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Prima di entrare nella stanza si ferma un attimo interrompendo quello
che stava facendo.
-Sicuro di volerlo fare?- Domanda guardandomi serio, aggrottando
appena la fronte. Annuisco fissandolo a mia volta, felice che me l'abbia
chiesto.
Gira la maniglia della porta, spalancandola e percorrendo a grandi passi
la camera fino a fermarsi ai piedi del letto. Mi fa sedere sul copriletto
bianco, facendomi indietreggiare poi fino alla parete, la mia schiena a
contatto con la testiera di legno chiaro.
Lascio che si avvicini circondandomi con le braccia, che sfiorano le mie
cosce e tremanti dall'eccitazione e dalla sua vicinanza a me.
Inspira profondamente il mio odore come se volesse gustare appieno un
profumo costoso.

-Ti voglio più vicino.- dice spostando il suo sguardo su di me come se
potesse spogliarmi dei miei vestiti solo con un'occhiata, come succede
ogni volta che mi fissa, del resto. Gli prendo il viso fra le mani e lo invito
ad accostarlo al mio, così che mi risulti più facile fissarlo negli occhi:
voglio vedere da vicino la sua espressione colma di voglia e bramosia.
Gli sorrido quasi ad imitare il suo ghigno ed è come se le nostre
personalità si fossero invertite: ora sono io quello sicuro e con la
situazione in pugno, mentre lui non riesce a togliermi dalla sua testa.
-Allora avvicinati.- Sussurro, spostando una mano sulla sua nuca ed
esercitando una leggera pressione per indurlo ad eliminare un qualsiasi tipo di distanza.

Mi bacia come se fossi un bicchiere d'acqua ghiacciata dopo una
giornata d'estate passata sotto il sole.
Inarco la schiena, staccandola poi dalla testiera del letto e sporgendomi
verso di lui per ribaltare la situazione. Gli poggio una mano sul petto
spingendolo da un lato per prevalere su di lui.
Una volta che gli sono sopra, gli lascio una scia di baci a partire dalle
labbra fino ad arrivare al collo e al petto, mentre lui con i suoi respiri
incontrollati mi segnala la sua approvazione. Scendo ancora di più fino
a sfiorare l'attaccatura dei jeans, bloccandomi poi, fissandolo con occhi
innocenti.

Lui mi fissa di rimando pregandomi con lo sguardo di non
interrompermi, bensi di continuare e mi ritrovo ad essere d'accordo con
lui, però voglio di più. Senza accennare a riprendere ciò che stavo
facendo, decido di non distogliere gli occhi dai suoi e di mantenere il
contatto visivo, in segno di sfida.
Ora è lui ad avere bisogno di me.
Continuo a guardarlo, fino a quando non riesce a resistere e mi
scongiura verbalmente di proseguire. -Ti prego... continua.- dice
ansimando.
Dopo questa piccola soddisfazione, continuo, sbottonandogli i jeans e
aprendo la cerniera. Lui se li sfila e gli lascio altri baci leggeri vicino ai
boxer, per poi indurlo a togliere anche quelli.

Con un coraggio che non sapevo di avere, avvicino una mano alla sua
erezione, stringendola alla base mentre lui rilascia un gemito di
approvazione, appoggiando la sua mano sulla mia per mostrarmi il
ritmo che preferisce, lento.
Gli sono grato per avermi mostrato come muovermi, dal momento che
non mi sono mai trovato in situazioni simili. Mi sorprendo di non essere
in imbarazzo più di tanto: nonostante sia una delle persone più riservate
che occhio umano abbia mai visto, ora, in una circostanza simile, mi
sento a mio agio, grazie anche al fatto che lui sia attento e in sintonia
con me.
Continuo anche senza le sue indicazioni, sentendo una nota di
eccitazione farsi strada dentro di me a mano a mano che gli provoco
piacere.

-j-jimin...- Ansima ad un certo punto, sottraendosi al mio tocco e
lasciandomi interdetto per un momento. Ho sbagliato qualcosa?
Come a rispondere alla mia domanda, si tira su affiancandomi,
lasciandomi un bacio veloce sulle labbra per poi farmi sdraiare dove un
istante prima era steso lui, rendendo finalmente note le sue intenzioni.
Indugia per un attimo, ritrovandosi di nuovo a fissarmi, chiedendomi
senza parlare se quello che sta per fare sia da me approvato o meno;
non che sia uno che non ottiene quello che vuole, anzi.
Annuisco con fermezza, poggiandogli una mano sulla nuca, attirandolo
a me per un altro bacio e quando le nostre labbra si scontrano hanno un
sapore di desiderio, eccitazione e anche un po' di tensione.

Mi sfila poi definitivamente il cardigan, lasciando qualche bacio sul collo e sulle spalle. Poi
arriva ai jeans, che sfila alzandomi le gambe e sfiorandomi le cosce, fino ad arrivare ai miei slip.
Si abbassa continuando a premere le mani dovunque gli sia concesso,
prima sulle spalle, poi sul petto e sul ventre fino ad arrivare a sfilare
anche l'ultimo indumento che mi rimaneva addosso.
Si allontana per un momento per avere una visuale completa su di me
ed è bizzarro come, nonostante ora siamo un po' più distanti e
nemmeno ci sfioriamo, io sia più teso.

Nudo, di fronte a lui, sembra quasi che mi stia guardando dentro. Il suo
solito sorriso malizioso gli spunta di nuovo sul viso e questa volta mi
mette a mio agio; mi sembra di sentire le sue labbra sorridere sulla mia
pelle, un brivido mi percorre la schiena. Freddo e caldo, caldo e freddo.
Si volta afferrando una bustina, estraendone poi il preservativo e
mettendoselo, per poi tornare a fissarmi.
-Okay.- Dice guardandomi negli occhi.
Mi agito, cercando di capire cosa voglia dire; mai una volta che concluda
una frase.
-Okay, cosa?- Domando mordendomi il labbro inferiore, cercando di
interpretare il suo sguardo.
Scuote la testa, -Okay, sei bellissimo,- sussurra, avvicinandosi fino a
sfiorare il mio naso con il suo.
Ora non ci sono distanze.

Il suo corpo sul mio mi fa sentire al sicuro, sento di essere prono a farlo.
Quasi fosse il mio ennesimo, tacito assenso nei suoi confronti, lui
annuisce impercettibilmente.
-Se ti faccio male, dimmelo e mi fermo, d'accordo? Se qualcosa non va,
dimmelo.- Mi da un bacio sul naso. -Qualsiasi cosa, va bene, piccolo j?-
Il suo tono è dolce e sembra quasi accarezzarmi cosi come fanno i suoi
gesti.

-Va bene.- mormoro, chiudendo gli occhi e facendogli un sorriso veloce.
Poggia le sue labbra sulle mie in un bacio lungo e bellissimo, mentre
sento la sua erezione avvicinarsi al mio orifizio.
-Pronto?- Chiede, un'ultima volta.
-Si.- Dico con fermezza, cercando di fargli il mio sguardo più risoluto e
incoraggiante.
Mi bacia delicatamente il collo, mentre sento improvvisamente che i
nostri bacini si uniscono.
La sorpresa lascia spazio al dolore, forte, lancinante. Noto le mie mani
stringersi attorno ai suoi bicipiti come a ritrovare il piacere di poco
prima, mentre cerco di spiegarmi come una situazione tanto intensa e
pura possa fare allo stesso tempo tanto male.
Sento una lacrima scivolarmi lungo la guancia e arrivare fino al mio
labbro superiore, lui la elimina poggiando la sua bocca sulla mia,
chiedendomi di fare scontrare le nostre lingue.

Glielo concedo e almeno in quel momento mi sembra che il male si
attutisca un po', sento che ci avvolgiamo a vicenda e ci capiamo con uno
sguardo o un gesto, e questo mi fa sopportare il dolore fisico che sto
provando.
Quando mi ha fatto abituare alla situazione, comincia a muoversi
lentamente dentro di me, mentre mi lascia dei baci sul viso dovunque
veda una lacrima.
Il ritmo con il quale compie i suoi movimenti aumenta ancora e ancora
senza però diventare esagerato, è tutto molto controllato e mi
sorprendo quando comincia a diventare piacevole.
Non appena lascio sfuggire un gemito lo fa anche lui, come se avesse
aspettato fino a quel momento per correttezza nei miei confronti, cosa
che mi fa quasi sorridere.
Mi stringe fra le sue braccia mentre io porto le mie mani fra i suoi capelli
e lascio che continui a baciarmi.
Il suo corpo bollente a contatto con il mio, ormai diventato accaldato e
eccitato come prima, nonostante il dolore non si ancora andato via.
È come se i nostri corpi combaciassero anche mentre si muovono,
trovando ogni volta l'incastro perfetto per metterci a contatto l'uno con
l'altro.
Gemiti incontrollati sia suoi sia miei riecheggiano come onde nella
stanza andando poi ad infrangersi contro i muri, come se l'atmosfera

che si è creata fosse un piccolo mondo solo nostro, solo in questo
momento.
Comincio a sentir crescere il piacere dentro di me e sento che per lui è lo
stesso.
-kook- Sussurro il suo nome e lui comincia a baciarmi con passione per
poi pronunciare anche il mio nome con un gemito.
Aumenta il ritmo dei suoi movimenti e ci stringiamo l'un l'altro con foga.
Sento che il mio corpo sta raggiungendo l'apice del piacere e espiro
profondamente mentre veniamo insieme per via delle sue spinte decise,
gemendo e baciandoci.
Rimaniamo incollati ancora per qualche secondo prima che lui esca da
me con delicatezza. Mi stendo su un lato poggiando la testa sul cuscino,
lui fa lo stesso appoggiando il suo petto alla mia schiena,
accarezzandomi i fianchi e mettendo il capo nell'incavo del mio collo,
lasciandomi un bacio delicato e stringendomi forte tra le sue braccia.
Non ci diciamo nulla.
Rimaniamo abbracciati e chiudo gli occhi, godendomi il contatto con la
sua pelle e sentendo i suoi capelli che i solleticano il viso, mentre traccia
con le dita il mio profilo e ogni linea, curva o forma trovi sul mio corpo
nudo.

ʀɪᴅɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora