CHE C FAIJ CA?

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"Chella uaglion ten e problem." Dico dando un calcio al pallone e faccio un goal noto che mi sta a guarda. Gli mando un bacio e Viola incazzata si avvicina alla ricenzione.
"Vieni con me?" Mi domanda con un sorriso malizioso. La prendo per mano e la porto con me nel laboratorio di arte.
"Muovt." Mi slaccia la tuta e si abbassa al livello delle gambe.
"Marò Viol chiù veloc." Le arrivo in bocca e si alza.
"Ti va se?" Si indica le parti basse.
"No nun teng genij. Mo vatten." Me ne vado dal laboratorio noto Teresa appoggiata al muro del laboratorio.
"Che c faij ca?" Gli domando.
"Indovina. Tras." Alzo il sopracciglio e faccio ciò che dice.
"Sai che è vietato chiavà Cì?" Rido.
"Perché c vuliss sta tu o post e Viol eh?" Le dico avvicinandomi di più a lei.
"Forse nun e capit. Non immagino minimamente quante cose ti vorrei urlare in questo momento." La faccio appoggiare al muro e metto le mani ai fianchi lisci e lineari di Teresa.
"Dimmell allor." Annuisce.
"Allora sei un criminale con degli sbalzi enormi, sei detestabile e..." la prendo di sbotta e la bacio non la faccio nemmeno finire di parlare che cerca in tutti i modi di allontanarmi da lei.
"Nun m rinnegà." Mi osserva guardandomi ancora.
"Vatten Cì. Mo mo." Urla indicando la porta.
"Ij sarei chill che problem eh?" Gli dico. Sta per replicare ma la bacio di nuovo. Ma questa volta lei si lascia andare scendo al livello del suo collo e la sento gemere.
"C-Ciro." Dice mentre mi si spinge via. Mi avvicino a lei per fargli capire che effetto mi fa il mio pantalone si e ristretto subito dopo i baci sul collo.
"Guard che m faij." Arrossisce violentemente e mi viene spontaneo accarezzarla.
"Ci... no. Nun è cos." Scappa via da me di nuovo.
"Chest adda essr a mij. Magga sfastriat."

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