"Me lo prometto Cì? Però sta volta veramente?" Annuisco beandomi del suo profumo.
"Guardami Cì." Alzo la testa e punto i miei occhi nei suoi. Inizio a sorridere come nu scem.
"Ti ricordi come ci siamo conosciuti?" Le domando ridendo un po'. Sta rammentando le parole.
"Direttrì chest e a figlij vostra? Poi tu mi dici: vuo na fotografij." Scoppiamo a ridere.
"Mo però me a ra nu vas." Le dico in preda alla voglia di saltarle addosso. Si avvicina piano a me e mi bacia. Lentamente come due persone senza problemi, pieni d'amore e senza dolore. Ci stacchiamo senza fiato.
"La dobbiamo finire di litigare non pensi?" Annuisco perché litighiamo ogni singolo giorno diventando così pesante.
"M si mancat pur p 2 or."
"Pure tu." Mamma mij e che cos'è. Mi avvento di nuovo sulle sue labbra bramoso di avere qualcosa in più.
"No Ciro." Mi blocca.
"Che c'è mo?" Scuote la testa.
"Agga fatt na strunzat e te la voglio dire?" Metto a disposizione tutto il mio autocontrollo.
"Ric." Dico staccandomi un po' da lei.
"Io.... ho parlato con Milos...-la trucido con lo sguardo ma la lascio continuare- e ha detto che tutti vogliono a Ciro e a Milos lo mettono in panchina... e per questo che mo odia ha detto che io dovevo essere sua dall'inizio." Si allontana parecchio da me.
"E con questo?" Dico avvicinandomi a lei stringendola forte.
"Se ti succede qualcosa ciù ciù io non me lo perdono hai capito." Annuisce.
"Ciro ho paura... paura che ti possa succedere qualcosa."
"Ammor mij se non muoio qua dentro mi uccidono fuori. Quindi non devi avere paura." Sgrana gli occhi.
"Sto giocando." Scoppio a ridere per farglielo credere. Sospira di sollievo e si accoccola al mio petto.
"Teng na voglij e t ave." Le dico con calma. Alza la testa e mi guarda. Fa una faccia disgustata.
"Sta volta devi passare chico." Alzo un sopracciglio.
"Pcchè?"
"Ho le mie..." Scrolla le spalle arrossendo un po'.
"Ah ciù ciù allora non sai proprio niente. Un buon marinaio naviga pure nel Mar Rosso." Mi fissa incredula scoppiando a ridere.
"C cazz ric scem." Si tiene la pancia con le mani dalle troppe risate.
"Ti prometto sta cosa ciù ciù però me lo devi promettere pure tu." Annuisce.
"Devi resta con me sempre pure se litighiamo e il tempo non ci vuole più assieme noi dobbiamo essere più forte di lui. Promettimelo Tere cosi quand iesc ra ca teng na speranz." Mi accarezza la guancia piano.
"Te lo prometto chico." Appoggio la mia fronte alla sua.
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Gli occhi più belli di Napoli
Fanfictionpartiamo dal principio due ragazzi con problemi di rabbia e di personalità. Lei è una ragazza stramba non gli piace uscire né tanto meno la violenza. La madre di lei è la direttrice dell'IPM. molto diverse ma qualcosa di uguale. Teresa inizierà un c...