CI CREDEVI VERAMENTE?

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Il martedì il giorno meno stressato all'IPM.
"Uagliù ma oggi la figlia della direttrice non viene?" Domanda Milos a Totò.
"Si dice che è malata." Dice Pino mentre parlano però il portone si apre facendo mostrare Teresa. Indossa dei semplici jeans e una felpa pesante nera. Sexy anche con due stracci se la vedrei davvero in quel modo. Entra nel campo femminile e Viola si avvicina intenta a infastidire Teresa.
"La figlia della direttrice se la fa con un detenuto lo sapete? Però lui ama me quindi togliti quei film mentali " Dice  Viola ad alta voce. Si volta verso di me e  mi fulmina con uno sguardo. Prende viola per i capelli e la trascina fino ai miei piedi.
"Da oggi in poi nun m rompr chiu u cazz Ciro perché se no finisce male per entrambi."
"Ciù ciù ma tu a pienz pur?" Mi alzo per prenderla per un braccio. Non voglio che vada via dalla mia vita.
"Vnit cu me tutti e due." Viola si tiene la testa. Entriamo nel laboratorio.
"L'ultima volta che hai fatto cu Ciro qua dentro?" Domanda con fare arrogante e Viola cerca di tirarle uno schiaffo ma lei lo ferma prontamente.
"Rispunn." Le urla come una pazza.
"Gli ho dato piacere con la bocca." La guarda con uno sguardo assassino è gelosa.
"E dimmi se mo io mi metterei in braccio a lui in questo modo." Si siede sulle mie gambe appoggiando delicatamente le mani sulle mie gambe sotto di lei.
"E iniziassi a stuzzicarlo non ti darebbe fastidio?" Le domanda facendola alzare il viso.
"Tanto fastidio." Dice Viola. Si alza da me e si mette sul banco davanti a viola.
"Allora stammi a sentire. Non voglio mettere leggi né tanto meno nuove regole ma azzardati di nuovo ad urlare in quel modo delle mie cose personale e giuro su me stessa a costa di farmi mette qua dentro veramente io ti uccido." Le prende il viso dalle mani.
"Hai capito Viola? Ah un ultima cosa.- si avvicina a me camminando piano e in modo sensuale fino ad appoggiare le sue labbra sul mio collo facendomi un succhiotto.- pure con me prova piacere." Dice uscendo dal laboratorio lasciandomi da solo con Viola.
"Vatten zoccl."
"Ciro."
"Vatten." Se ne va a testa bassa e mentre io come un coglione mi tocco il punto esatto dove Teresa ha lasciato il suo segno su di me.

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