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-Carino il messaggio di sta mattina- dice sogghignando la sua voce, che mi fece scapicollare.

Annuisco, portandomi alla bocca la seconda tazza caffè latte per cercare di
coprire almeno parzialmente le mie guance rosse. hoseok,seduto davanti a me che stava consumando la sua colazione al bar della sculacci fissò striminzito, annaspando in cerca di risposte.
-Non vedo l'ora. A dopo piccolo j-

disse per poi salutare e entrambi ed darsela a gambe dalle successive domande di hoseok.

-TU HAI FOTTUTO VERO!!??-

-non urlare!!-

mi metto subito ad zittirlo,già dalla comparsa di jeon l'intero bar si era girato.

-voglio sapere tutto park- disse mordendo per la terza volta la sua brioche.

-dai muoviti sta suonando la prima campana- mi alzai senza dargli le risposte che si aspettava, avevo bisogno solo di far finire al più presto la giornata scolastica per precipitarmi de lui.





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Dopo aver espirato energicamente un paio di volte mi decido a bussare
alla porta del suo appartamento . Sono 5 di sera e in una situazione
differente comincerei a sentirmi oppresso dallo studio, ma in questa circostanza
non potrei essere più sveglio ed elettrizzata.

La porta si apre ed eccolo li, questa volta con una maglia bianca e non
mezzo nudo come stamani, La cosa dovrebbe rassicurarmi? Non lo sta
facendo affatto, anche perchè vedere i muscoli tendersi quando solleva
un braccio appoggiandolo alla porta semi-aperta mi fa affluire il sangue
al cervello come se fossi appesa a testa in giù.

Datti una calmata.
-Buonasera- Esordisce facendomi un cenno con la testa per invitarmi ad
entrare.
-Ciao, jungkook
Titubante, entro nella stanza. Solitamente le decisioni avventate che si
prendono sono le migliori, ma nel mio caso non è così. il più delle volte
ripongo troppa fiducia nel mio istinto, ma non è il caso di pensarci ora.
Sulla scrivania noto il bigliettino che ho scritto stamattina, mentre alle
mie spalle sento un rumore e voltandomi vedo che jungkook si sta
togliendo la maglia.
-Non potevi resistere più a lungo di così, vero?- domando mentre lui
sogghigna, sedendosi sul letto.
-Siediti.- Mi dice tornando serio, mentre un brivido mi percorre la spina
dorsale.
Cambio repentino di atteggiamento, tratto che lo contraddistingue.
Prendo posto sul letto, mentre tolgo un capello invisibile dal cardigan,
cercando di non regalargli troppe attenzioni.
-Sei teso?- Chiede, poggiando il suo sguardo su di me.

L'atmosfera si fa più pesante, quantomeno per me, l'aria sembra gonfia
d'aspettative che vorrei saper soddisfare. Non ho la minima idea di
quello che succederà.
-n-no- Sussurro, facendomi passare una ciocca di capelli
fra le dita mentre lo vedo alzarsi e aprire un cassetto.
-Tieni- dice -Mettiti questo-

Mi porge un pacchettino rosso, con un nastrino di raso tutto attorno.
-L'ho comprato oggi- Spiega mentre io armeggio per aprirlo senza
distruggere la carta -Per te.-
Sollevo un sottile secondo strato di carta velina, rivelando un perizoma
di pizzo nero.

strabuzzo in un primo momento gli occhi, confuso.
Deve averlo pagato un bel po', E un completo provocante, sexy e allo
stesso tempo di classe, tutti aggettivi in cui faccio fatica a riconoscermi.
-Devo indossarlo, io?- Chiedo, sbigottito.
-No, piccolo j. Lo metto io.- Dice sarcastico, mentre accenna l'ombra di
un sorriso.
Alzo gli occhi al cielo.

-Ti va di metterlo per me?- Domanda quando mi vede titubante. Era
evidente che me l'avrebbe chiesto, ma questo mi coglie comunque
impreparato, Però, se potrebbe piacergli, perchè non provare?
-D'accordo.-Annuisco.

Mi indica la porta del bagno, così entro, chiudendomi la porta alle
spalle.
Mi sento stranamente elettrizzato e impaurito allo stesso tempo.
Sento la pelle d'oca circondarmi le spalle come un abbraccio freddo.

Senza nemmeno essermene accorto mi sono svestito di tutto quello che
reputavo confortevole, indossando lingerie costosa.
Il tempo di inspirare ed espirare rapidamente davanti allo specchio che
la mia mano è già sulla maniglia, neanche a concedere al razionale di
farsi tale, preso da una sorta di fretta che mi ricorda il voler affrontare
velocemente un compito in classe per poter gioire di averlo superato.
Esco, presentandomi davanti a lui cercando di non arrossire.

-Sei bellissimo.- Dice lui, e sento il cuore che perde un battito dopo tutta
la tensione che stavo provando.
-Vieni qui.- Continua in modo imperativo, indicandomi il letto su cui è
seduto.

fa un mezzo sorriso, un po' beffardo, che vuol dire 'Oh, bene, allora
cominciamo'!. Ma è quasi adulto, più consapevole. Si avvicina al mio
viso, così tanto da smorzarmi di nuovo il fiato, questa volta sento tutto
di lui, e la morsa allo stomaco è fatta di tentazione e di qualcosa di
irrefrenabile.
Avrei scambiato per una provocazione quello che dice una volta
avvicinatosi il più possibile, se non fosse per il tono controllato a stento
di chi vuole qualcosa.
-Vuoi baciarmi per caso, piccolo j?- Mormora, incapace di trattenersi,
forse serba ancora un paio di secondi di autocontrollo.

Lo precedo, allungando le mani sul suo viso e stringendolo mentre mi
avvicino e lo bacio, cercando di farlo piano, riuscendoci abbastanza da
renderlo dolce e non abbastanza da farlo sembrare innocente.
-kook- Dico tra un contatto e l'altro -Voglio fare l'amore con te.
-Davvero?- Risponde, e sono troppo preso da lui per poter capire se
anche in questo caso ci sia o meno del sarcasmo. -Si- Annuisco, mentre lui mi stringe e cinge ogni angolo della mia schiena e delle mie braccia senza smettere di baciarmi.

-Ti prego.

Questo lo manda in estasi, mi fa sdraiare sul letto, mettendosi sopra di
me. -Dillo ancora.- Sussurra, quasi fosse una via di mezzo tra l'ordine e
la supplica.
Gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino come prima al mio. -Ti prego,
jungkook fai l'amore con me.-

Mi bacia con foga, abbassandosi per baciare ogni parte di me su cui riesca a mettere le mani.
Mi toglie quel bellissimo completo, lanciandolo chissà dove nella stanza
e mi cinge con le braccia per poi aprire il cassetto del comodino,
Gli prendo il preservativo dalle mani, mentre gli sfilo i boxer e glielo
metto. Sono talmente eccitato che metto da parte limbarazzo che
altrimenti avrei provato.
Lui si china nuovamente su di me, guardandomi dritta negli occhi.
-Sei sicuro?- Domanda, mentre in tutta risposta annuisco e lo stringo a
me, facendo scontrare il suo petto contro il mio.

Non se lo fa ripetere due volte e mi penetra con forza, mentre stringo le
mie gambe attorno a lui,
Non sento dolore, solo uno sbalzo tra il prima e il dopo, mentre mi
riempie senza smettere di muoversi.
Il coinvolgimento che provo è condiviso, lo sento dai suoi movimenti,
dal suo spingere dentro di me mentre io rimango aggrappato a lui,
stringendogli i capelli, baciandogli la fronte, il viso e gemendo ad ogni ondata di piacere che provo.
Quando arriviamo all'orgasmo mi bacia con passione, io inarco la
schiena sentendolo del tutto.
Dopo, si sdraia vicino a me e io mi accoccolo tra le sue braccia.
Mentre mi bacia la fronte mi addormento, sfinito, e lui con me.

ʀɪᴅɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora