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I pensieri sono come le onde del mare , vanno, vengono, si increspano, spumeggiano ,si infrangono, e per fenire..svaniscono. avrebbe voluto che sparissero totalmente se non fosse che la sua mente ricadesse su quella giornata,aveva avuto imbarazzo,così tanto imbarazzo che la sua corsa per tornare a casa l avevano destabilizzato per quanto effettivamnete non avesse mai praticato dello sport vero e proprio,e quindi,il suo corpo ne divenne dolorante e rigido una volta tornato a casa,nella sua dimora.

quella sera venne partecipe dell inivito inaspettato di ospiti in casa sua,così,sotto consiglio della madre,optò per un abbigliamento casual e caldo che potesse coprire la sua coporatura notevolmente più magra rispetto al cardigan che indossava.

《jiminie?Sono arrivati gli ospiti ,se sei pronto scendi》

《chi sono?》 chiese il biondo scompigliando la sua capigliatura decolorata riflettendosi sullo specchio rettangolare della sua camera.

《il collega di tuo padre con la sua famiglia》
《I jeon quindi..》 affermò il biondo guardando la madre graziosamente vestita,uscendo poco dopo chiudendo la porta . Conosceva il signor jeon da quando il padre entrò nel giornale di stampa di seoul anni prima,non avendo mai avuto l occasione di conoscere la sua famiglia prima. Scese il piano inferiore scrutando la faccia del signor jeon che venne a salutarlo con un clamoroso abbraccio.

《Jimin! Che giovanotto che stai diventando! Sempre più bello ragazzo mio》intervenne l uomo cinquantenne. Strinse la mano della donna dietro di lui guardando la coppia sorridergli.

potette udire successivamente dei passi provenienti dalle scale,e con fare curioso si girò verso il ragazzo che lo stava scrutando dall alto delle scale. Sgranò gli occhi una volta che vi vide proprio il ragazzo dai boccoli castani,sorridente attento a guardarlo.

《ecco qui mio figlio jimin,ti presento jeon jungkook》 chiarì l uomo prendendo dalle spalle il figlio dirigendolo verso la sua figura imbarazzata e loquace. Strinse la sua mano con il solito ghigno stampato in faccia,come da voler risucchiare tutto l imbarazzo avuto.

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