ʀɪᴅɪɴ

0.36

Le braccia di jungkook lo bloccavano sul piano del tavolo, limitando ogni suo
movimento.
jimin sentiva il freddo cozzare contro il suo petto nudo, quasi
ci si aggrappò con le unghie mentre i primi stimoli di piacere
pervadevano il suo corpo. Al contrario, le sue natiche sembravano come
bruciare, li dove jungkook aveva poggiato le mani, aprendole per fare
spazio alla sua lingua; alternava movimenti circolari a piccole stoccate,
cercando di prepararlo al meglio, sentiva i muscoli muoversi sotto la sua
lingua. Aggiunse persino due dita per allargare ancora di più l'orifizio.
-"k-kook-
ansimò jimin e quella era la fine per jungkook, sentì il
tessuto dei suoi pantaloni in cotone tirare e con la mano
sinistra, cercò un minimo di sollievo, tirandoli verso il basso e
massaggiando l'erezione da sopra gli slip blu notte.

Prima di staccarsi completamente da lui, afferrò con i denti un piccolo
lembo di pelle, lo morse e lo succhiò. Era l'unico segno effettivo del suo
passaggio, l'unico che si permetteva di lasciare ogni volta.
jungkook gli schiaffeggiò il fondoschiena prima di salire per tutto il corpo di
jimin con la lingua, depositando alcuni baci sulle sue fossette di Venere
ed alla base della nuca sudata.

-"Non toccarti - ansimò quando vide jimin stimolarsi con la mano libera .
-Non farlo piccolo j- il ragazzo lo ascoltò seguendo il suo ordine, tolse la
mano dal proprio membro e la porto tra i testicoli dell'altro,
massaggiandoli. Quando alzò lo sguardo in cerca di
approvazione, jungkook lo osservò di conseguenza, sarebbe voluto
rimanere così per tutta la vita, con il pollice giocò con il suo labbro inferiore prima di portarlo all'interno della bocca dell'altro.

"Succhia"
- ordinò, lui eseguì.
jungkook lo preparò con fin troppa cura mentre muoveva le dita umide di
saliva dentro di lui, successivamente sfilò le tre dita con delicatezza e liberò le caviglie di entrambi dai pantaloni ed i boxer.

-"Pronto piccolo j?"
Ogni tentativo di essere rude, prenderlo con la forza, svanì quando jimin
lo guardò negli occhi, col capo tenuto sulla base del tavolo. era cosi puro.

Aspettò che fosse jimin ad andargli incontro, a dargli il via, i suoi
movimenti erano ancora incerti e lenti. jungkooklo strinse, lo sollevò dai
fianchi e se lo portò addosso, facendo sbattergli i glutei sul basso ventre del castano,la schiena di jimin si inarcò quando venne a contatto con la pelle del più grande, mentre
cinse le mani suoi bordi del tavolo della cucina, aggrappandosi completamente ad esso.

jimin gemette sottovoce, dolore e piacere si combinarono sul suo volto
e tra i suoi ansimi, lo pervasero. jungkook lo sollevò ancora, stringendo
forte le mani sui suoi glutei ed aumentò il ritmo di ogni spinta, facendo
leva sulle gambe per arrivare più in profondità
- "Di più, di più k-kook.."-
biascicava il suo nome ad ogni stoccata; gli morse la spalla, il lobo
dell'orecchio, gli andava incontro, inarcava i fianchi ad ogni spinta.

Gemette ancora il suo nome,
"jungkook!" - strozzato che gli escì dalle
labbra rosse e vive mentre sentiva che dal suo membro fuoriusciva la sostanza biancastra, sporcando il tavolo che pochi minuti prima era utilizzato esclusivamente per mangiare. ora era succube delle spinte violente del moro e dai gemiti del più piccolo, che chiedeva pietà.

non ci fu molto tempo di distacco,difatti jungkook si riversò dentro jimin urlando poco dopo.