Hudson River

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ATTENZIONE!

La lettura è consigliata ad un pubblico di età superiore ai 14 anni, per la presenza di scene di sesso, violenza e comportamenti dai quali mi dissocio. Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei personaggi, ne' offenderli in alcun modo.





E mi ritrovo ferma ad osservare la mia vita che corre, corre lontana, scappa via da me, si rifugia tra i mille ricordi e mi osserva.

Osserva quella ragazza, la osserva e la deride, e mentre ciò accade, impreco contro il mondo, impreco contro di lei, la vita. ''La vita è un dono del Signore'' ripetono le vecchiette che ogni domenica vanno in chiesa ad ascoltare la parola del loro buon Dio, e mentre ciò avviene, nella mia testa l'unica parola che compare accanto alla parola "vita" è ''punizione''. La vita è una fottuta punizione divina e non sto bestemmiando, la vita è l'inferno e in questa vita i demoni si nutrono di noi.

I demoni più oscuri sono racchiusi in fondo alla nostra anima, in una scatolina posta in fondo al cuore;

i demoni si nutrono dei nostri sogni; i demoni scorrono lungo le nostre guance sotto forma di lacrime; i demoni ci risucchiano quella linfa vitale che ci permette di sorridere, di rialzarci e di combattere.

E se quel demone fosse ciò che più ami al mondo?

Ucciderlo sarebbe un po' come uccidere te stesso, combatterlo sarebbe come scatenare una guerra tra cuore e mente.

La mente ti urlerà di combatterlo, il cuore ti farà curare le sue ferite, e allora cosa farai?

Resterai ferma ad osservare e mentre lo farai, cercherai un senso a tutto ciò, cercherai una ragione valida per non arrenderti, cercherai lo scopo della tua vita, della tua punizione.

L'amore.

Platone a proposito dell'amore scriveva:

''L'amore è un demone. L'amore desidera qualcosa di cui ha bisogno ma che non ha ed è quindi una mancanza. L'amore è un demone.''

L'amore è buio e luce.

Amore e dolore sono complementari, si fondono e sono parte di ciò che l'uomo cerca. L'uomo cerca l'amore per essere felice, trovando inconsapevolmente il dolore e la sofferenza. In fondo le storie più belle sono quelle dove l'amore ed il dolore fanno parte della vita dei protagonisti.

Basta pensare a Jack e Rose, Paolo e Francesca e ancora a Romeo e Giulietta.

Jack ha anteposto la vita di Rose alla sua, Paolo e Francesca hanno scelto la via del peccato e la condanna alla sofferenza eterna per il loro amore ed infine Giulietta. Giulietta ha scelto l'unico mezzo possibile per raggiungere il suo amato Romeo: la morte. La morte ha fatto sì che i due eterni innamorati si ritrovassero e si amassero per l'eternità.

Amore e dolore sono facce della stessa medaglia e nessun uomo potrà mai provare l'una senza avere l'altro.

Innamorarsi è un po' come fare un patto con il demonio.

Innamorarsi rende deboli.

Ogni innamorato ha paura di non essere abbastanza, ha paura di non riuscire a dare abbastanza. Come se l'amore fosse una specie di gara, ma non è così; l'amore è una devastante e splendida punizione.

Chi ama, ha coraggio.

Ci vuole coraggio ad amare chi potrebbe annullarti, ci vuole coraggio a cedere il proprio cuore a chi potrebbe distruggerlo.

Chi ha voglia di amare è abbastanza forte per soffrire.

Non si sceglie chi amare, non si sceglie nemmeno quando e dove; l'amore arriva, ti trascina, ti stravolge e infine ti sfinisce come farebbe un uragano. Chi ama, ha voglia di essere travolto, chi ama ha voglia di essere trascinato in paradiso, ma chi ama sa che quel paradiso può trasformarsi in un inferno.

E in quest'inferno il diavolo è vestito di assenza, di mancanza, di vuoto.

Ti è mai capitato di sentirti vuoto?

Hai mai lasciato che la tua anima si annullasse?

Hai mai ascoltato il suono dei tuoi singhiozzi? Più qualcosa ti lacera, più i singhiozzi sono rumorosi, più quel vuoto si allarga e l'aria comincia a mancare. Quel vuoto, che ogni giorno senti, non ti lascia sognare, quel vuoto trasforma ogni sogno in un incubo; ogni incubo è un demone che ogni notte viene a ricordarti quanto la vita faccia schifo.

Hai mai contato le lacrime?

Chissà quante persone in questo preciso istante stanno piangendo, chissà quante stanno trattenendo le lacrime e chissà quante altre stanno cercando una ragione per non sprofondare.

Chissà quante altre ancora stanno osservando il cielo e stanno pregando affinché una stella di merda cada e realizzi il proprio desiderio, e se fosse quella stella cadente a non credere più in te?

E se nessuno credesse in te?

E se tu fossi la prima a non credere più in te cosa ti resterebbe? Le tue paure, tutte in fila indiana, saranno lì, pronte a farti crollare, pronte a seppellirti; e allora cercherai una mano, una via di fuga, una ragione per tenerti su.

Cercherai il tuo ikigai.

Ciaaaao, premetto che questo papiello non è il primo capitolo, ma uno specie di prologo o qualcosa del genere.. lol

Fatta questa premessa, ringrazio chiunque sia arrivato fin qui senza vomitare hahah non so se vi abbia incuriosito o meno.. quindi insultatemi pure, ma fatemi sapere la vostra opinione, no okay.. lol non insultatemi ma commentate!

Si accettano critiche purché restino tali e non siano insulti.

Evaporo, grazie ancora :)

baci, x

Anna

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