Capitolo 16

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Quell'abbraccio arrivò inaspettatamente ma fece miracoli.

Quando mi staccai da lei i miei occhi incontrarono i suoi. Sembrò passare un'eternità finché parlò

"Perché mi respingi? Cosa ti fa ribrezzo in me?"

"Niente di te mi da fastidio e niente potrebbe farlo" le risposi sincero

"Allora perché mi mandi via e mi escludi dalla tua vita. Anni fa eravamo inseparabili"

"Non sono io che voglio tenerti lontana, è che è meglio starmi lontano. Non voglio ferirti"

"E se io volessi essere ferita"

La guardai intensamente. Non c'era una nota di sarcasmo nella sua voce. I suoi occhi parlavano chiaro.

Lei abbassò lo sguardo fissandosi le scarpe. Presi il suo mento tra due dita costringendola a guardarmi.

"Non sai cosa stai dicendo" le dissi con dolcezza.

"Non sono mai stata tanto sicura in vita mia" mi rispose lei continuando a guardarmi negli occhi.

I miei occhi finirono sulle sue perfette labbra e cominciai ad avvicinarmi lentamente.
Eravamo a pochi centimetri di distanza quando sentii la porta d'ingresso aprirsi violentemente.

"Alex?" Mi sfuggì di bocca il suo nome.

"No. Non lo permetterò un'altra volta. Mia sorella ha pianto notti intere per te e tu l'hai trattata come un pezzo di spazzatura. Non è un giocattolo come le altre" mi accusò lui.

"Alex io non..."

"Basta con le scuse James. Ti conosco fin troppo bene. Prima o poi Elena diventerà noiosa e le spezzerai il cuore"

"Ma io..."

"No James. Adesso basta"

"Non sei tu a decidere sulla mia vita Alex. E non potrai vietarmi di uscire con James" si intromise Elena fissando suo fratello in cagnesco.

Detto questo girò sui tacchi e se ne andò velocemente.

"Se tocchi mia sorella la nostra amicizia sarà come cancellata" mi disse Alex guardandomi intensamente.

"Non ho intenzione di far soffrire tua sorella e se per farla essere felice dovrò starle a distanza pagherò questo prezzo" gli risposi con lo sguardo fisso nei suoi ma con la voce piena di sincerità.

Continuammo a fissarci per qualche istante finché mi girai e tornai in mensa per mangiare finalmente qualcosa.

Tutti gli occhi erano puntati su di me mentre entravo e passavo per i vari tavoli. Sentivo gli sguardi di tutti puntati su di me. Mi trapassavano e sentivo la loro curiosità per la cosa in questione crescere ogni momento che passava.

In un angolo in fondo alla sala vidi Allison che piangeva a dirotto facendosi consolare. Sapevo che quelle lacrime erano soltanto scena. Sapevo che in fin dei conti mi aveva frequentato soltanto perché ero il ragazzo più popolare della scuola.

Ma non mi importava. In quel momento pensavo solo a mettere qualcosa sotto ai denti e andarmene in classe una buona volta, per scomparire dagli occhi di tutti.

Mi avvicinai al banco per prendere un pezzo di pizza e svignarmela dalla porta laterale ma il pensiero andò male e mi ritrovai una Allison incazza nera con gli occhi gonfi e rossi davanti che mi urlava addosso ogni genere di parolaccia che poteva esistere.

"COSA CAZZO DI SALTA IN MENTE DI SPEZZARMI IL CUORE DAVANTI A TUTTA LA SCUOLA E POI ANDARTENE VIA NONCURANTE?" Mi sbraitò addosso.

"Se non te ne sei accorta la scuola ci sta ancora fissando e sente ogni tua parola. Stai facendo una scenata da bambina Allison" le feci notare io.

"NON ME NE FOTTE NIENTE COSA CAZZO POSSANO PENSARE LORO. A ME INTERESSA IL FATTO CHE TU MI ABBIA ILLUSA E TRATTATA COME UNA FOTTUTA MERDA" continuò lei ignorando il fatto che si stava rendendo ridicola.

Alcuni ragazzi del terzo anno trattenevano le risate a forza e metà degli studenti aveva un sorriso divertito sulla faccia. Si stavano divertendo.

"Senti io non ho intenzione di continuare a discutere con te su questo argomento. Sei sempre stata la ragazza più popolare della scuola ma una fottuta cazzo di volta ascolta il tuo buonsenso e smettila con questa scenata ridicola.

Smetti di trattare gli altri come spazzatura perché la vera spazzatura qui sei solamente tu.

Pensi che facendoti scopare da tutti riceverai rispetto? Bhe ti dico una cosa cara Allison. Tu non hai il rispetto di nessuno qui menchemeno il mio. Sei solo una troia in cerca di attenzioni"

Si poteva quasi toccare la tensione che fluttuava nell'aria. La mensa era muta. Non si sentiva più niente. Ne le posate tintinnare ne i mormorii di alcuni studenti chiacchieroni. Era un unico enorme silenzio.

Allison mi fissava a bocca aperta senza voler credere alle mie parole. I suoi occhi erano colmi di rabbia e pieni di odio nei miei confronti.

Passò qualche istante finché sentii alzarsi un boato di applausi nei miei confronti. Mi stampai un sorriso soddisfatto sul volto vedendo diventare Allison paonazza dall'ira.

Scacco matto. Avevo vinto la battaglia, ma la guerra stava solo per iniziare.

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Ciao a tutti belli miei
Sorpresina sorpresona :D
Ho scritto questo capitolo durante l'ora di supplenza a scuola. Spero vi piaccia e che abbiate pazienza con me.

Ho tanto da fare nei prossimi giorni ma un capitolo al giorno ve lo farò avere.

Intanto un grande bacio
Hannah :*

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora