Capitolo 3

4.7K 233 1
                                    

"Cos'ha?" chiesi curioso ad Alex che con un alzata di spalle mi rispose

"È mia sorella mica devo controllare la sua vita continuamente come se fossi il suo psicologo"

"Ah però sei felice di rivedere tua sorella" risposi io ridendo.

"Non che non tenga ad Elena ma da quando è tornata da San Francisco è strana. Continua a litigare al telefono e urla ad un certo Tom che non vuole continuare così" rispose lui con tono stanco.

Ero più spiazzato di prima... O ero confuso?!
Fatto sta che ero sicuro che l'immagine dell'Elena bambina ed innocente che mi ero fatto non assomigliava minimamente a quella che mi stava descrivendo il mio migliore amico.

La curiosità si fece spazio nella mia mente e mi chiesi cosa ne fosse stato del brutto anatroccolo che conoscevo.

Lasciai da parte questo pensiero quando entrarono Jeremy, Will e Sean salutandoci all'unisono.
Will e Sean erano gemelli e a due poco identici. Era fastidioso quando finivano la frase dell'altro ma mi divertivo a vedere le faccie sconvolte dei professori quando li interrogavano e non sapevano chi era chi. Inutile dire che avevano dei voti brillanti perché si dividevano le materie a seconda di quali fossero i loro punti forti.

"Ehi ragazzi... Che faccie!" Ci salutò allegro Jeremy.

Jeremy era una ragazzo perennemente felice e sorridente. Come biasimarlo visto che aveva la ragazza da due anni e passa e non faceva altro che sognare ad occhi aperti e parlare e parlare solo di quanto fosse bella.

*Che sdolcinato* pensavo ogni volta che incominciava e ad alta voce dicevo

"Jeremy se ti vengono dei desideri vai in bagno per favore" facendo ridere tutti.

"No no niente" risposi io stampandomi un sorriso sulle labbra.

"Allora ragazzi..." Incominciò Will
"... che si fa oggi" finì la frase Sean.

Li guardai di sottecchi e vidi che si guardavano ridendo. Sapevo benissimo che lo facevano a posta per farmi girare i coglioni.

La vibrazione del mio cellulare mi strappò dai pensieri e vidi che era Allison.

*Ehi bellimbusto... Ho casa libera :3 che ne dici di passare stasera?*

Feci un sorriso malizioso mentre le rispondevo

*sono da te alle 8:30 in punto*

Senza pensarci più spensi il cellulare e incominciai a chiacchierare con loro. Avevamo deciso di uscire tutti insieme sabato sera per festeggiare di essere tornati a cazzeggiare insieme.

Passarono tre ore tra parlare, scherzare e fare cretinate come sempre. L'arrivo degli altri fece si che Alex ed io non potessimo andare in palestra in santa pace, ma pazienza. Senza che me ne fossi accorto si erano fatte le 8 di sera e io dovevo cominciare a muovermi per andare da Allison.
Salutai i ragazzi e presi la mia giacca dal divano e mi avviai verso la porta.

Nell'istante prima che uscissi dalla porta vidi scendere dalle scale una ragazza. Ma non una semplice ragazza che attirava l'attenzione. Era uno spettacolo per gli occhi.

Capelli castani e ricci che le ricadevano leggeri a metà braccio. Due occhi smeraldo e un corpo che faceva invidia alle dee dell'olimpo. Non era troppo magra e aveva le curve la dove dio le aveva previste per la donna. Il suo sguardo era fisso su di me mentre io la osservavo... La studiavo... Cercavo di scavarle dentro l'anima per sapere chi fosse quell'angelo sceso in terra.

Nessuno dei due aveva detto niente. Eravamo li, fermi ad osservarci e studiare ogni dettaglio dell'altro.

Chi era quella ragazza?

Il mio sguardo viaggiava dai suoi occhi alle sue labbra per arrivare alle sottili braccia coperte da una leggera maglietta a maniche lunghe. Osservai il nervoso tic del dito che sbatteva controvoglia sulla coscia.
I miei occhi tornarono sul viso della ragazza che continuava ad osservarmi in silenzio senza batter ciglio.

I miei pensieri per una volta non si posarono su quello che vedevo solitamente al primo sguardo che rivolgevo ad una ragazza, ovvero: culo e tette, ma si soffermarono su quegli occhi enormi e pieni di tristezza. Occhi arrossati e pupille dilatate. Aveva pianto.

Stavo per dire qualcosa ma Alex entrò nell'ingresso, probabilmente con l'intenzione di andare in cucina a prendere altre schifezze per i ragazzi.

"Ah vedo che finalmente vi incontrate" disse lui sorpreso del fatto che fossi ancora qui, "James vero che ti ricordi di Elena?"

I miei occhi che si erano ormai posati su Alex scattarono verso quella ragazza che mi aveva fatto imbambolare e mi mancò l'aria.

----------------------------------------------

Ciao a tutti
Ehm vorrei dire che sono felicissima di avere 35 lettori. So che non sono tanti ma anche solo il fatto che abbiate considerato questo racconto mi emoziona. Non so se è scritto bene o se sarebbe meglio cambiare alcune cose ma io continuerò sperando che piaccia a quelle/i che lo leggeranno.

Un saluto
Hannah

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora