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jimin non era davvero un ritardatario, era soltanto molto impegnato.
Ma il suo ragazzo non sarebbe di certo morto se avesse tardato di cinque
minuti al loro appuntamento, anche se era strano che non avesse
ancora ricevuto nessun messaggio di lamentele da parte sua.
Alla fine raggiunse il ristorante in cui aveva prenotato con sette minuti di
ritardo, vagamente consolato dal fatto che jungkook non fosse ancora
arrivato e che forse poteva essere lui a rompergli per averlo dovuto
aspettare.
Aveva richiesto esplicitamente il tavolo per due vicino alle grandi vetrate
che davano sull'esterno, voleva che tutto fosse perfetto visto che aveva
letteralmente fatto i salti mortali per riuscire a ritagliarsi sia la serata del
giorno prima che mezzo sabato.
Probabilmente la privazione del sonno l'avrebbe ucciso prima o poi, ma
ne valeva la pena di studiare di notte se poteva trascorrere un pó di
tempo con jungkook. 

era in ritardo di ben dieci minuti, quindi decise di
scrivergli che era già arrivato e che lo stava aspettando.
L'avrebbe sicuramente preso in giro per tutto il pomeriggio per quello.
Non ricevette nessuna risposta, ma non si preoccupó troppo:
probabilmente jungkook stava guidando e non poteva rispondere.
Ad un certo punto un cameriere si avvicinó e lui ordinó da bere, un po a disagio.
Venti minuti di ritardo, okay, jungkook non aveva più alcun diritto di definirlo
un ritardatario. Gli scrisse un nuovo messaggio, dicendogli scherzosamente di muovere
il culo e di svegliarsi.
Sarebbe stato divertente quando jungkook l'avrebbe letto più tardi davanti a
lui, poteva già immaginarsi la sua faccia fintamente indignata.
Il suo ordine arrivó, ma nonostante ciò decise di aspettare il suo
fidanzato prima di iniziare a bere.
Dopo trenta minuti di ritardo inizió a preoccuparsi, quindi lo chiamó al
cellulare.
Nessuna risposta.


Forse jungkook stava davvero guidando e non avrebbe dovuto disturbarlo,
ma... non era da lui tardare di mezz'ora ad un appuntamento.
Riprovó una seconda volta, poi una terza.
Ancora nessuna risposta.


Ora era definitivamente molto preoccupato, e se gli fosse successo
qualcosa?
La prima cosa che gli venne in mente fu di chiamare yoongi  e cosí fece,
non aveva chissà quale rapporto, ma ormai ne valeva la pena, fortunatamente dopo qualche squillo rispose.


"jimin?" Chiese confuso
"Ciao yoongi, senti... scusa per la brutta figura ma jungkook non mi risponde, è li con te?" cercó di non pensare a come quella domanda lo facesse apparire disperato.
"dovrebbe essere a casa jimin,non so niente ?" 

jimin si maledi mentalmente,aveva fatto la figura dello scemo.

"Tranquillo, non è un problema" lo rassicuró jimin, il quale
probabilmente non sapeva nulla del loro appuntamento.

"emm..jimin,dovevi incontrarlo?"

"si,non risponde e mi sono preoccupato"

"ad essere onesto non mi risponde a me da ieri serate dovessi chiedere una cortesia, potresti farlo per me"

il biondo corrugò la fronte inaspettato da tale frase.

"ecco, potresti andare a casa sua? non vorrei fosse capitato dell'altro"

disse yoongi con un filo di voce.
 ma cosa mai poteva essere accaduto.

yoongi continuò a parlare, facendo riempire la testa del biondo solo con moli di confusione.

presto prese dalla sedia accanto il suo zaino, mettendolo in spalla e chiedendo urgentemente il conto da un cameriere li vicino, continuando ad ascoltare yoongi. la sua testa non recepiva più nulla dal momento in cui percepi che effettivamente qualcosa fosse accaduta.

ʀɪᴅɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora