TENG BISOGN E SFOG

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È stata un cosa abbastanza strana per me essendo che non ho mai avuto un vero e proprio rapporto con un uomo. Ciro mi da baci e abbracci, spero solamente che non ritorni da Viola mi sentirei male.
"Pccrè a do si stat mammt t sta cercando."
"Chiedo scusa comandà ero nel laboratorio." Corro nell'ufficio di mamma e trovo Ciro seduto lì che ascoltava attentamente le parole di mamma.
"Ciao mamma." Mi siedo sulla sedia di fronte a Ciro.
"Che ha combinato se posso sapere?"
"Ma nulla tesoro e venuto qua per domandarmi se poteva avere due permessi." Annuisco.
"Allora vi faccio finire di parlare mi metto sulla poltrona a leggere." Dico indifferente.
"Resta qua non muoverti." Annuisco.
"Secondo te il signorino qui può avere due permessi straordinari?"
"Non dipende da te ma dal magistrato." Dico vedendo il fascicolo iniziando a sfogliarlo.
"Non credo che gliene darà due al massimo 1 per via del reato." Dico osservando Ciro.
"Quindi potrei averlo?" Domanda a mia madre con una punta di speranza.
"Direttrì ho bisogno del mare e voi lo  sapete meglio di me un permesso allora pure mezza giornata l'importante e che m fat ascì n poc." Mamma annuisce.
"Vai Ciro ti raccomando però il permesso vale per domani non oggi quindi se oggi non fai cazzate esci." Annuisce e se ne va guardandomi.
"Mamma tu lo sai che forse quel ragazzo ha bisogno più di aria?" Le annuisce frustata.
"È un ragazzo abbastanza difficile Ciro." Annuisco so quanto può essere ma dargli una possibilità non costa nulla.
"Facciamo una cosa lo porto con me. Gli faccio vedere soltanto il mare e poi lo riporto dentro ok?" Mamma sorride.
"Ci può stare ok." Esco dall'ufficio di mamma per andare da Ciro per dirgli della notizia. Non c'è e ho un brutto presentimento.
"Eduà." Si volta verso di me.
"O pccrè dimmi pure."
"Addo sta Ciro." Sbianca. Mi indica la cella d'isolamento. Mi incammino per il corridoio.
"È da solo ne sono sicura. Non mi farebbe del male." Entro nella cella. Il mio cuore si è rotto in mille pezzi. Viola sotto di lui e lui sopra. Aveva detto che non sarebbe più andato con lei eppure. Viola si ferma di scatto.
"Ciro..."
"Zitt zoccl sto vnenn." Chiudo gli occhi disgustata.
"Ci sta una dietro." Si ferma e si gira. Batto le mani.
"Ij nun deva crerr. Sij sul nu bugiard." Me ne vado con il cuore in gola piangendo.
"Tere aspe."
"E rutt u cazz Ciro hai capito? Mi hai distrutta in tutti i sensi." Dico dandogli uno schiaffo.
"Ero qui per dirti che mamma ti voleva dare due permessi uno dal magistrato e uno con me ma lascia stare. Non voglio più vederti." Dico asciugandomi le lacrime.
"Tere pur ij teng bisogn e sfog." Annuisco e vado via.
"Non voglio più venirci." Dico uscendo dall'IPM.

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