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- poi jungkook


Apri gli occhi piacevolmente sorpreso di trovare il piccolo j mentre
sfiorava leggermente la mia guancia con le dita esili. Cercai di reprimere
un sorriso, ma quando mi risultò troppo difficile apri gli occhi di scatto
curioso di vederlo fantasticare sul mio viso.
Sobbalzò tirandosi indietro e io scoppiai a ridere.
«Stupido.» Borbottò incrociando le braccia e io l'attirai più vicino

.
«Buongiorno.» Mormorai vicino alle sue labbra che lui analizzava
famelico.
Volevo che mi desiderasse, sapevo bene che stesse combattendo
l'irrefrenabile voglia di baciarmi.
Lo guardai negli occhi, nonostante i suoi fossero in netta connessione
con le mie labbra e lo provocai leccandole. Fu questione di secondi
prima che le sue collidessero con le mie.
Ero così felice che non si fosse pentito di ciò che era successo che
nemmeno mi ricordai che fosse ancora nudo contro la mia pelle. I nostri
nasi si sfioravano mentre lo lasciavo prendersi cura delle mie labbra, io
mi limitavo solo a rispondere. Sciolsi il bacio e feci scorrere la punta del
naso sul suo zigomo arrossato. Era così bello con le labbra gonfie, i
capelli arruffati e gli occhi meno vispi del solito.
«Hai dormito bene ?» chiesi.
«Sì, perché c'eri tu con me.» Sussurrò, e io sorrisi come un emerito
idiota. Sebbene quella potesse risultare una frase scontata, un fondo di
verità secondo me c'era, e mi sentii in qualche modo felice di essere
riuscito nel mio intento.

«sei, per caso... Pentita di quello che abbiamo fatto?»
«Mai. Non avrei potuto chiedere di meglio.»
Mi sentii improvvisamente sollevato e tutte le preoccupazioni
sfumarono in un secondo.
«Ha fatto male? So che non era la tua prima volta, ma in un momento mi
sei sembrato sofferente»
«Solo un po' all'inizio, il resto è stato perfetto. Grazie, kook.»
Mi allarmai quando appoggiò la testa sul mio petto. Il mio cuore batteva
così velocemente che quasi me ne vergognavo, non volevo che lo
sentisse.
«Grazie a te che mi hai fatto ricordare come si fa l'amore.» Sussurrai, il
cuore minacciava di esplodere.
Mi lasciò un bacio sulla clavicola.

«Scendiamo a fare colazione?» Propose a quel punto.
Annuii e mi decisi ad abbandonare il tepore delle coperte che ci avevano
avvolte durante il nostro, fin-troppo-dolce sesso.
Mi alzai per primo, consapevole che jimin lo avrebbe fatto mentre
non guardavo. Sebbene l'avessi visto più volte senza vestiti, ancora non
era a suo agio a fare quel genere di cose.
Infilai i boxer e mi chiusi nel bagno per fare pipì e sciacquare il viso.
Al mio ritorno, jimin si stava guardando allo specchio mentre
indossava il mio maglione.
Era così bello, ma forse l'avevo già detto.

non so esattamente quando ho iniziato a nutrire sentimenti verso  il piccolo j,so solo che quelle lezioni ad un certo punto sono diventate mille scuse, pur di toccarlo,ed averlo vicino a me. lo guardai per una decina di secondi, notando come avesse lo sguardo fisso Sille sue cosce,chissà cosa stava pensando il mio piccolo j, era bellissimo,stupendamente bellissimo.

mi avvinai dietro di lui,tastando la sua mano ancorata alla sua coscia destramente cercava di capire quando di diametro fosse.

-sei perfetto ricordatelo sempre-

lui alzò il capo, contrastando il mio sguardo dal riflesso dello specchio. era un enigma quel ragazzo.

ʀɪᴅɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora