camera non mi presi la briga di fare niente e appena sentii il letto morbido sotto il mio corpo stanco mi addormentai con l'immagine di Elena ancora impressa nella mente.
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Ehiii
Lo so il capitolo è corto e mi dispiace.
Domani sarà più lungo.
PromessoUn saluto
Hannah
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Ti odio, ma ti amo
RomantizmDopo 5 anni tornò all'improvviso. Senza nessun preavviso mi ritrovai l'essere più bello del mondo davanti. Occhi verdi smeraldo, un sorriso sempre allegro, lo sguardo penetrante e quei capelli castani sempre in disordine a causa dei ricci. Bastò un...