Il freddo fuori era pungente. Le mie braccia pur essendo coperte dal maglione sentivano nascere la pelle d'oca. Spensi la sigaretta finita buttandola dal balcone buio.
In camera faceva caldo. Il caldo rassicurante di una casa famigliare. Il profumo alla vaniglia di Elena riempiva la stanza.
Osservai quel cumulo sotto alle coperte calde che restava immobile. Vedevo alzarsi e abbassarsi i lembi delle coperte la dove si trovava il suo petto.
Mi avvicinai silenziosamente al letto. Guardai il suo piccolo volto addormentato. Il suo piccolo sorriso che aveva sulle labbra e i suoi capelli lunghi che si aprivano come un ventaglio sul cuscino.
Sembrava una bambina piccola. Era così beatamente addormentata. Non potevo essere arrabbiato con lei per quello che mi aveva rivelato.
Sotto le coperte faceva caldo e il suo corpo rannicchiato sembrava essere infreddolito. L'attirai a me accorgendomi che era freddissima. Il mio braccio le cinse la vita e le mie labbra le sfiorarono i capelli sussurrando un "buonanotte piccola"
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Il sole era sorto da poco. Ne ero certo perché il cielo era ancora mezzo oscurato.
Il mio cellulare non aveva intenzione di smettere di suonare a quanto pare. Avevo dimenticato di staccare la sveglia cazzo.
Mi allungai verso l'aggeggio e lo spensi snervato.
Elena stava ancora beatamente dormendo accoccolata al mio petto. Chiusi gli occhi e scivolai nuovamente nel mondo dei sogni.Mi svegliai di soprassalto con la suoneria della sveglia che continuava a suonare. Ma cazzo non l'avevo già spenta?
Presi in mano il cellulare, accorgendomi che avevo 34 chiamate perse di mia madre.
Cosa cazzo le saltava in mente??
La richiamai assonnato
"P-pro-onto J-ames?" La voce spezzata di mia madre mi fece svegliare in un secondo.
"Mamma? Che ti succede?"
"H-ho c-c-cercato di ch-chiamar-rti m-ma..."
La sua voce si spezzò"James?"
"Si? Chi è?"
"Sono Alice un infermiera dell'ospedale di New York. Tua madre ha avuto un crollo di nervi e la stiamo curando. Potresti venire velocemente qui? È importante"
"Si certo. Arrivo" riagganciai con un groppo in gola.
Mi vestii in fretta e furia senza far caso a come mettessi le cose ritrovandomi infatti davanti alla porta con la maglia al contrario.
Avevo scritto un veloce messaggio ad Elena per non farla spaventare e le avevo dato un bacio sulla tempia prima di correre fuori.
Arrivai in ospedale e corsi subito verso lo sportello delle informazioni.
"Sto cercando mia madre Jane Tompson" dissi velocemente
"Certo. È nel corridoio al quarto piano"
Corsi all'ascensore ma ci metteva troppo per scendere al mio piano quindi imboccai le scale. Corsi su per le scale facendo due gradini alla volta.
Il sudore si stava depositando sulla mia fronte e la curiosità e la paura mi stavano assalendo.
Arrivato nel corridoio vidi mia madre seduta su una sedia con il viso tra le mani. Giudicando i singhiozzi stava piangendo e non poco.
Quando alzò gli occhi comparse un volto stanco, sconvolto e distrutto. I suoi occhi erano arrossati e pieni di lacrime. Le occhiaie sotto alle sue iridi blu erano enormi.
Mi spaventai vedendola così e corsi verso di lei stringendola in un abbraccio. I singhiozzi continuavano ininterrottamente e mormorando "shhhhh" le accarezzavo i capelli.
Quando si fu calmata mi staccai dolcemente da lei e la guardai negli occhi chiedendole
"Cos'è successo mamma? Stai bene?"
Lei annuì semplicemente senza alzare lo sguardo dal pavimento.
"Allora perché sei qui?"
I suoi occhi incontrarono i miei e con la voce spezzata dalle lacrime mi rispose
"Louis ha avuto un incidente stradale. È finito in coma"
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Ciao a tuttiiiii :)
Grazie di cuore per le visualizzazioni e le stelline da parte di tutti voi. Ve se ama tanto.
Un bacio grande
Hannah <3

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Ti odio, ma ti amo
RomanceDopo 5 anni tornò all'improvviso. Senza nessun preavviso mi ritrovai l'essere più bello del mondo davanti. Occhi verdi smeraldo, un sorriso sempre allegro, lo sguardo penetrante e quei capelli castani sempre in disordine a causa dei ricci. Bastò un...