È STATO BELLO FINCHÉ È DURATA

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Cammino tranquillamente per l'IPM quando mi sento strattonata per il braccio.
"Che cazzo fai?" Mi tappa la bocca.
"Si tu allor a zoccl e Cir." Inizia a sbottonarsi gli jeans mentre io tremo dalla paura. Inizia ad abbassarmi i pantaloni ma mi dimeno sotto di lui.
"Lasciami stare." Inizio a piangere e a urlare  ma lui entra velocemente in me dando spinte veloci.
"CIRO." Urlo disperata. Entra qualcuno
"Lasciala stare Milos." La voce di Ciro la riconoscerei dappertutto inizia a picchiarlo. Mi alzo tutto e mi avvicino a Ciro.
"Amo fermt." Dico piangendo. Si volta piano verso di me.
"Sei venuto tardi." Mia attira a se e mi abbraccia.
"Scus ciù ciù mo ti porta da tua mamma." Mi prende dalle spalle essendo che ho un dolore allucinante al basso ventre. Bussa alla porta piano.
"Direttrì sono Ciro." Mamma apre la porta e guarda prima Ciro e poi me.
"Cos'è successo?" Mi appoggia al divanetto.
"Mamma posso spiegarti." Dico quasi piangendo.
"No faccio io." Dice Ciro.
"Direttrice Milos ha stuprato vostra figlia." Dice guardandola negli occhi. 
"Vostra figlia urlava e se non l'avrei sentita sarebbe morta." Continua.
"Ciro ti ringrazio per avermela riportata."
"E un piacere Direttrì." Se ne va sorridendomi un po'.
"Ricci."
"Si Direttrì?"
"Non fare stronzate la tua pena sta diminuendo." Annuisce.
"Mamma... io scusa." Dico abbassando la testa.
"Se non ci fosse stato quel ragazzo tu ora non saresti qua. Quindi ora con me sei al sicuro." Si avvicina alla porta.
"Massimo mandami a chiamare Milos."
"Direttrice è successo qualcosa.?" Entra nell'ufficio e mi nota sdraiata.
"Pccrè che è successo?" Scuoto la testa sorridendo.
"Milos la violentata." Dice mamma arrabbiata. Il comandante esce e lo va a chiamare.
"Mà non reagire così..." mi guarda.
"Se lo merita." Entra Milos con un occhio nero e il pantalone ancora sbottonato.
"I tuoi permessi sono sospesi e per di più ti farò aumentare la pena."
"Sua figlia può pure evitare di uscire così di casa." Gli tira uno schiaffo in pieno viso.
"Ha un jeans e una felpa devi vergognarti tu e ora... Comandate portalo in isolamento." Milos si gira a guardarmi e sogghigna.
"Non è finita tranquilla." Mi ritraggo un po' per paura ma mi ricompongo subito.
"Tu ora vai a casa ti faccio accompagnare da Beppe."
"No mamma vorrei parlare con Ciro prima." Annuisce lasciandomi un bacio sulla fronte.
In cortile non c'è.
"Lino sai dove si trova Ciro." Mi indica il laboratorio e vado. Apro la porta.
"Cir..." strabuzzo gli occhi.
"Terè. Che c faij ca." Si sistema i pantaloni mentre non lo guardo.
"Volevo ringraziarti e andare via ora."
"No aspe t pozz spiegà." Si avvicina ma lo allontano.
"Era tutto un gioco... dovevo capirlo prima." Vedo Viola che si sta ancora sistemando il reggiseno.
"No aspe."
"È stato bello finché è durata Cì." Esco dal laboratorio con le lacrime agli occhi.
"Beppe puoi accompagnarmi a casa?"
"Certo pccrè vieni." Salgo sul furgoncino di Beppe e Ciro esce notando che me ne sto andando.
"Aspe ciù ciù." Me ne vado lasciando l'IPM.

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