Nonostante i problemi che abbiamo avuto dopo il processo, il bambino e le nostre famiglie che non vogliono parlarsi credo che vada tutto a gonfie vele.
"CIRO." Urla come una pazza, sono mesi che non chiudiamo occhio per via di Massimo.
"TERE." Urlo io di rimando.
"VIENI SUBITO QUI." Madonna mia era meglio il carcere poi. Corro nel salotto e la trovo intenta a vestire Massimo.
"Non sta fermo un attimo e peggio di te." Dice disperandosi.
"Massimo." Si ferma di punto in bianco davanti a me.
"Quante volte ho detto che non si fa? Hai 5 anni è vero ma devi imparare a non fare stressare me e la mamma." Lo rimprovero e abbassa la testa.
"Scusa papà." Gli do una carezza sulla testa.
"Ora fatti vestire se no non puoi andare da nonna Paola." Corre verso Teresa e si fa vestire.
"Sapevo che avresti fatto il bravo. Da grande sarai come papà eh?" Lui mi guarda con gli occhi che brillano.
"Si papà sarò proprio come te. Tanto siamo bellissimi vero mamma." Dice mettendosi in posa come faccio io.
"Si siete bellissimi." Scoppia a ridere.
"La mia felicità è la vostra." Dico in punto e bianco, Teresa sa di cosa sto parlando e so anche che da grande vorrà che Massimo non faccia il mio stesso percorso e ha perfettamente ragione. Un criminale come padre e una psicologa come madre, siamo arrivati al punto che non faccio altro che pensare al futuro di tutti e tre, cosa farà Massimo? Cosa faremo noi? Domande che solo il destino può darci.
"Ciro che hai?" Mi accarezza la guancia.
"Me lo dai un bacio e da parecchio che non me ne dai uno." Da quando è nato Massimo non abbiamo avuto più tempo per noi perché volevamo viziarlo in tutti i modi era un bambino quindi era più che normale che dei genitori adolescenti volevano dargli ciò che i propri genitori non avevano dato a loro no? Credo proprio di sì. Mi prende il viso con le sue piccole mani e mi bacia.
"Mi sei mancata assai amore mio." Dico accarezzandole la guancia.
"Ciro, pure tu tantissimo. A cosa pensi?"
"Ho solo paura amo." Mi abbraccia.
"E di che?"
"Di quello che potrà fare Massimo. Se si vorrà diplomare o veramente seguire me." Dico sprofondando nei suoi capelli .
"Qualsiasi cosa sceglierà Cì noi dovremo stargli dietro sempre e nostro figlio no?"
"È normale amo che gli staremo dietro." Mi da un altro bacio.
"Massimo vieni qua a papà." Dico sorridendo.
"Tu da grande che vorresti fare?" Dico abbracciandolo un po e prenderlo in braccio.
"Io voglio fare...-si ferma e mi guarda negli occhi- l'uomo di casa, voglio salvare il mondo dai cattivi, voglio avere tanti bimbi come me." Dice alzando il mento soddisfatto.
"Bravo a papà così ti voglio. Pietro?"
"O Cirù?"
"Ci scatti na foto tutti insieme come ricordo." Annuisce prendendo in telefono e noi ci abbracciamo e scatta.
"È bellissima grazie Piè."
"Questo e tutto per te e per mio nipote." Gli do una pacca sulla spalla.
"Amor e papà t voglij ben assaij."
"Pute io." Dice sbagliando qualche parola. O figlij mij, l'altro pezzo del mio cuore.THE AND
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Gli occhi più belli di Napoli
Fanfictionpartiamo dal principio due ragazzi con problemi di rabbia e di personalità. Lei è una ragazza stramba non gli piace uscire né tanto meno la violenza. La madre di lei è la direttrice dell'IPM. molto diverse ma qualcosa di uguale. Teresa inizierà un c...