Lunedì 28 Aprile 2020
Pov's Ciro
Sono nella cella di Viola perché mi vuole parlare.
"Ciao." Mi volto e vedo Viola nuda davanti a me.
"Si na zoccl.." faccio per andarmene e me ne torno nella mia cella. Non ho proprio voglia di vedere quelle farci di merda dei miei "amici" mi sento in dovere di restarmene in disparte per un po'. Mi metto davanti allo specchio e noto che o chiattil sta fuori e mi guarda.
"Tras chiatti." Si appoggia al pizzo della cella.
"Ma staij semb agitat ma che tien paura di me?" Scuote la testa e mi sistemo il ciuffo.
"Assiett." Si siede sulla sedia e mi guarda.
"L'hai presa tua a roba mij?"
"La tua roba che cosa?" Fa il finto ingenuo.
"Ieri mentre tu e il tuo amichetto ho fatto una perquisizione veloce nella vostra cella e ho trovato indovina... la lametta." Sogghigno.
"Tu dopo la consegni perché per colpa tua mo non posso vedere la mia fidanzata e il mio quasi figlio." Dico nonchalance.
"Ciro io..."
"Tu nient chiatti gliela devi portare se no lo vedi questo- gli faccio vedere il coltellino- te lo metto nel petto e ti farò rimpiangere il giorno in cui sei entrato qua dentro. Hai capito?" Annuisce e vedo che va diretto giù e va verso l'ufficio.
"Brav o chiattil ja." Mi siedo sul davanzale e guardo il mare. Cosi blu e così tormentato peggio delle persone.
"Ciro." Mi giro verso la porta chiusa e Teresa che mi sorride.
"Ciù ciù che c faij ca?" Dico mettendo un po' il braccio all'esterno.
"Mi sei mancato e pensavo fossi contento se ti venivo a trovare." Sorride spensierata.
"Ci sta Lino qua fuori?" Annuisce.
"Lino." Urlo per farmi sentire.
"O Cirù."
"Apri e po vatten." Annuisce, lei entra e si siede sulla sedia.
"Maronna mij che panz che e fatt." Dico ridendo e accarezzandola.
"Massimo... papà sta ca oi." Sento che ha scalciato perché la pancia si e mossa.
"Ha scalciato Ci." Sorrise.
"Quanto so amo?"
"Quasi 6 mesi."
"E passato parecchio tempo. Tra una settimana ci sarà il secondo processo e stu viagg voglij vengr."
"Vincerai amo." Mi prende il viso e mi bacia. Le metto le mani attorno al collo e lei fa la stessa cosa. Mi faccio cullare dall'amore che non ho mai provato prima di lei. Viola era solo un passatempo.
"Tuo padre?"
"È contento Tere. Ha detto che se mi vede felice e felice pure lui." Mi sorride felice.
"Allora potremo stare insieme."
"Eccert mica ti abbandono."
"Mo vaij ja se no pensano che non so sceso perché stev a fa u spuorc cu te." Si alza e mi da un altro bacio.
"Ci vediamo domani Cì."
"Ciao ammor mij." Se ne va lasciandomi con un sorriso a 32 denti.
STAI LEGGENDO
Gli occhi più belli di Napoli
Fanfictionpartiamo dal principio due ragazzi con problemi di rabbia e di personalità. Lei è una ragazza stramba non gli piace uscire né tanto meno la violenza. La madre di lei è la direttrice dell'IPM. molto diverse ma qualcosa di uguale. Teresa inizierà un c...