Capitolo 41

2.2K 98 2
                                    

Ero furioso. Cominciai a prendere a calci tutto quello che mi capitava a tiro. Prendevo a pugni il muro.

Le cicatrici sulle mie nocche cominciarono ad insanguinarsi. Il dolore faceva bene. Le ferite aperte bruciavano mentre i miei vestiti erano pieni di sangue.

"JAMES MA COSA FAI?"

L'urlo di Elena mi fece smettere per un momento. Mi girai verso l'esile figura della mia fidanzata in piedi davanti alla porta.

Piangeva disperata. Le mani davanti alla bocca e gli occhi che si guardavano intorno impauriti. Arrivò a me. I suoi occhi verdi si piantarono nei miei. La paura svanì.

La rabbia dentro al suo sguardo non l'avevo mai visto prima di allora. Non mi aveva mai rivolto uno sguardo del genere.

Senza dire una parola si girò e se ne andò. I miei piedi erano come incollati per terra e fissavo ancora il punto in cui era sparita. Sentii una porta sbattere e seppi che Elena se n'era andata.

*ELENA'S POV*

Ero furiosa. James si era comportato come uno stronzo davanti a suo fratello con me. Mi aveva urlato contro e poi ha pensato di poter distruggere la nostra camera da letto come se avesse il permesso per fare tutto quel cazzo che gli pare.

Fuori faceva freddo e mi pentii subito di non aver preso la macchina o almeno una giacchetta. Le mie gambe erano a malapena coperte da un paio di leggins e la canottiera nera che avevo addosso non copriva per niente le mie braccia infreddolite.

Camminavo lentamente maledicendo il giorno in cui il mio sguardo aveva incontrato gli occhi blu di James. Maledii quel giorno perché mi aveva portato il mio grande amore ma allo stesso tempo il più grande dolore di sempre.

Avevo lasciato da parte ogni cosa per lui. Avevo smesso di andare a scuola per crescere i nostri figli, avevo sacrificato tutto per lui è in cambio avevo soltanto ricevuto delusioni.

Ne avevo abbastanza di tutta questa cosa. Non volevo che il mio cuore battesse più forte quando lo vedevo. Non volevo che i suoi abbracci fossero l'unica cosa che mi calmasse in situazioni di paura.

Avevo messo da parte il mio orgoglio per noi due. Per il nostro futuro. Per una vita insieme.

Ma a lui non interessava tutto questo. Per lui a quanto pare ero soltanto una di tante a cui ha fatto delle promesse.

I miei passi mi avevano portata in un parco. Il sole sarebbe calato nel giro di due ore. Avevo camminato per ore semplicemente maledicendo me stessa, James è tutta la merda che era successa nei giorni prima.

Mi sedetti su una panchina e guardai i bambini giocare. Le loro risate riempivano l'aria. Mi sfuggì un sorriso quando vidi un bambino portare un fiore alla madre.

Le lacrime avevano ripreso a scorrermi sul volto. Calde e salate mi rigavano il viso rosso.

"Elena?"

Una voce famigliare mi strappò dai miei pensieri. Mi girai su me stessa e mi ritrovai mio fratello accompagnato da un ragazzo di più o meno la mia età.

Appena vide il mio volto rigato dalle lacrime si staccò dal ragazzo e venne da me.

"Elena cos'è successo santo cielo?! Sei congelata"

Si tolse velocemente la giacca e il maglione che aveva sotto mettendomeli sulle spalle. I miei singhiozzi stavano diventando sempre più rumorosi. Le braccia di Alex mi avvolsero in un abbraccio. Continuai a piangere sul suo petto. I versi disperati che uscivano dalla mia bocca riempivano l'aria intorno a noi.

"Shhhhhhhh andrà tutto bene" sussurrava Alex mentre mi accarezzava la schiena.

"N-non ce la f-faccio p-più. J-james ha esagerato qu-uesta volta" riuscii a dire sul petto di mio fratello.

Alex non disse niente semplicemente mi cullò ancora un po' tra le sue braccia portandomi poi a casa sua, o meglio casa nostra.

Appena arrivai a casa mi buttai sul mio letto e cercai di dormire. Non chiusi occhio e rimasi a fissare fuori dalla finestra distesa sul letto.

Passarono diverse ore finché non sentii un rumore provenire dal piano inferiore.

"Alex devo vederla"

La voce disperata di James riecheggiò nella casa quasi vuota.

"Non adesso James. Sta riposando. Ha pianto come non lo ha mai fatto. Cos'hai combinato questa volta?" Sentii la voce dura di mio fratello.

Qualcuno salii le scale velocemente e si fermò davanti alla mia porta. Finsi di dormire cercando di percepire ogni movimento che faceva James.

La porta si aprì lentamente e qualcuno entrò. Non osai aprire gli occhi. Avevo paura di doverlo affrontare se si fosse accorto che ero sveglia.

"James torna indietro subito" il sussurro minaccioso di mio fratello proveniva dall'entrata della porta.

Sentii una mano sfiorarmi la guancia prima di sentire le labbra di James sulle mie in un disperato bacio. Le sue guance erano bagnate e sentivo i suoi singhiozzi riempire la stanza.

Il tocco disperato tra le nostre labbra durò soltanto qualche secondo. Avevo bisogno di lui ma non potevo continuare in quel modo.

"Ti amo Elena"

Il sussurro di James venne poco dopo. Il suono della chiusura della porta mi fece capire che era uscito.

In quel momento lasciai via libera alle lacrime, prosciugando ogni goccia che potevo piangere. Dopo ore e ore di pianto disperato mi addormentai sfinita.

---------------------------------------------

Buongiorno a tutte :)

Scusatemi per il ritardo enorme di questo capitolo. Purtroppo anch'io ho avuto dei problemi di cuore. Ho avuto una settimana lunga e triste. Scusatemi ancora.

Spero vi piaccia il capitolo per quanto triste possa essere. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Come sempre mettete mi piace/stellina se volete e commentate se vi fa piacere.

Un bacio a tutti
Hannah <3

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora