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il problema è che abbiamo paura,basta guardarci. viviamo con l'incubo che da un momento all'altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggerci. ciò che ci blocca è la paura della paura. Troppo spesso, siamo pre-occupati al posto di vivere nell'attimo con totalità! La paura uccide la creatività, la gioia di vivere. La paura è già una piccola morte che conduce alla disgregazione di sè . Bisogna guardare negli occhi la propria paura e permetterle di sfiorarci nel suo passaggio, per scoprire il suo percorso ripetitivo, sempre uguale... farla andare oltre, dove c'è il silenzio, il nulla. Dove ci siamo soltanto noi.

il problema consiste in una piccola percezione tra paura e coraggio: il ripensamento. jimin per quanto ignaro della poca pazienza e della scarsa idea di giudizio di jeon jungkook,era comunque fermo alla sua attuale teoria: jungkook provava risentimento verso i suoi confronti. una alternativa per comprendere l'azione di quella fresca mattina,e tutte le domande,tutti i pensieri al riguardo avevano fatto ciò che si ritirasse in una bolla di esasperazione non incontrando gli occhi del castano,fissi per ore nella sua figura. jungkook per quanto se ne fosse pentito,e per quanto ci avesse rimurginato su,il senso di protettività nei confronti di park jimin avevano fatto si che lui medesimo si allontanasse.

principalmente aveva chiamato jimin,''suo ragazzo'' perchè sentiva di esserlo,e di volerlo. cosa alquanto insolita visto che dall'arrivo del fratello maggiore aveva,finalmente, compreso quanto detto e fatto. jimin non era solo uno ''svuota palle'' e lui,fin dal primo giorno se ne rese conto. se jimin avrebbe voluto anticipare le lezioni,ed arrivare dritti al sodo,lui, non lo avrebbe fatto per rispetto del capelluto biondo, e se gli stesse iniziando a piacere o meno,ancora era un punto interrogativo.
aveva dei ripensamenti,delle domande e sopratutto delle risposte che voleva da se stesso.
col palmo della mano sfregava l'altro palmo oramai arrossato sfuggendo alle continue occhiataccie della signorina hwang intenta a spiegare l'ennessima lezione.

quell'ora,accomunata alle classi terziarie aveva fatto si che proprio lui,jeon jungkook,si perdesse nel contemplare quell'ammasso di disagio che era park jimin. coperto dal suo cardigan color miele ed i suoi occhiali alla harry potter talmente grandi di nascondere gli occhietti allungati di esso,era sommerso da un senso di colpa ancora poco spiegato,e la volontà di andare a parlare con il suo ''insegnante di sesso'',ogni minuto che passava si affievoliva sempre di più.

l'aveva trattato male,l'aveva lasciato solo e aveva detto cose che non si era minimamente aspettato da lui.
l'orario scolastico annunciò il cambio delle lezioni e tra un sogghigno ed una risatina dei compagn,i due interlocutori si alzarono entrambi per ultimi,e solo quando essi si ritrovarono l'uno di fronte all'altro a stringere con i palmi il loro zaino,tutte le domande avevano abbandonato i loro corpi .
prima che si capacitasse che ormai in quell'aula non ci fossero altro che loro due,jungkook fece cadere il suo zaino tra le mani,intento ad rispecchiarsi negli occhi loquaci di un jimin zittito.

fece passi brevi dove il caldo respiro di jimin si mozzò,appena costatò che il moro fosse a pochi centimentri da lui.
l'azione di jungkook però fece intendere a jimin che le sue azioni e le sue parole,non furono mai vere.
tolse la montatura degli occhiali dal viso rosso del biondo,sorridendo impercettibilmente al corpo di jimin che si avvicinò di più,giusto per toccare il suo petto.
《a me non bastano parole..》

sussurrò jimin,guardando di sottecchi gli occhi loquaci di jungkook.
《a te bastano le azioni piccolo j》 concluse la frase il moro,portando le sue mani sulla sua vita.
《perdonami..non sono stato maturo》
《fatti perdonare.》

il modo in cui glielo annunciò fece ben trapelare il suo significato,ed sorridente,jungkook avvicinò il suo capo giusto per scontrare le loro labbra ancora una volta.


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okay questo capitolo mi fa alquanto schifo ma spero,e credo, che avete ben capito la loro situazione.
scusate la mia totale assenza ma non ho avuto tempo per interessarmi a questa piattaforma,perdonatemi.
spero che stiate bene!

ʀɪᴅɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora