Questa mattina ho la testa pesante.
"Uagliù sctatv la direttrice vadda parlà." Lino apre le celle con molta calma. Mi alzo di mala voglia da questo ammasso di lenzuola e mi soffermo sul disegno che ieri avevo preso. Non era normale come disegno non erano proprio figurate.
"Gliamuncen." Camminiamo fino al cortile dove punto e virgola ci sta aspettando.
"Buongiorno ragazzi." Salutano tutti quanti.
"Allora oggi come aveva accennato anche mia figlia farà una gara e mi farebbe piacere che voi siate presenti." Tutti fischiano e applaudono chissà magari sa sap cavà.
"Ok ragazzi allora iniziate a salire su i furgoni di Beppe e del comandante ci vediamo la." Ci sorride e va via camminando piano per via della sua gamba.
"Immaginat a piccrell p nu pantaloncin e nu top stritt stritt." Totò fa gli occhi a cuoricini.
"Ra quand nu chiav Totò?" Scoppio a ridere.
"A paricchj." Totò ride di gusto peggio ij me.
"Speriam che quand m ver nun fa a facc e cazz Edòa." Mi appoggia una mano sulla spalla.
"Pur na principessa si inamorerebbe di te." Gli do un pizzicotto amichevole sulla guancia e arriviamo a Pozzuoli.
"Scnnit ja nun prdim tiemp." Scendiamo tutti quanti e guardiamo il locale dall'esterno.
"Ca amma fatt a fest a Pietr." Dico abbozzando un sorriso.
"Trasimm." Prendiamo i primi posti avanti e il tipo con la tuta rossa urla per farci sentire.
"Oggi come 11esima gara di Boxe si sfideranno: Enzio Di Salvo contro Teresa." Applaudono tutti quanti in preda all'entusiasmo. Mi volto verso il piecuro.
"Piecuro fratt mo vatt pur e femmn." Abbassa la faccia alzando le spalle. Inizia la gara tra abbasso di muscoli e urla per Teresa. Si vede che è portata, schiava tutti i pugni e i calci che sta lanciando Di salvo. Gli tira una testata che lo fa cadere a terra mette il suo ginocchio in gola all'avversario.
"3-2-1. La vincitrice è Teresa." Tutti applaudono mentre Enzio la guarda incazzato.
"Mi ha pugnalat." Dice ad un tratto. Mentre il tizio con la tuta non se ne frega proprio del suo parlare.
"Vai a casa con 10.000€ più una medaglia d'oro." Salta dalla gioia sul posto come una bambina. I suoi capelli castani si muovono al suo salto e il suo sorriso non diminuisce mai. Quando però butta lo sguardo su di noi. Il sorriso sparisce. Scende dal ring e viene verso di noi.
"Che ci fate qua?" Ci domanda incredula che noi abbiamo visto di cosa sia capace.
"E stat mammt nun vulev mancà." Sorride osservando la mamma. Va via dalla nostra visuale.
"Linù agga i ndo bagn." Annuisce. Andiamo diretti verso i bagni ma cambio subito direzione andando nello spogliatoio dove sopra la porta sta scritto il suo nome. Spalanco la porta e mi nascondo bene per osservarla.
"Mamma mia mi gira la testa." Si siedo sullo sgabello davanti allo specchio e chiude gli occhi. Avanzo verso di lei e inizio a massaggiare le sue spalle piano. Dalle sue labbra esce un gemito di piacere. Si lascia andare alle mie mani esperte essendo che lo faccio pure con Viola mentre scopiamo.
"Hai le mani d'oro." Dice sospirando di nuovo, mi avvicino al suo orecchio.
"Lo so." Quando sente la mia voce apre gli occhi di scatto e si alza e si mette in un angolo ha ancora il top e il pantaloncino da gara.
"Che c faij ca?" Domanda comprendosi con il giubbino.
"Niente." Dico facendo un passo avanti. Gli accarezzo il viso e la bacio lei cerca di spingermi il più possibile da lei ma sono più forte e la intrappola tra il muro e il mio corpo. Scendo lungo il suo collo e lascio piccoli baci la sento gemere.
"Vatten Ciro." Dice dandomi un calcio tra le gambe.
"A passa nient." Corre via come se qualcuno l'abbia scottata.
"Ij o dic è tutta stronz chest."
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Gli occhi più belli di Napoli
Fanfictionpartiamo dal principio due ragazzi con problemi di rabbia e di personalità. Lei è una ragazza stramba non gli piace uscire né tanto meno la violenza. La madre di lei è la direttrice dell'IPM. molto diverse ma qualcosa di uguale. Teresa inizierà un c...